Pro Restauro Organo Storico Chiesa

Santa Maria Della Pietà Di Cori

Non tutti sanno che a Cori nella Chiesa di Santa Maria della Pietà esiste uno degli strumenti più prestigiosi e storici della provincia di Latina.

  

           E’ l’anno 1630 quando il Canonico Alessandro Napoleoni affida al Cavalier Ennio Bonifazi la costruzione dell’organo della Collegiata Chiesa di S.ta Maria della Pietà a Cori. Preziosi documenti di archivio ne documentano la storia, ricordano e citano spesso il “celeberrimo artefice” che diede vita all’organo a canne più antico della Diocesi di Latina, in origine collocato a destra dell’altare maggiore e solo verso la fine del secolo collocato nell’attuale posizione sulla cantoria in controfacciata.

Comincia da qui la vita di uno strumento straordinario che nell’arco dei secoli ha subito alterne vicende, di fasto e di declino, ma che ha sempre superbamente accompagnato la liturgia e sostenuto il canto.

Ampliato nei suoi registri tra il seicento e il settecento, dopo una fase di forte criticità  fu il  maestro Augusto Moriconi, compositore e organista di fama della Basilica Vaticana, ad indicare l’organaro Gustavo Priori di Roma che, fra il 1873 e il 1874, ripristinò l’organo portandolo all’attuale configurazione di 18 registri. La riforma ceciliana passò sull’organo alienandone due registri e in questa veste lo strumento è pervenuto a noi, superando le devastazioni della seconda guerra mondiale recuperate nel 1951 dall’organaro Buccolini di Roma.

Quando ha smesso di suonare sul finire degli anni sessanta del novecento a seguito dei lavori di restauro sulla controfacciata della Chiesa era ancora in grado di esprimere un’ampiezza di suono di dolcissima sonorità: molti ancora ne ricordano la bellezza  e raccontano di come, pur malandato e bisognoso di cure, fosse ancora in grado di trascinare i giovani e i fedeli  in un’onda di commossa partecipazione.

Oggi si rende necessario riportarlo in vita. La Parrocchia e la città  sono impegnate in un’azione comune per il restauro dell’organo di S.ta Maria della Pietà. Si intende recuperare con un’operazione filologica attenta l’organo ottocentesco di Gustavo Priori recuperando e riarmonizzando i materiali fonici ancora presenti del vecchio organo Bonifazi.

L’impresa è notevole e la Parrocchia sollecita tutti, istituzioni, imprese e privati cittadini, a sostenere i costi notevolissimi del restauro  con un contributo finanziario, ciascuno secondo le proprie possibilità, esprimendo così attenzione per un bene culturale che appartiene a tutti.                                                                                                                                         

 

L’ANTICO ORGANO BONIFAZI-PRIORI DI SANTA MARIA DELLA PIETÀ

La cassa del prezioso strumento è parte del materiale delle canne che risalgono al 1630.

A partire dal 1873 la rinomata ditta organaria romana Priori lavorò al ripristino dello strumento probabilmente ampliandone la fonica.

Attualmente l’organo risulta con una disposizione fonica che lo caratterizza come un grande strumento

di ben 16 registri a tastiera unica spezzata e pedaliera di un ottava con tiratutti.

Particolarmente interessante è la tavola dove sono disposti i registri dell’organo(principali, violeggianti, flauti e ance)

dove si può notare appena il nome dei registri scritti direttamente sul legno del 1630 e poi ricoperti dall’attuale nomenclatura del tardo ‘800.

Il grande organo Bonifazi-Priori, strumento tipico di scuola italiana, versa purtroppo in pessime condizioni e ha bisogno di un grande lavoro
di restauro che il parroco Don Ottaviano ha intenzione di effettuare.

Lo strumento, preziosissimo per il suo valore storico, nonché per la testimonianza stessa, è da considerarsi assolutamente come una delle maggiori opere storiche di Cori e pertanto la sinuosa opera di restauro richiederà  un rapporto economico davvero notevole.

 

Soltanto vedendo il numero dei registri, ben 16 e, saputa la rinomata esperienza della storica ditta Priori che ripristinò lo strumento,
ci possiamo immaginare l’imponenza del suono che tale organo dovrebbe avere.

Particolare della meccanica.

Particolare del prospetto delle canne.

Questo organo a canne è patrimonio culturale, storico ma, anche e soprattutto, religioso di una città, Cori, che nel corso dei secoli, ha elevato a Dio la sua lode proprio attraverso questo strumento, in un modo poderoso, unico e solenne che davvero merita di poter continuare nei secoli a venire.

Il grande organo a trasmissione meccanica di scuola italiana è particolarmente adatto per esecuzioni di repertori del ‘600 e ‘800 oltre che all’accompagnamento liturgico.
 

Particolare veduta della meccanica, la tastiera con la pedaliera, la cassa del mobile dell’organo e la cantoria.

Per contattare la Parrocchia: santamaria@yahoo.org
 Per Info sul Restauro dell'organo: organ.smcori@gmail.com

Per contribuire al restauro: C.C.P. N° 132544 intestato alla Parrocchia di Santa Maria della Pietà a Cori
Causale: "Contributo restauro organo storico"

 

WebMaster: A.d.A.

Email: deas@tim.it

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