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Terminologia e
concetti di base: Ci sono 2 PILASTRI AFFIANCATI E CHE
RIMANDANO UNO ALL'ALTRO: 1.
PERSONA
SOCIALE:
persona considerata nella sua capacità di associarsi (mettersi con). Stabilisce
il Tratto della Relazione (rapporto
con) e il Tratto della Partecipazione (partecipa
di tratti comuni). Il
concetto richiama quello dello Status,
che è il posto o la posizione che una persona occupa in una società o che gli
altri gli attribuiscono. Prima
di procedere è necessario vedere un attimo il concetto di SOCIALIZZAZIONE: relazione che si stabilisce tra le persone e che
muta il comportamento individuale adattandosi.
Nasce la domanda: le
persone come possono socializzare? Un
primo modo è attraverso il GRUPPO. Ma
che cos'è un gruppo?
Collettività (insieme di
persone) Identificabile Strutturata
(non è un agglomerato. Ha ruoli,
canali di riferimento,...struttura) Continua Con
specifici Ruoli conforme
a determinate Norme o
Valori
Sociali nel
tentativo di perseguire un Fine
Comune I
gruppi maggiori sono quelli familiari, economici, ricreativi, culturali, di
volontariato... Per
evitare che il gruppo si chiuda si deve privilegiare il campo dei valori
sociali, altrimenti rischia di essere un gruppo più gratificante, ma meno
efficiente. Si parla
di Gruppo
Secondario: una collettività
in cui l'individuo si associa volontariamente o contrattamente
e nel quale le relazioni sono regolate da leggi, usi, convenzioni. Non produce delle norme, ma applica
delle norme Vi è un basso tasso di pressioni di
conformità Quando
una persona si identifica in un gruppo? Quando
i membri hanno un forte senso di
appartenenza e una forte contrapposizione
con l'esterno. Può essere pericoloso in quanto crea dei centri di potere
che si contrappongono. Un
secondo modo è LA SOCIETÀ': fascio
unitario di "gruppi maggiori" collegati (= integrati) e partecipanti
della stessa cultura. Società Comunitaria:
dominata da gruppi primari Società Associativa:
di tipo complesso e dominata da gruppi secondari.
2. MODELLI O SCHEMI DI
COMPORTAMENTO: abitudine sociale per
cui alcune regole o alcuni comportamenti danno lo standard di una realtà
sociale. Sono l'unità base per riconoscere le Istituzioni e la Cultura.
Possono essere espliciti ( modelli
dichiaratamente e chiaramente formulati) o impliciti
(es: adolescente). I
Modelli orientano verso i Ruoli
(corrispondente dello STATUS nel discorso sulla Persona Sociale): insieme di
comportamenti che determinano uno Status
Sociale (vedi punto 1.). Quindi lo Status incide sul Ruolo ed il Ruolo
incide sullo Status. Abbiamo
parlato di ISTITUZIONI (corrispondenti
nel punto 1. al gruppo): processo di fissazione delle inter-azioni di un gruppo
sociale, ossia: modelli di comportamento codificati per un gruppo di persone che
a questo si rifanno. Devono
rispondere alle esigenze e ai bisogni sorti dal gruppo stesso. Le
istituzioni si comportano un po' come i gruppi sociali (istituzioni chiavi:
familiari, ricreative, economiche, politiche, culturali...) e possono a loro
volta incidere sui modelli. Per
CULTURA intendiamo il modo di
pensare, di vivere, di agire delle persone, dei gruppi sociali, della società. Per
VALORI si intendono i criteri secondo
i quali il gruppo e la società giudica importanti alcuni fini per tutti. Certi
modelli di comportamento vanno stimolati per raggiungere quei fini. Altri
concetti da tener presente in questo contesto sono quello di Deviazione:
"uscire fuori dai criteri valoriali" e quello di Controllo,
che è fatto dalle istituzioni e dai gruppi sociali. A
questo punto possiamo parlare di SOCIOLOGIA:
scienza che studia i fondamenti, i fenomeni essenziali, i processi ricorrenti di
strutturazione e destrutturazione, le manifestazioni tipiche....( vedi il
discorso in proposito a pag. 7 delle dispense). La
nostra prospettiva è quella di prendere i dati della sociologia e cercare di
leggerli e interpretarli come tali, trovando degli stimoli da questi dati in
prospettiva di fede. Socializzazione,
Inculturazione, Educazione (= mettere la persona a confronto con dei valori ed
abilitarla a questo) sono tre realtà che entrano in gioco nel nostro discorso. LA SOCIETA' COMPLESSA (tratto
dal Libro di Milanesi) 1.
Non ci sono valori o istituzioni unificanti: autonomia nei confronti dei valori e
dei criteri prevalenza della esperienzialità espansione del soggettivismo (il valore
uno se lo dà da sè) pluralismo culturale 2.
Pluralità dei modelli sociali o schemi
di comportamento: Nessun gruppo sociale è in grado di
agire e proporsi come punto di riferimento unificante. Molteplici agenzie di significato.
L'identità non è configurabile
con un modello storico da applicarsi ad una persona o ad un gruppo o a una
istituzione.
L'identità è relazione e
quindi è mutevole, flessibile. 3.
Cadono le evidenze etiche
Il principio fondante dei
valori, delle relazioni, dell'appartenenza, è
la soggettivazione.
Da qui una ulteriore frammentazione. Questo
modo di vivere ha dei riflessi anche sui modi di aggregazione. Dove
vi è un aggregato debole: vi
è maggiore aggregatività. si
cerca il tempo libero per vivere il disimpegno, il rilassamento difficoltà
a pensare la vita come progetto e impegno disponibilità
a fare delle cose su tempi brevi. |