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L’ Ambiente e il quotidiano ai tempi di GESU'

 

Betlemme si trovava a circa 8 Km a sud di Gerusalemme, su un colle. Come le antiche città dell’epoca non era abitata da molti abitanti ed aveva un proprio luogo di culto dove gli abitanti si ritrovavano per le feste religiose e i banchetti sacrificali La popolazione era probabilmente composta di pastori, che avevano pascoli in comune per i greggi, e agricoltori, i quali invece possedevano i campi in proprietà privata.

 

Passi Biblici (che confermano alcune cose dette o indicano altre tradizioni): Deuteronomio 6,20-25; 32,46; 1 Samuele 16, 11 - 12; 2 Cronache 8,14; Proverbi 1,8-19; Tobia  4,3 - 5, 3;  Siracide 8, 9. 

La famiglia era di tipo patriarcale; il parente più prossimo era lo zio paterno. 

I membri della stessa famiglia sono in rapporto con tutte le famiglie del loro stesso sangue (tribù) e si dividono in clan: insieme di famiglie unite da parentela e abitanti nella stessa zona; tra i propri membri ci si deve aiuto e protezione, tanto che chi fa un danno ad uno di un certo clan, sa che avrà come risposta la vendetta di tutto quel clan.                                                                                                                

In centro alla città vi è il mercato, che è più strutturato su scambio tra artigiani, pastori e agricoltori che su altro, anche perché per molto tempo i veri commercianti sono i fenici e gli assiri, tanto che il termine “cananeo” stava anche al posto del termine “commerciante”.

In questo ambiente i figli venivano educati fino alla fanciullezza dalla madre o dalla nutrice che ne assicurava l’educazione morale. Il fanciullo passava gran parte del suo tempo a giocare sulle strade e sulle piazze con i propri coetanei. 

Al termine della fanciullezza (forse verso gli 11 - 12 anni) l’educazione del fanciullo passava al padre che aveva il dovere di istruire il figlio, insegnargli le tradizioni nazionali e religiose e le prescrizioni divine date agli antenati.. Generalmente gli insegnava anche a scrivere, se ne era lui stesso capace, e trasmetteva al figlio il proprio lavoro. Per “educare” a tutto ciò era previsto anche l’uso della verga o della frusta. 

Dalle notizie che abbiamo su Davide, egli proveniva da famiglia agiata, ma non ricca; il suo aspetto, e in particolare la sua capigliatura rossastra, lo distinguevano con facilità in una popolazione per la maggioranza di capelli neri. Probabilmente i fanciulli si ritrovavano a pascolare i greggi in pascoli vicini e lì, mentre vigilavano sulle capre e sulle pecore, avvenivano i loro giochi, come ancora oggi è in uso sia in quelle popolazioni che qui da noi.