Presentazione del volume:

Questo libro si inserisce nell'attuale "rinascimento" del pensiero di Sándor Ferenczi e raccoglie una serie di saggi, letti e presentati al recente congresso internazionale di Madrid (6-8 marzo 1998), che illustrano lo sviluppo di alcuni dei suoi principali concetti e l'influenza determinante avuta da essi nella storia della psicoanalisi.

Il contributo di Ferenczi, come è noto, è stato a lungo misconosciuto e non adeguatamente valorizzato, ma in quest'ultimo decennio - probabilmente anche in seguito alla pubblicazione del Diario clinico e alla decisione di rendere nota senza censure la sua ampia corrispondenza con Freud - si assiste a un crescente interesse nei confronti delle sue brillanti idee e delle sue nuove prospettive, che hanno puntualmente anticipato e delineato in filigrana i successivi passi della comunità psicoanalitica nell'esplorare e utilizzare terapeuticamente il metodo e la teoria della mente creati dal fondatore della psicoanalisi. Ferenczi appare così, oggi, non unicamente uno dei discepoli più significativi del movimento psicoanalitico, ma il rappresentante antesignano di una considerevole parte di fermenti implicita nel discorso di Freud (quella elettivamente collegata allo studio dei processi psichici e affettivi dei due partner che si incontrano nella stanza di analisi) e uno dei clinici più appassionati e geniali che si è misurato anzitempo con pazienti difficili e aree di intervento al limite, sempre più frequenti nella nostra casistica odierna. Questa caratteristica specifica della sua opera lo rende particolarmente vicino e sintonico all'orientamento teorico e tecnico contemporaneo, che assegna agli aspetti interpersonali del dialogo un posto decisamente centrale visualizzando l'esperienza terapeutica come risultato del confronto fra due menti e non come ricerca su una soltanto delle due.

I saggi raccolti da Borgogno, riattualizzando Ferenczi e il suo fondamentale contributo alla psicoanalisi moderna, illuminano le più importanti questioni teoriche e tecniche dibattute ai nostri giorni. Offrono, in sostanza, strumenti per pensare e affrontare in chiave nuova la risposta affettiva dell'analista e il controtransfert, il trauma e il traumatico, e la regressione porgendo interrogativi e stimoli sulla storia del movimento psicoanalitico e sui suoi possibili percorsi futuri.

Franco Borgogno è membro ordinario con funzioni di training della Società Psicoanalitica Italiana, e professore di Psicologia clinica all'Università di Torino. È autore di L'illusione di osservare e di numerosi saggi sulla teoria psicoanalitica e sulla storia del pensiero psicoanalitico, in parte raccolti nella recente Psicoanalisi come percorso. Ha curato, con Parthenope Bion Talamo e Silvio Arrigo Merciai, i volumi collettivi Lavorare con Bion: between past and future ; Bion's legacy to groups.

INDICE DEL VOLUME

Prefazione, di Glauco Carloni

Introduzione generale, di Franco Borgogno

Parte I - Questioni di teoria e di tecnica

1. Introduzione di Franco Borgogno

2. Il controtransfert nell'opera di Ferenczi di André Haynal,

3. Stadi molteplici dell'inconscio (il non costituito, il rimosso e la Untergang freudiana) e loro conseguenze nel trattamento analitico, di Hugo Bleichmar

4. L'elasticità della tecnica come percorso e progetto analitico di Sándor Ferenczi di Franco Borgogno

5. Ferenczi e la psicoanalisi contemporanea di Jorge E. García Badaracco

Parte II - La risposta affettiva dell'analista e il controtransfert

1. Introduzione di Franco Borgogno

2. Il contributo di Sándor Ferenczi al concetto di controtransfert: aspetti e sviluppi, di Luis Martín-Cabré

3. Ferenczi: il corpo, il contenimento e il controtransfert di Roberto Speziale-Bagliacca

4. Dall'analisi reciproca di Ferenczi all'analisi "interattiva", di Almatea Usuelli Kluzer

5. Orpha rivive: verso un “lodevole riconoscimento” di Elizabeth Severn, di Nancy A. Smith

Parte III - Pensieri sul trauma e sul traumatico

1. Introduzione di Franco Borgogno

2. Il concetto di trauma secondo Ferenczi e i suoi effetti sulla successiva ricerca psicoanalitica, di Judith Dupont

3. La metapsicologia in Ferenczi: pulsione di morte o passione di morte? di José Jimenez Avello

4. Dalla confusione delle lingue al trauma cumulativo e all’organizzazione del falso Sé. di Andreas Giannakoulas

5. “Tout va très bien, Madame la Marquise”, di Josette Garon

Parte IV - La regressione: fattore terapeutico o/e psicopatologia

1. Introduzione di Franco Borgogno

2. La regressione: espressione psicopatologica o fattore terapeutico fondamentale?, di Reyna Hernandez de Tubert

3. Regressione nella psicosi e nell'isteria, di Jonathan Sklar

4. Regressione, di Pedro Boschan

5. L’analisi dei sogni: co-costruzione e ri-costruzione di esperienze passate traumatiche, di Etty Cohen,

Parte V - Confronti

1. Introduzione di Franco Borgogno

2. Sándor Ferenczi e la nascita della teoria delle relazioni oggettuali, di Juan Tubert-Oklander

3. Ferenczi-Winnicott: dalla passione terapeutica all'audacia tecnica, di Sonia Abadi

4. “Neutralità e oggetto buono”: Ferenczi, Fairbairn e Winnicott, di James Innes-Smith

5. Dalla “confusione delle lingue” al “senso comune”: Ferenczi, Bion e la questione della fondazione originaria della relazione analitica, di Lucio Sarno

6. Sándor Ferenczi e Wilfred Bion: collegamenti, di Rogelio Sosnik,

7. “La psicologia del Sé nello spirito di Ferenczi”: il rapporto della Scuola di Budapest con la Psicologia orientata al Sé, di Arnold Wm. Rachman .

8. Sàndor Ferenczi e Frieda Fromm-Reichmann, di Ann-Louise Silver

Parte VI - Un interrogativo

1. Introduzione di Franco Borgogno

2. Perché la comunità psicoanalitica ha accettato così facilmente l'affermazione di Jones secondo cui Ferenczi nel corso dei suoi ultimi anni sarebbe diventato psicotico?, di Judith Dupont

3. Il giudizio di Jones sul deterioramento mentale di Ferenczi: un riesame, di Carlo Bonomi

Indice degli argomenti

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