La festa liturgica di S. Giorgio Martire cade il giorno 23 di
Aprile. Giorgio, originario della Cappadocia, era tribuno militare in Palestina.
Convertitosi al cristianesimo, donò ai poveri tutti i suoi averi.
Ricevette la profezia di tormenti che sarebbero durati sette anni.
Durante la persecuzione dioclezianea fu infatti arrestato e torturato
più volte, superando prove inennarabili. Subì quindi il martirio
decapitato. Sul luogo della sua tomba a Lydda (Palestina) sorse un
santuario già nel IV secolo.
Il suo culto, quale patrono dei cavalieri, si sviluppò particolarmente
al tempo delle crociate. In questo periodo nacque la leggenda di San
Giorgio uccisore del drago, dovuta probabilmente all'errata
interpretazione di un'immagine. È patrono dei boy-scouts. Papa Zaccaria
(741-752) trasportò nella chiesa di S. Giorgio in Velabro
(Roma), con una solenne
processione, la reliquia del capo da lui scoperta in Laterano. L’insigne
resto, in un busto d’argento donato dal cardinale Annibaldo de Ceccano
(m. 1350), fu però custodito anche a S. Pietro in Vaticano. Il 16
gennaio 1408 venne trasferito nuovamente a S. Giorgio in Velabro, dove
ancora è visibile il cofanetto che lo contiene nella fenestella
confessionis dell’altare maggiore.
Nel 1600 fu divisa e una parte
donata a Ferrara.
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Dai tempi dell'immediato dopoguerra, la gente di Niella
Belbo festeggia il santo Patrono con una giornata a lui dedicata, in
genere l'ultima domenica di Aprile.
Durante il pomeriggio, la statua lignea del Santo viene portata a
braccia in processione per le vie di Niella in ringraziamento per la
scampata messa a fuoco del paese da parte delle truppe di occupazione
tedesca.
La statua lignea dipinta a colori naturali , è
conservata in una nicchia ricavata nella navata di destra della Chiesa
Parrocchiale di S. Giorgio |
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Inno a S. Giorgio
Martire
protettore di Niella Belbo |
Sotto il tuo manto librato al vento
da ogni male Tu ci difendi
San Giorgio Martire e vittorioso
su Niella Belbo veglia pietoso.
Rit.:
Tu ci assisti, o gran protettore
nella lotta col drago infernale
finchè Iddio di lauro immortale
la corona ci doni nel ciel.
Il dragon rio che fu l'antico
ribelle a Dio a noi nemico
San Giorgio Martire sotto il tuo brando
è vinto e piegasi di rabbia urlando. Sopra la Chiesa di
Cristo sposa
una procella rugge impetuosa.
San Giorgio Martire tu dona pace
all'invincibile Chiesa verace. |
(A breve lo spartito dell'Inno) |