E' morto don Beppe

Per me vicina è ormai la grande sera,
il sole muove verso l'orizzonte.
Io sento che il Tuo Regno è più vicino:
son pronto per il viaggio mio con Te!

Don Giuseppe Negro, per tutti "don Beppe", è tornato alla casa del Padre nella notte dello scorso 2 agosto, presso la casa di Cura di Rodello ove, a causa di una grave malattia, era da tempo ricoverato ed assistito.

Nato a Castagnole Lanze il 28 settembre del 1939, don Beppe è cresciuto con la sua famiglia a Coazzolo, dove ha frequentato le scuole elementari. Dopo la formazione in Seminario, è stato ordinato presbitero il 29 giugno del 1964 dal vescovo mons. Carlo Stoppa.

Il primo anno di sacerdozio lo trascorse come viceparroco a Cherasco nella parrocchia di S. Pietro, successivamente venne trasferito a Montà nella parrocchia di S. Antonio abate per sette anni e a La Morra nella parrocchia di S. Martino per cinque anni.

Il 1° luglio del 1977 fu nominato parroco nell’alta Langa a Niella Belbo e S. Benedetto Belbo, servizio esteso poi anche alle parrocchie di Feisoglio e di Cravanzana. Nel settembre del 1996 ha accettato di trasferirsi a Ricca e di guidare come parroco la parrocchia di S. Rocco Cherasca e per alcuni anni, come amministratore parrocchiale, la comunità di Benevello.

Sacerdote zelante e sempre disponibile ai cambiamenti, ha saputo prendersi cura con frutto sia delle attività pastorali e formative, con una cura particolare nella preparazione ai sacramenti, sia delle strutture di cui ha voluto che fossero dotate le parrocchie di cui è stato responsabile. Ha sempre saputo suscitare la collaborazione di laici generosi e competenti, accordando loro fiducia e responsabilità.

Ha voluto essere presente in parrocchia anche quando la grave malattia che lo ha colpito aveva già minato notevolmente le sue forze. Accolto, infine, nella Residenza di Rodello, ha affrontato gli ultimi mesi di sofferenza e i giorni di agonia con una grande fede e forza d’animo non comune, intensificando la preghiera e offrendo al Signore le sofferenze per il bene della Chiesa e in particolare per coloro che erano stati affidati alla sua guida di pastore. Il suo atteggiamento è stato di esempio a tutti i sacerdoti e laici che lo hanno avvicinato.

Don Beppe riposa nel cimitero di Coazzolo.

La sua passione per il bello, per le celebrazioni curate e partecipate, e per il canto sacro ha lasciato nelle comunità che hanno avuto il privilegio di averlo come pastore un seme che è germogliato, che continua a crescere e che produce e produrrà tanto frutto.

Ringraziamo don Beppe per tutto ciò che ci ha donato, per tutto ciò che da lui abbiamo ricevuto.

Il Signore risorto, attraverso l'intercessione di Maria, luce dei nostri passi, possa ricompensarlo per tutto il bene che ha seminato, e gli conceda la gioia di continuare a servire e a cantare, per l'eternità, la straordinaria Liturgia Celeste.