Maschi intimiditi, ma da cosa?   

Dalla rubrica  "Psiche lui" di Claudio Risé, in Io Donna, allegato al "Corriere della Sera", 8/04/06. E’ possibile scrivere a Claudio Risé, rubrica Psiche lui, Io donna, RCS Periodici, via Rizzoli 4, 20132, Milano; oppure collegandosi al sito www.claudio-rise.it  

   

"Scrivo a lei in quanto uomo, anche se sono una donna. Separata da un marito egoista, narciso, arido in sentimenti emozioni sesso, cosa scopro? Decine di uomini che mi offrirebbero solo sesso. D'accordo sono una bella 50enne fine intelligente femminile affettuosa emozionale. Ma dei 50/55enni fini ed intelligenti, desiderosi di condividere anche interessi ed emozioni, di ricevere e dare affetto, se ne è persa la specie? Non vogliono più mettersi in gioco? Che succede loro?"

Lettera firmata, Milano

Cara amica, la domanda che lei mi pone viene spesso rivolta a questa pagina. Cerchiamo dunque di capire cosa succede agli uomini. Scopriremo così, per esempio, che ad essi capita spesso di apprendere dai giornali più importanti, e da opinioniste di qualità, che le donne sono sempre meno interessate ad avere delle storie sentimentali con uomini, che casomai preferiscono  buon sesso quando necessario, e che così facendo sono felici, e vincenti. Si tratta di una versione che, detta e ridetta da una prima pagina a una prima serata, finisce con l’avere un suo peso. La psiche, infatti, non è fatta solo di “profondità”, ma anche dell’immagazzinare informazioni, che determinano poi dei comportamenti. So, naturalmente, che in realtà le persone single si ammalano molto più frequentemente che quelle in coppia, ma siccome  questa vulgata trionfalistica sulla singleness e la fine dei sentimenti non  parla mai di questi aspetti più problematici, la maggioranza si attiene a quella. Altro dato, che può sembrare sociologico, ma che influenza molto il comportamento, ed i sentimenti, maschili. Ogni uomo ha almeno un amico separato, spesso contro la sua volontà, che nella separazione ha perso, oltre che moglie e figli, anche la casa e gran parte di ciò che aveva. Questi uomini, nella grande maggioranza assai sofferenti, sono una testimonianza vivente di una tragedia che si può abbattere su qualsiasi storia d’amore. Gli amici, anzi, ricordano spesso gli inizi della loro storia, i comportamenti affettuosi della compagna, sfociati poi in guerre senza quartiere. Annamaria Bernardini De Pace ha perfettamente descritto, nel suo libro Mamma non m’ama (Sperling), la fenomenologia di molte di queste situazioni, di particolare crudeltà per i figli. Esse fanno ormai parte, oltre che della cronaca, anche dell’immaginario collettivo maschile, e condizionano pesantemente l’iniziativa degli uomini. Che tiene anche conto di un altro aspetto dei comportamento femminile, anche questo proclamato a gran voce dagli stessi commenti mediatici che promuovono la “donna sola e vincente”, e cioè  un’iniziativa sessuale femminile molto spregiudicata e diffusa. Dove appare una donna che per certi versi è l’opposto dell’immagine che lei da di sé: per nulla interessata a un rapporto profondo, e disponibile invece a incontri sessuali. Tutti questi  messaggi provenienti dal mondo femminile, in parte contraddittori e difficili da interpretare, mettono molti maschi (già superimpegnati nella lotta per l’affermazione e la sopravvivenza) in una posizione di sospensione affettiva. Non è il massimo, ma è comprensibile.      

Claudio Risé

Torna all'Archivio Psiche Lui Anno 2006

Vai al sito www.claudio-rise.it