|
I
PROBLEMI DI NOI RAGAZZI. Io penso che la maggioranza delle volte i gruppetti sono del tutto buoni; solo per causa di qualcuno o di qualche gruppo a cui non importa un po' di educazione tutti gli altri ci rimettono ingiustamente e vengono "guardati male". Ci sono forse altri due problemi
che il gruppetto può dare. Il primo riguarda il gioco: per parlare ci si
dimentica che si sta anche e soprattutto giocando e così si da fastidio agli
altri perché non si partecipa attivamente al gioco. L'altro è che quando un
elemento viene richiamato gli altri gli fanno da protezione e così molte volte
il richiamo perde l'effetto educativo. Penso comunque che i gruppetti siano un
buon punto di scambio di idee e opinioni. Nicola, Alessandro , Alessandro
I
PROBLEMI DI NOI RAGAZZE Sono tanti i problemi che durante la preadolescenza affliggono noi ragazze, talvolta rendendoci addirittura "insopportabili" a causa del nervoso che ci prende per ogni minima cosa che ci impongono di fare. La cosa che probabilmente è più triste per una ragazza e non avere nessuno a cui confidare i nostri problemi, troppo spesso sottovalutati, o non essere compresa dal "confidente" stesso.Questi problemi possono essere di vario genere: da un litigio con un'amica si può passare alla tristezza per un equivoco con il fratello o con la sorella. Forse è vero che di ogni minima difficoltà ne facciamo una disgrazia, ma bisogna anche tener presente che, in questo periodo, siamo nella ricerca e nella costruzione della nostra personalità. L' "instabilità" che dimostriamo è solo una conseguenza di ciò e della insicurezza in cui viviamo in questo periodo. Quest'età è critica anche per problemi di tipo sentimentale che iniziano a coinvolgerci in maniera molto più personale e partecipata. L'attrazione verso un individuo dell'altro sesso si manifesta, eccetto alcune rare volte, per un ragazzo di età maggiore rispetto a quella della ragazza o è comunque un suo coetaneo. Il più grave e sottovalutato problema è, però, il silenzio in casa. Non consente infatti ad una ragazza di vivere serenamente la sua preadolescenza, in specie sa desidera instaurare con i suoi un rapporto personale e confidenziale. E così spesso si cercano dei "surrogati" al di fuori della famiglia. Terzo problema, che coinvolge ragazzi e ragazze, ed è molto diffuso. Molto spesso si incontrano casi di ragazze che per difetti fisici, per motivi di ideali o per modi di comportarsi vengono messe da parte dalle "compagne". La ragazza senza amiche con cui confrontarsi e sfogarsi, non può essere felice: si sente "ferita", "diversa", "emarginata". Proprio per questo le compagne devono amarla ugualmente e aiutarla a rendersi il più amabile possibile. Ma per fare ciò la prima cos da fare é accettarla così come é. Questi tre grossi problemi se ne aggiungono tanti altri come il cattivo rapporto con gli insegnanti, le decisione prese in casa o nel gruppo senza essere ascoltate, la voglia matta di conquistare una certa indipendenza dai grandi (con le grandi battaglie in casa). Su quest'ultimo punto posso dire che é una cosa del tutto naturale lo "staccarsi" dai grandi e soprattutto dai genitori: abbiamo bisogno di avere fiducia sia dagli altri sia i noi stessi; sentiamo la voglia di non esere considerate qualcosa di più delle "bambine" o "ragazzine". Ci occorre qualcuno che ci lasci la possibilità di dimostrare le nostre capacità e la nostra responsabilità. Io penso che comunque la cosa più importante resta l'essere compresi e il saper comprendere. Chiara(13 anni) |