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Guerra e pace

Ti strozza il singhiozzo e il pianto…

Sei stanco…

Veloci ti corrono davanti

messaggi di morte

grondanti sangue innocente,

nell’inferno di chi uccide, uccide,

sporcandosi mani e volto di fango.

Su tutto il ricordo

che ancora oggi si confonde,

ricordi d’occhi d’odio tonanti,

ricordi di musi abbraccianti

bocche di fuoco assassine.

Sei solo…

ma non t’accorgi

che ormai tutto è finito a te d’intorno,

come la vita di quel bambino

che tieni serrato in una morso

nell’inutile tentativo

di togliere al mostro

assetato di sangue

una vittima in meno.

Nel volo d’una colomba

riappare il sole

per invitarti a sperare ancora

in quella pace

che chi la possiede,

spesso indifferente spettatore,

non capisce…