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Lo
sviluppo umano: adolescenza e giovinezza. Le
trasformazioni che si verificano nel periodo puberale riguardano: il sistema
riproduttivo, i caratteri secondari, il cuore e il sistema cardiocircolatorio. Il
così detto “salto della crescita” si riferisce: all’aumento improvviso
del ritmo di sviluppo del peso e dell’altezza. La
formazione dell’identità sessuale, nell’adolescente, è in stretta
correlazione con i cambiamenti biologici. Nella
teoria di Spanier, lo sviluppo del ruolo sessuale: implica l’acquisizione di
ciò che in una certa cultura appare maschile o femminile. Il
termine “androgino” indica: uno stile di vita in cui si combinano qualità
maschili e femminili. La
ricerca effettuata sulle esperienze sessuali dei giovani, ha evidenziato che
l’età d’inizio del rapporto sessuale varia: dai tredici ai diciannove anni. Alcune
indagini condotte da ricercatori americani hanno accertato che: il 20-30% dei
ragazzi ha avuto un contatto omosessuale durante l’adolescenza. Nel
periodo dell’adolescenza: diminuisce il comportamento omosessuale. La
consapevolezza “generica” della propria omosessualità: consiste nel
riconoscere che sentimentalmente si reagisce diversamente dagli altri. La
consapevolezza “chiara” della propria omosessualità:
consiste nel riconoscere omosessualità dei propri sentimenti. Rispetto
alla scoperta della omosessualità dei giovani: il 10% delle madri reagisce col
rifiuto. Nella
società attuale, il passaggio dei giovani all’età adulta: è un processo
prolungato nel tempo. Secondo
l’approccio psicoanalitico alle problematiche adolescenziali: viene
considerato soprattutto lo sviluppo psico-sessuale del soggetto. Secondo
l’approccio psico-sociale alle problematiche adolescenziali: l’attenzione
viene posta soprattutto ai fattori ambientali. Nell’ambito
dell’educazione sessuale nella società anglosassone, lo Health Education
Coucil propone: l’impiego di materiale visivo. Il
metodo delle “relazioni umane” è il metodo proposto dalla psicologa
Laishley Secondo
la prospettiva “psicometrica”, nell’analisi dello sviluppo cognitivo degli
adolescenti l’attenzione viene rivolta: alla determinazione del livello di
funzionamento cognitivo del soggetto. Secondo
Piaget, il “processo di equilibrazione” consiste: nel processo di
adattamento biologico attraverso l’interazione tra individuo e ambiente. La
fase di adattamento detta “assimilazione”: consente all’individuo
di influenzare l’ambiente e di modificarlo secondo le proprie esigenze. Nella
teoria degli “stadi di sviluppo”del Piaget, la fase detta
“preoperazionale” consiste: nella capacità di produrre una rappresentazione
interiore degli oggetti della realtà empirica. Secondo
il Piaget, i processi di ordinamento e classificazione sono presenti nella fase:
della operazioni concrete. Caratteristica
del pensiero adolescenziale, secondo il Piaget: è sia la capacità di combinare
le variabili e di trovare una soluzione a ciascun problema, sia la capacità di
fare ipotesi sull’effetto di una variabile sull’altra, sia la facilità nel
combinare e separare le variabili in modo ipotetico- deduttivo. Gli
studi di David Elkind hanno evidenziato che: alla base dell’egocentrismo
adolescenziale c’è la capacità dell’individuo di considerare il pensiero
degli altri. Nell’ambito
della “social cognition”, il “role taking” comporta: la capacità di
decidere come l’informazione sociale o psicologica possa apparire agli occhi
dell’altra persona. Secondo
la teoria elaborata da Kohlberg, nello stadio di sviluppo morale definito “pre-convenzionale”,
il comportamento positivo: è quello che non incorre nella punizione. Lo
stadio di sviluppo morale definito da Kohlberg “post- convenzionale”
considera positivo il comportamento: conforme
ai principi etici. Nella
sua interazione con l’ambiente sociale, l’ “identificazione” : somiglia
all’apprendimento tramite osservazione. Nella
fase di assunzione di un ruolo, il processo di “sperimentazione” consiste:
nell’apprendimento di tipo strumentale. Per Erikson, generalmente la “crisi normativa” è una crisi di tipo transitorio. |