IL TUBO DI SCARICO
Rivalutiamo i luoghi caratteristici del nostro paese
Ortona è un paese ricco di scorci caratteristici.
Alcuni sono ben tenuti grazie agli abitanti del posto che hanno ristrutturato le proprie abitazioni e hanno anche abbellito le strade circostanti cercando di rispettare la natura dei luoghi; altri invece, se si fosse usato meno cemento e meno alluminio, sarebbero degli scorci sicuramente più belli.
In alcuni casi però, la valorizzazione di angoli del nostro paese non è legata al solo impegno del singolo, bensì a quello della comunità e delle associazioni che operano sul posto.
Il visitatore che, volendo raggiungere la Torre passando per la Circonvallazione, decida di partire da “sotto casa di Giulietto”, imboccata detta strada, dopo alcuni metri, può notare che la parete che si trova alla sinistra è in parte formata da mura “particolari”, sicuramente molto antiche; grandi e squadrate sembrerebbero mura così dette “poligonali”, tipiche della civiltà romana e realizzate fino al tardo Impero.
Nello stesso tempo però noterebbe anche che queste mura a mala pena si scorgono e non solo perché le stesse sono ricoperte dall’erbaccia cresciuta lì naturalmente; un tubo di scarico, per un tratto nero e per un tratto arancione, sbuca dalla roccia e scende lungo la parete che ospita queste antiche mura. Fino a qualche tempo fa detto tubo, giunto a circa un paio di metri dalla strada, si perdeva sotto un cumulo di terra e di sassi. Ultimamente questo cumulo è stato in parte ridotto, ma non è completamente scomparso, anzi a quello che già c’era si sono aggiunti anche dei rifiuti.
Queste mura poligonali rappresentano un piccolo angolo di storia del nostro paese che, secondo noi, merita la dovuta attenzione. “Rivestendo” il tubo, togliendo i detriti, tagliando le erbacce e sistemando delle luci artificiali, la preziosità di questa parete riceverebbe il rilievo che le spetta.
L’auspicio è che tutto ciò possa accadere al più presto grazie all’impegno della Pro Loco, all’interessamento dell’Amministrazione Comunale e alla buona volontà e alla collaborazione di tutti noi ortonesi.
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