TESTATA GIORNALISTICA:

DIARIO SICILIANO 15 DICEMBRE 1966

Una Martora uccisa a Raffadali


Porto Empedocle, 13 - Una Martora di sesso maschile, animale rarissimo nelle nostre zone, è stata abbattuta, ieri in contrada "Lupo Nero" di Raffadali.
L'animale, che ha la pelliccia di colore marrone lucido, con una vistosa macchia arancione sul petto e sotto il collo, è stato ucciso dal cacciatore Rag. Alfonso Santino. Attualmente il mammifero si trova presso il gabinetto del noto imbalsamatore Franco Augello di Agrigento che lo stà preparando.

TESTATA GIORNALISTICA:

GIORNALE DI SICILIA 18 AGOSTO 1962

Mostra Ornitologica a Porto Empedocle (AG)

 

In occasione della settima festa dello studente il Sindaco di Porto empedocle On. Sinesio nel salone verde del palazzo Comunale ha inaugurato una eccezionale mostra ornitologica.
Espositore è il Sig. Franco Augello, un ottimo imbalsamatore che è riuscito nello spazio di pochi anni a possedere una collezione di volatili, di mammiferi, di volpi da lui imbalsamati.
Nella Mostra abbiamo notato il Gufo Reale, il Tabaruso, la Spatola, Pittima Reale, il Cianciallegra, l'Allocco Asio, olombacci Viaggiatori di diversi mari.
Tra i mammiferi la Faina Strisciata. Alcune Volpi, la Scimmia Bertuccia il rarissimo Istrice di mare (pesce) ed altri animali.

TESTATA GIORNALISTICA:

L'AMICO DEL POPOLO 16 Febbraio 1975

Dalla Camera di Commercio una forte spinta
per lo sviluppo economico della provincia

Il Segretario Generale della Camera di Commercio, Dott. Alfonso Gallo, consegna il premio all'artigiano Sig. Franco Augello.

 

TESTATA GIORNALISTICA:

CRONACA DI PALERMO 5 Settembre 1976

Una Martora nel carniere d'un cacciatore di S.Angelo


Preziosa e rara preda di caccia nelle campagne di Sant'Angelo Muxaro, ad opera di due appassionati cacciatori agrigentini. Un bellissimo esemplare di Martora è stato infatti catturato in questi giorni a Sant'Angelo Muxaro da due cacciatori Agrigentini: Daino e Alfano. La notizia, nell'ambiente venatorio dell'Agrigentino, ha suscitato un certo scalpore poichè di Martora nella nostra provincia non se ne trovavano più da decenni. , ed addirittura in Sicilia è quasi scomparsa. Se ne trova qualche esemplare in provincia di Mesina, a Mistretta, tant'è vero che le zone sono state la "Martorina".
La Martora è un prezioso animale da pelliccia. L'esemplare catturato a Sant'Angelo Muxaro è di colore marrone lucido con una vistosa macchia di colore arancione a forma triangolare sotto il collo. Data la rarità della cattura i due cacciatori hanno affidato a Franco Augello l'animale perchè lo stesso venga imbalsamato.

 

TESTATA GIORNALISTICA:

CRONACA DI AGRIGENTO 18 Agosto 1962

Addomesticato da un empedoclino
uno strano uccello che vive in Scandinavia


Porto Empedocle, 17 Agosto.


Tempo fa è stato catturato a mare nei pressi di Porto Empedocle da un pescatore empedoclino un uccello marino avente per nome Sula Bassana volatile che nasce e vive sulle coste dell'Atlantico, delle Far Oer, delle isole britanniche e della Scandinavia. D'inverno migra verso le Canarie ed il Marocco. Nel Mediterraneo è assai raro. In Italia è uccello di passo irregolare e rarissimo. Trascorre la maggior parte del suo tempo volando e quasi sempre sul mare attraversando enormi distese di acqua a caccia di pesci. Sul terreno camminano a stento e nuotano invece con abilità.
La Sula Bassana è un grosso volatile, press'a poco ha la statura di una grande oca bianca, il becco è forte, diritto, acuto, le ali sono lunghe ed appuntite, il collo ha dei riflessi color crema e le zampe inserite indietro. Ha le remiganti primarie capritrici alari nere. La Sula è armata di un forte becco acuminato, di tinta scura. I giovani hanno un colorito più scuro, con una macchia bianca all'apice di ciascuna penna; invecchiando diminuiscono vieppiù le macchie bianche, mentre un bianco unito sostituisce le tinte più scure, sino al quinto anno di età, in cui l'adulto raggiunge l'abito completo. La Sula depone un unico uovo sulle scogliere dove suole riunirsi in colonie numerose.
Avendo appreso che il volatile Sula Bassana era andato a finire nelle mani del Sig. Franco Augello ci siamo recati da lui che gentilmente, come in altre occasioni, ci ha ospitato in casa per farci esaminare il prezioso animale che unito alle centinaia di esemplari imbalsamati di altre varietà di volatili e di mammiferi, che il predetto possiede, abbiamo potuto notare la ricca collezione sistemata in diversi eleganti scaffali a giorno.
Tra questi diversi tipi di animali abbiamo notato il rarissimo fenicottero maschio dall'altezza di m. 1,80 circa, il re dei gufi dall'altezza di 60 cm, l'uccello del paradiso, la pittima limosa, ecc. ecc...
Il Sig. Franco Augello è un ottimo imbalsamatore ed è riuscito nello spazio di poco tempo a domesticare il volatile di cui presentiamo la fotografia mentre offre alla Sula Bassana il pesce di cui si nutre il volatile, che ne consuma giornalmente 1 Kg. circa.
Nella fotografia notiamo il Sig. F. Augello che offre il pesce alla Sula Bassana nella sala di esposizione degli animali imbalsamati.

TESTATA GIORNALISTICA:

GIORNALE DI SICILIA 29 AGOSTO 1985

Un Favarese che esporta ovunque

Imbalsamatore di Animali un hobby che diventa lavoro

E'conosciuto in tutta Italia.
Fa l'imbalsamatore ormai da tanti hanni. La sua produzione è stata esportata oltre i confini dell'isola, arrivando anche in America ed in Unione Sovietica. Si chiama Franco Augello, favarese, ma da anni residente nel capoluogo, cinquantatreenne.

"Amo gli animali da sempre. Mai ho ucciso per imbalsamare. Un imbalsamatore è, innanzitutto, un uomo che ama gli animali, anche se si può pensare il contrario". La sua attività è ricca di storie. "Nel 1962 mi venne portata una Sula Bassana, un uccello scandinavo, pescato con l'amo". Aveva tutta la gola ferita. La curai per più di un mese cibandola con più di due chilogrammi di pesce al giorno. Poi quando fù completamente guarita le ridiedi il volo".
Nel 1970 un'esperienza analoga.
"Mi portarono, per imbalsamarla, una cicogna nera, un bellissimo esemplare. L'animale però era ancora vivo. Curai il volatile e riuscii a donarlo, quando fu completamente ristabilito, al piccolo zoo del parco d'Orleans di Palermo".
In casa si è fatto un piccolo museo. Gli uccelli non si contano. Fagiani, volpi, pavoni...pieni di colore, di espressione, tanto da sembrar vivi. Augello colleziona anche pesci, insetti, farfalle, ma i volatili hanno il sopravvento su ogni cosa. Ne ha tanti, "collezionati - dice Augello - con molta pazienza, con sacrificio e soprattutto con molta passione". La sua giornata la divide fra il lavoro ed il suo grande amore al quale dedica, di solito, tutti i pomeriggi. Per la verità ho rallentato molto i ritmi. Preferisco non fare abusi con il fisico. Una vita meno intensa rivolta ora molto più allo studio degli animali. Sono in contatto con diversi ornitologi d'Italia. Con loro Augello ha diversi scambi di idee di esperienze.
"Tempo addietro - dice Augello - ho avuto fra le mani una marzaiola albina. Prima di donarla ad un famoso ornitologo l'ho studiata ben bene per poi comunicare le strane caratteristiche somatiche di questo strano animale. Lo stesso fanno gli altri appassionati con i quali sono in contatto".
Augello è in contatto con ornitologi di tutta Europa, e non è raro che facciano qualche scambio. "Una volta dall'Australia mi fecero una proposta da far ridere. Mi offrivano una nutria (un roditore) di ben 4 chilogrammi in cambio di un topo siciliano. Catturato il topo, in Via Atenea - dice Augello - lo spedii in Australia. Dopo poco tempo arrivò la nutria".
La "passione" di Augello inizia quasi per caso. "Mandavo gli animali da imbalsamare a Palermo. A quei tempi i collegamenti non erano molto celeri, e passava molto tempo prima che l'animale venisse imbalsamato. Stanco di aspettare decisi di fare tutto da me. Iniziai con i piccoli uccelli, quelli da gabbia e poi pian piano, affinando la tecnica, anche gli uccelli più grossi". Per "il suo grande amore" Franco Augello usa pochi arnesi, "fatti tutti da me - dice con soddisfazione - ".
In casa si è creato un piccolo laboratorio, un singolo abbastanza attrezzato. "Quando si imbalsama un animale la cosa più importante è avere mani ferme ed idee molto chiare. Si inizia con lo "spellare" l'animale, poi sulla pelle si spalma una pomata particolare (sta qui il successo dell'operazione, che dà inizio al processo di tassidermia) per poi imbottirla con paglia o stoffa, in modo da far assumere la forma e l'atteggiamento voluto anche avvalendosi di qualche sostegno metallico. L'imbalsamatore lavora cioè sulla pelle. Se mi portassero una pelle di animale sono in grado di ridarle forma".
Quando occorre per imbalsamare un fagiano? "Per spellarlo ed imbottirlo una giornata soltanto. Ma il vero lavoro lo si fa dopo. Bisogna seguire per più di 20 giorni che tutto proceda bene, che l'animale abbia assunto la posa desiderata e che alla pelle non spuntino i tarli".
Negli ultimi tempi l'attività di Franco Augello si è ridotta. Prima era molto più attivo. Partecipava spesso alle mostre ed alle manifestazioni d'ornitologia di carattere nazionale. Firenze, Roma, Palermo, Valderice, Messina e soprattutto Agrigento. A Firenze per una creazione, "fauna politica del XX secolo", suscitò l'interesse di molti appassionati ed esperti di fama nazionale."Ne parlarono tutti i giornali". Quella composizione fece parlare molto di sè. Trovò posto anche in un almanacco di informazione che raccoglieva i migliori avvenimenti dell'anno. Era il 1979.
Tre anni fà ad Agrigento organizzo una mostra di rettili vivi, che riscosse un notevole consenso di pubblico. Nella sua casa, oltre agli esemplari, sono esposti più di 50 diplomi, coppe, tante medaglie.
Negli ultimi tempi ha allentato i ritmi, ma le richieste continuano con la stessa lena. "Mi hanno chiesto di ripristinare una vecchia collezione di animali imbalsamati di Favara. Se dovessi farla io amplierei la raccolta già esistente, con una donazione di alcuni esemplari della mia collezione".

Fauna Politica del XX Secolo
Pubblicato su Almanacco d'Italia 1980