Il degrado del Sacro in Italia

 Non datemi dell'oscurantista per quanto dirò, bensì considerate la mia magari un'impronta, sebbene apparentemente austera, più nordica e precisamente tedesca. Lo spirito che si coglie nell'entrare in una magnifica chiesa in Bayern, ove la cultura gotica ha, sebbene meno che in Francia, posto mirabilmente le sue radici, è incontrovertibilmente indirizzato al culmine sacrale, nonché al climax dell'elevazione dello Spirito - in quanto la chiesa luogo della massima espressione di tale -, aiutato innegabilmente dalla candida anima del suono dell'organo. Ed essendo proprio la chiesa ad esser chiamata a celebrare il Sacro e l'Ineffabile sublimemente, ha scelto all'unanimità con il documento vaticano S.C. 120, senza contare l'anelito agostiniano "adens bis orat", la potenza celeste di tale strumento, che da secoli arricchisce le nostre chiese e cattedrali, che, teso all'Ineluttabile, raggiunge Dio e l'Empireo senz'ombra di dubbio, elevandovi come il pio credente, l'interessato visitatore o turista. Dunque, perché tedesco ci si potrebbe domandare? Semplice: il declino dell'organo italiano ha portato, con tutto il rispetto, il Gretto nelle mura del Sacro, oscurando l'organo che, massacrato dai topi, decade nella penombra della polvere...mentre l'organo tedesco e, in generale del centro Europa, l'antico e grande Sacro Romani Impero, s'è sempre evoluto e, fiammeggiando inesorabilmente, ha reso le chiese vero luogo d'Illuminazione e Trasfigurazione, dove lo spirito si risana e si ricongiunge al Padre. Dunque sia pure la chiesa italiana accettata ed apparentemente risanata dal moderno suonar di chitarre, ma si tenga pur conto che è l'unico paese -sebbene Conciliabolo della cristianità dall'origine della Fede - pervaso ( od invaso ?? ) da suoni incompatibili con lo Spirito, che affranca la folla e uccide la musica liturgica.

Giulio Bonetto