L'organo
L'organo è uno strumento aerofono. Le sue origini risalgono all'antico Egitto. Veniva chiamato "Hidraulos" e fu realizzato da Ctsebio d'Alessandria, si basava su un ingegnoso meccanismo sul principio dei vasi comunicanti che mandava aria a delle canne che era possibile farle suonare tramite dei tasti.
L'organo entrò a far parte nella liturgia intorno al 757, quando l'imperatore Bisanzio fece dono di un organo a Pipino il Breve che lo fece collocare nella chiesa di san Cornelio in Francia.
Adesso le tecniche usate
per produrre il suono sono
molto diverse, ma lo schema per riassumere il funzionamento degli organi è lo stesso:
+ Produzione dell'aria
+ Distribuzione dell'aria
+ Meccanismo di comando
+ Corpo fonico
Al tempo, c'erano due
tipi di organi, i portativi e i positivi. I portativi erano molto piccoli,
formai da una sola fila di canne, e venivano portati a tracolla e l'aria era
prodotta girando una manovella. Venivano spesso usati nelle processioni per
accompagnare i canti.
Gli organi positivi, erano invece più grossi e avevano bisogno di un appoggio.
Era dotato di un maggior numero di canne. L'aria era prodotta da un altra
persona e non era molto mobile come invece il portativo.
Da quest'ultimo nacque quello che divento l'organo, che per ampiezza divenne
fisso.
L'organo più antico, di
cui ne vengono fatti molti anche oggi, è l'organo meccanico (immagine sopra).
Il complesso usato per aprire e chiudere le canne è formato da: i registri
(manette o pomelli che aprono il somiere su diverse canne) le tastiere
(nell'organo possono essere molteplici e aprono il somiere alla canna stessa) e
la pedaliera, l'equivalente di una tastiera di grande scala adibita a essere
suonata con i piedi. Viene chiamato meccanico appunto perché l'aria alle canne
viene fatta passare tramite un meccanismo che nasce dal tasto o pedale, (che
svolge la funzione di leva del secondo genere) che muove un intricata serie di
meccanismi finche, arrivata al somiere (la cassa su cui stanno le canne e v'è
l'aria in pressione) muove il ventilabro (una sorta di augello). L'aria entra
nella canna e, o per la vibrazione data dalla bocca (canne ad anima) o per la
vibrazione di una lamina (canne ad ancia) si ha il suono.
La disposizione di canne che si ha in un organo non si limitano a quelle in
facciata (come molti pensano), basti pensare che un organo di piccolissime
dimensioni ha come minimo 300 canne. Quelli più grandi arrivano ad averne
2000/3000 o addiritura 16'000 come il mastodontico organo del duomo di
Milano. I suoni in un organo sono molteplici. Essi dipendono dal materiale,
dalla forma, dalla lunghezza e dal diametro della canna. Per esempio una canna
ad anima (cioè una canna in cui la vibrazione dell'aria è frutto di una sorta
di taglio come quello del flauto dolce) di diametro stretto, darà un suono
molto simile alla viola, uno di diametro largo darà una sorta di flauto...
Combinanando questi due registri avremo un suono del tutto nuovo, per questo
l'organo è una sottospecie di orchestra. Le "famiglie" di canne
raggruppate nei registri si dividono così:
Principali | Viole | Flauti | Ance | Violeggianti | Composti da più canne |
diametro medio | diametro stretto | diametro largo | il suono è prodotto da una lamina in metallo | sono canne della stessa misura di altre ma crescenti o calanti | composti da più file di canne diverse |
Principale;ottava; XV ecc... | Viola; Salicionale; Gamba | Flauto; Bordone; Flutta; Ottavino | Tromba, Corno Inglese, Corni da Caccia, Bombarda, Oboe | Voce Celeste, Voce Umana, Concerto Viole | Cornetto, Clarino, Ripieno, Sesquialtera |
Questi suoni si
possono abbinare secondo l'indicazione dello spartito o a proprio gusto
dell'esecutore, e il risultato è davvero sorprendente e indescrivibile.
L'altezza può variare da l'8 piedi (cioè l'ottava reale) a canne lunghissime
come 64' ('=> piedi) o piccolissime lunghe pochi cm. Unendo quindi una canna
di 8' con una da 4', schiacciando un tasto si sentirà il suono reale (dato
dall'' 8') e quello dell'ottava sopra ( 4') ; Aggiungendo un 2' quello
dell'ottava ancora sopra e così via, si per l'alto che per il basso. Per questo
l'organo può assumere quella pienezza di suono e quell'immensità che sono
propri dell'organo e che nessun altro strumento eguaglia. Ciò non toglie che
l'organo sia in grado di suonare pianissimo fino ad arrivare ai limiti
dell'udibile.
L'organo italiano dell' 800.
Qui desidero aprire un argomento inerente, ma che si stacca dalla tecnica
organaria (cioè costruttiva) di tutti gli organi degli altri paesi. Questo
deriva dal fatto che la musica romantica nel nostro paese ebbe in tutti i campi
l'influenza del carattere operistico che caratterizzava la musica di quel tempo.
Anche la musica organistica ricevette quell'influenza. Gli organi vennero dotati
di meccanismi, registri e accessori che portavano l'organo ad assomigliare
sempre più ad una vera e propria orchestra.
I passaggi dal piano, ad un forte intenso, i colpi di gran cassa (detta banda
militare/ o turca), il suono dei campanelli e le timbriche dei registri,
dovevano colpire e affondare nel cuore della gente, trasmettendo emozioni e
mandando in bisibilio il pubblico. Infatti, oltre al campo delle composizioni,
la struttura stessa dell'organo cambio profondamente. Nacquero registri come: il
flagioletto, i corni da caccia, gli usignoli, la bufera, la banda militare e chi
ne ha più ne metta. Questo soprattutto nell'Italia del nord, in modo
particolare la Lombardia nella quale lavoravano tra i più grandi organari del
secolo: i Serassi e i Bossi. Da qui deriva anche la C.L. combinazione
libera, detta anche combinazione alla lombarda; un dispositivo formato da un
pedale che permette di inserire altri registri, predisposti prima
dell'esecuzione, attraverso il pedale stesso.
Uno dei più celebri compositori di questa musica, fu Felice Moretti, più noto
come Padre Davide da Bergamo, ovvero il suo in religione (biografia
sotto compositori). La sua musica utilizzava in grande scala l'utilizzo di
questi registri. Si fece infatti costruire nel suo convento un organo da lui
progettato dai molto amici
fratelli Serassi.
Tutti gli organi dovevano seguire un po' questo senso: cioè colpire gli
ascoltatori. Purtroppo di li a poco si ebbe una degenerazione delle
composizioni, che comporto la presa di aspri provvedimenti della chiesa. La
"Riforma Ceciliana" infatti vietò l'esecuzione di alcune
musiche (e tra queste aimè anche quelle di padre davide che poco avevano a che
fare con le variazioni di arie d'opera che venivano proposte dopo la sua morte)
e in molti casi asporto alcuni registri che venivano denominati profani. Questo
comporto si, (forse) a un ritorno alla "liturgicità" della messa (che
durò evidentemente non molto) ma allo stesso tempo si perdettero dei perfetti
strumenti che erano magnifici proprio per la loro originalità e perfezione
costruttiva. Infatti la riforma portò si ordine e "pulizia" nella
musica da chiesa ma allo stesso tempo perse tutto quel succo, quella
profondità, quella leggerezza d'animo che era stata espressa da pochi autori
d'organo d'inizio '800.
Altri organi
verso la fine del XIV secolo venne
introdotto un nuovo tipo di organo: L'organo pneumatico, che sarà destinato a
estinguersi da li a poco. Esso aveva il vantaggio che i tasti non diventavano
duri come invece quello meccanico. E in più poteva essere collocato in una
posizione anche abbastanza lontana dal corpo d'organo (cosa che invece negli
organi meccanici è praticamente impossibile). Il grande difetto è che si ha un
ritardo alle volte notevole dal azione del tasto al suono della canna (nella
maggior parte dei casi). Questo
rende molto difficile l'esecuzione di pezzi con una velocità elevata. In più
l'intricata rete di tubi è di difficile riparazione in caso di guasto. basta un
buco in una sola condotta per rischiare di mandare all'aria tutto. Allora nella
prima metà del XX secolo si penso di utilizzare l'energia elettrica per far
aprire il ventilabro. Nacque quindi l'organo elettrico. Ha il vantaggio che la
consolle può essere spostata, il tasto è molto morbido e non ha ritardi
nell'intervallo tasto/canna. L'unico equivoco potrebbe essere quello che rischia
di essere sprogrammato durante un temporale e naturalmente non può essere
suonato in caso di mancamento della corrente elettrica. Invece su un organo
meccanico (se provvisto ancora di manovella per l'azionamento manuale del
mantice) è possibile procedere in questo senso.
Disposizione fonica di 2 organi
molto differenti tra loro
La disposizione fonica è la mappa dell'organo. ovvero presenta i registri presenza, su quale tastiera sono installati e di che metratura sono. è un modo per capire meglio com'è fatto un organo.
Vilminore di scalve (Antegnati-Bolognini-Bossi)
Campanelli
Principale 16 bassi/soprani
Cornetto
I
Principale 8 bassi/soprani
Cornetto II
ottava 4 I/II
flauto in XII
XII
Fagotto
Bassi
XV
Tromba
soprani
XIX
Violoncello
bassi
XXII
Corno inglese
soprani
XXVI
flagioletto
bassi
XXIX
Corni da caccia
soprani
Sesquialtera 2f
Ottavino
soprani
Timballi
Voce
Umana
Bombarda
Contrabbassi
il corista è accordato a 441 Hz a 18°C
il temperamento è quasi equabile
pressione 46 mm in colonna d'acqua
Organo del Duomo di Milano
Mascioni/Tamburini 5 tastiere, 16'000 canne
1.a
tastiera - Positivo
Principale violone 16'
Principale I 8'
Principale II 8'
Gemshorn 8'
Ottava 4'
XII 2'2/3
XV-XIX 2'-1'1/3
Ripieno 5 file
Ripieno 6 file
Bordone 16'
Flauto a camino 8'
Flauto conico 8'
Flauto doppio 4'
Nasardo 2'2/3
Flagioletto 2'
Terza di Nasardo 3'3/5
Piccolo 1'
Viola da gamba 8'
Fugara 4'
Salicionale 8'
Unda maris 8'
Corno di bassetto 16'
Corno inglese 8'
Tuba mirabilis 8'
Tromba armonica 8'
La Mastodontica consolle elettrica generale
Chiarina 4'
Tremolo
Pedale 1.a tastiera
Principale 24'
Contrabbasso 16'
Violone 16'
Subbasso 16'
Basso Armonico 8'
Ottava 4'
Corno Bassetto 16'
Tromba 8'
Clarino 2'
2.a tastiera - Grand'organo Nord
Principale 32'
Principale I 16'
Principale major 8'
Principale diapason 8'
Ottava forte 4'
XII 2'2/3
XV 2'
XIX 1'1/3
Ripieno 10 file
Bordone 8'
Flauto in ottava 4'
Flauto in XV 2'
Cornetto 4 file
Tuba forte sonorità
Tuba major 8'
Clarinetto 8'
Tromba armonica 8'
Trombina 4'
Sud
Principale II 16'
Principale violone 16'
Principale forte 8'
Ottava 4'
XII 2'2/3
XV 2'
XIX - XXII .
Ripieno 10 file
Flauto aperto 8'
Flauto ottaviante
Flauto in XVII 1'3/5
Viola armonica 8'
Viola umana 8'
Tromba 16'
Tromba 8'
Pedale 2.a tastieraNord
Acustico 64'
Principale 32'
Principale 16'
Subbasso 16'
Principale 8'
Bordone 8'
Ottava 4'
Bordoncino 4'
Controfagotto 16'
Sud
Contrabbasso 32'
Contrabbasso 16'
Gran Quinta 10'2/3
Basso forte 8'
Quinta 5'1/3
Controbombarda 32'
Bombarda 16'
Tromba 8'
Clarone forte 4'
Pedale 2.a tastiera Nord
Acustico 64'
Principale 32'
Principale 16'
Subbasso 16'
Principale 8'
Bordone 8'
Ottava 4'
Bordoncino 4'
Controfagotto 16'
Sud
Contrabbasso 32'
Contrabbasso 16'
Gran Quinta 10'2/3
Basso forte 8'
Quinta 5'1/3
Controbombarda 32'
Bombarda 16'
Tromba 8'
Clarone forte 4'
3.a tastiera - Recitativo
espressivo
Principale arm. 16'
Principale 8'
Principale diapason 8'
Eufonio 8'
Ottava 4'
XV 2'
Mixtur 3 file
Scharf 3 file
Zimbel 2 file
Bordone 8'
Flauto in selva 4'
Flauto ottaviante 4'
Fonino 4'
Flauto in XII 2'2/3
Flautino 2'
Larigot 1'1/3
Controgamba 16'
Flauto celeste 8'
Viola d'orchestra 8'
Salicet 4'
Concerto violini 4 file
Gran concerto viole
Controtuba 16'
Tromba di corno 8'
Tuba 8'
Oboe 8'
Cornamusa 8'
Tuba 4'
Corale angelica 2 f.
Tremolo
3.a tastiera - Organo corale
Principale 8'
Ottava 4'
XV 2'
Ripieno 4 file
Flauto a camino 8'
Bordone 8'
Cimbalino 2 file
Principalino 4'
Ottava 2'
Violoncello 8'
Pedale 3.a tastiera
Principale arm. 16'
Basso violone 8'
Subbasso 16'
Bordone 8'
Violoncello 8'
Fugara 4'
Controtuba 16'
Tuba 8'
Subbasso 16'
Bordone 8'
Basso 8'
Clarone 4'
4.a tastiera – Solo
Principale 16'
Principale stentor 8'
Principalino 4'
Mixtur 6 file
Quintante 16'
Flauto a camino 8'
Tibia major 4'
Flauto in quinta 5'1/3
Flauto ottaviante 4'
Grosse tierce 3'1/5
Squillante 2'
Sexquialtera 2 file
Gamba serafona 8'
Armonica 8'
Fugara 4'
Flauto solista 8'
Viola celeste 8'
Coro d'archi 5
Corno orchestrale 8'
Corno inglese 8'
Tuba trionfale 8'
Cornetto di fanfara 5'1/3
Chiarina 4'
Tremolo
Pedale 4.a tastiera
Principale 24'
Principale stentor 16'
Tibia 16'
Armonica 16'
Basso forte 8'
Principalino 8'
Tuba profonda 16'
Tuba 8'
Trombina 4'
5.a tastiera - Eco espressivo
Principale aperto 8'
Principale conico 8'
Ottava armonica 4'
Voce angelica 8'
Armonia eterea 5 file
Gemshorn 16'
Corno di notte 8'
Flauto silvestre 4'
Flauto in XII 2'2/3
Flautino 2'
Viola d'amore 8'
Concerto violini 4 file
Corno francese 8'
Oboe d'eco 8'
Tremolo
Pedale 5: tastiera
Flauto 16'
Basso d'eco 8'
Flauto 4'
Consolle maggiore:
5 Tastiere di 61 tasti
Pedaliera di 32 pedali
2 Consolle in tribuna:
1 tastiera di 61 tasti
Pedaliera di 24 pedali
1 Consolle in navata:
3 tastiere di 61 tasti
Pedaliera di 32 pedali
Consolle organo corale:
2 tastiere di 61 tasti
Pedaliera di 32 pedali
Trasmissioni elettriche.
Unioni e accoppiamenti.
Totali 3025 combinazioni aggiustabili.
Crescendo.