PROGETTO CATECHESI INTRODUZIONE QUADRO GENERALE ELEMENTI FONDAMENTALI DEL PROGETTO |
Considerazioni introduttive | Uno degli impegni delle comunità parrocchiali è la formazione dei suoi membri attraverso la catechesi dell’infanzia e dell’età evolutiva. |
E’ però altrettanto evidente come una consistente percentuale dei fanciulli- ragazzi, una volta concluso il cammino della iniziazione cristiana, con il sacramento della Cresima, abbandona il percorso catechistico; qualcuno definisce oggi questo sacramento come quello del commiato o del saluto. Di
fronte a tale situazione numerose comunità parrocchiali hanno
ipotizzato alcune soluzioni pastorali e stanno attuando differenti
tentativi (amministrazione della cresima nei primi anni
dell’adolescenza , amministrazione della cresima prima della
comunione). Altri ipotizzano il parziale totale fallimento
dell’attuale impostazione catechistica e/o l’inadeguatezza dei
catechisti di fronte al compito a loro affidato[1]. Noi, con questo progetto, ci poniamo in una terza dimensione : progettare una nuova catechesi. Ma se fino a ieri le cose andavano bene, perché cambiare? I problemi non sono nei contenuti, ma nei metodi. « Dio non cambia, ma il nostro modo di parlare deve, urgentemente cambiare. A che serve avere un Dio straordinario e poi non saperlo reclamizzare perché abbiamo perso la chiave delle parole giuste, delle parole adatte ? Davvero : dobbiamo trovare, ad ogni costo, vie nuove per regalare Dio al catechismo. I ragazzi non sono insensibili alla religione ; piuttosto siamo noi che siamo insensibili ai ragazzi. Così insensibili da non accorgerci che sono cambiati. (…) Va a finire che nel cervello dei ragazzi si formano delle associazioni mentali sempre più difficili da spezzare : catechismo uguale a noia ; catechismo uguale a predica ; catechismo uguale a sbadiglio. Va a finire che la chiesa fa la figura di un negozio d’antiquariato ; la figura di una nonna brontolona, incaponita a segnare il passo. (…). Non possiamo privare Dio ai nostri ragazzi : Nascondere la conoscenza di Dio ad un ragazzo – ci ricorda Antonio Riboldi – è il più grave reato che ogni educatore possa commettere. Sì, regalare Dio : non un Dio astruso, lagnoso, monotono ; non un Dio dell’altro mondo, ma un Dio amico, affidabile, allegro, vivace, vicino (…). Tentare con molta umiltà, anche a rischio di sbagliare : sono più perdonabili gli sbagli che si fanno per tentare di andare avanti, che gli sbagli che si fanno (immancabilmente) stando fermi. Tentare perché una religione che non rischia diventa un cimitero (Primo Mazzolari) e poi perché il rischio è bello (Platone) ». [2] |
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Sottolineature e precisazioni | Alcuni dei principali elementi della formazione cristiana[3] : |
il
compito della educazione
cristiana è un impegno che compete
alle comunità parrocchiali. E’ la comunità, infatti, che è
chiamata a farsi carico e a sentire la responsabilità del compito
educativo delle giovani generazioni impegnando in questo le sue energie
migliori, dedicandovi un tempo adeguato, scegliendo e attivando i
percorsi più adatti in base agli obiettivi che essa si prefigge di
raggiungere (…) serve
una presa di responsabilità da
parte dei genitori che sono i primi educatori alla fede. Essi dunque
sono chiamati a precedere, accompagnare e arricchire ogni forma di
catechesi. Spesso però i genitori sono assenti. In questa situazione è
evidentemente difficile per le comunità programmare seri interventi
formativi, ma è anche controproducente accettare come pacifica questa
logica che minimizza sempre più la proposta educativa cristiana.
Responsabilizzare i genitori significa coinvolgerli nella riflessione
sulle priorità educative e su quanto essi ritengono davvero importante
per i loro figli e ciò fin dall’inizio del cammino catechistico va
attivata una formazione cristiana che punti globalità della persona aiutando i destinatari a far divenire
proprie le varie dimensioni della fede |
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In
diverse parrocchie, alla catechesi viene dedicata a mala pena un’ora
alla settimana, spesso vissuta dai catechisti e dai ragazzi con
l’ansia dei tempi da rispettare. |
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Qualche
parrocchia, ad esempio, nel tentativo, peraltro lodevole, di venire
incontro al problema della poca partecipazione alla messa domenicale dei
fanciulli e dei ragazzi, ha introdotto la consuetudine di fare la
catechesi la domenica mattina. I risultati sono stati deludenti. In altri
luoghi il problema della catechesi è la carenza degli ambienti e di
catechisti. Le
metodologie di conduzione dell’incontro, poi, si rivelano spesso
inadatte, segnate dalla ripetitività, dalla inadeguatezza dei mezzi, da
una proposta fatta spesso ancora a mo’ di lezione, che punta quasi
esclusivamente all’apprendimento intellettuale e razionale. Capita
che i catechisti si trovino a dover gestire gruppi di 25 – 30 ragazzi
con tutti i problemi che questo comporta. Troppe
volte i catechisti o sono troppo giovani o « giurassici »,
poco preparati dal punto di vista contenutistico o metodologico Spesso
i genitori appaiono disinteressati al cammino formativo cristiano dei
figli e, a volte, si lamentano anche per l’impegno richiesto ai figli
nella catechesi, mostrando di ritenere più importanti altre scelte :
lo sport, la danza Sono ancora relativamente poco usati i mass media specialmente quelli prodotti per la catechesi mentre sappiamo che i fanciulli e i ragazzi di oggi utilizzano il linguaggio mediatico ogni giorno e hanno schemi mentali per molti versi distanti dal nostro modo di ragionare. In
definitiva sembra che l’attuale catechesi continui a essere più
simile a una ulteriore ora di scuola che all’esperienza di un gruppo
di persone che si riuniscono per incontrare la Parola di Dio e per
imparare a camminare insieme secondo il progetto cristiano. |
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QUADRO GENERALE |
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Obiettivo generale |
Far conoscere e soprattutto amare il Dio di Gesù Cristo entrando gradualmente a far parte della sua Chiesa che ci concretizza nella propria parrocchia di appartenenza |
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l’adesione
personale a Dio e al suo piano di salvezza rivelato in Cristo -
l’acquisizione
di uno stile di vita cristiano -
l’educazione
alla preghiera e la partecipazione ai sacramenti -
la
maturazione di un senso di appartenenza alla Chiesa |
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Il primo anno
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U1.
Padre nostro che sei nei cieli: Dio Padre ci conosce e ci vuole bene: ci
chiama per nome; ogni creatura è dono della bontà di Dio U3. Viene
Gesù: le figure dell’avvento, Maria è il perno della preparazione
alla salvezza: in Lei si fa uomo Gesù; Gesù nasce: i poveri sono
coloro che lo accolgono U4.
Ascoltiamo quello che Gesù fa e dice: Gesù si inserisce nell’umanità
compiendone i vari percorsi: crescita, gioventù, maturità. Di fronte
al suo annuncio bisogna prendere posizione. U5 Gesù
muore e risorge: i racconti della settimana santa: cosa Gesù ha fatto
per noi U2 Dio
Padre è sempre con noi in ogni momento della vita. Noi siamo con Lui
quando facciamo la sua volontà Il secondo annoU7. Siamo figli di Dio :Dio Padre ci
ha chiamato fin dall’inizio della vita ; Il Battesimo ci ha
introdotto nella comunità dei credenti in Cristo, l’inizio di un
cammino che approfondiremo pertutta la vita. U8.
Andiamo alla cena del Signore : Il giorno della domenica è giorno di festa e di celebrazione
dell’Eucaristia ; Il cristiano partecipa alla Messa per
fare comunità ; La comunità continua dopo la Messa. U9. Viviamo da figli di Dio :I
dieci comandamenti intesi come risposta all’amore di Dio per noi.
Amare Dio, il prossimo vicino (famiglia) e quello più lontano (poveri,
sofferenti) sono le manifestazioni
“concrete” della crescita cristiana. Questa crescita prende origine
dalla Messa domenicale e
dalla preghiera quotidiana. U10.
Perdonaci, Signore. Il
comandamento dell’amore è alla base della vita del cristiano, ma è
anche difficile da realizzare Il peccato ed il bisogno di essere
perdonati entrano nella vita di ogni persona e fanno parte
dell’esperienza quotidiana Nella famiglia cristiana esiste la
possibilità di ottenere il perdono da Dio e dagli altri Il sacramento
della penitenza (con le sue varie parti) è il modo con cui otteniamo il
perdono. U6. Lo Spirito Santo riunisce la
famiglia di Dio, è il dono che Gesù risorto fa alla sua chiesa: da Lui
derivano la comprensione del messaggio di Gesù, la possibilità di
perdonare i peccati e la spinta
per ogni cristiano ad operare il bene (amarsi). Volersi bene è il
“segno dei discepoli di Cristo” e questo amore deve manifestarsi
attraverso i “gesti di vita”. Il terzo anno
U1.
Vieni e seguimi : L’amicizia di Gesù è di “tutti i giorni”.
Siamo chiamati a rispondere all’invito di Gesù: Siamo “chiamati”
all’inizio della vita con il Battesimo a fare comunità... ... e ogni
domenica a “vivere nella comunità” partecipando alla Messa. U2.Sulle
strade del Signore : La fedeltà di Dio continua in tante chiamate
lungo la storia: Adamo, venuto”.Maria è la “grande chiamata” a
collaborare, più di ogni altro, con Dio. U4
. Grandi sono le opere del Signore : Gesù compie dei “segni
messianici” (di salvezza) che tutti possono vedere: guarisce gli
ammalati, resuscita i morti, dona la vista ai ciechi, risana i lebbrosi,
ecc...I miracoli non sono fatti per “dare spettacolo” o con altri
fini, ma per suscitare la fede. La fede è necessaria in chi chiede a
Gesù un miracolo. Gesù fa questi miracoli ai “poveri”, cioè a
coloro che hanno bisogno di lui. U5. Maestro, che devo fare? I comandamenti sono dettati dall’amore che Dio ha per noi, “deve” diventare “stile di vita” del cristiano; i dieci comandamenti sono “regole pratiche di vita” (istruzioni per l’uso della vita). U6.
Non c’è amore più grande : i racconti della passione, morte e
risurrezione edella Pentecoste. Il quarto anno U8.
Credo la Chiesa: la Chiesa è nelle nostre case, in parrocchia, nel
mondo; Il Papa è la guida della Chiesa U9.
Rimanete in me e io in voi: il battesimo ci rende uniti a Gesù e alla
sua chiesa; Battesimo e
testimonianza U10.
Perdonaci, Signore: Il sacramento della penitenza espressione della bontà
di Dio U11.
Padre nostro, venga il tuo regno: la vita eterna, il paradiso come vita
nell’amore di Dio U7. Resta
con noi, Signore: i sacramenti, l’Eucarestia Il quinto annoU1.Il Dio
della promessa: un progetto da scoprire: la Bibbia fa scoprire il
progetto di Dio attraverso i suoi personaggi; Abramo; il peccato; Dio
non rinuncia mai al suo progetto U2. Sulla
via di Gesù: un progetto da scegliere. Dio in Gesù si è fatto uno di
noi. È difficile scegliere, lo è stato anche per Gesù U3. Con la
forza dello Spirito Santo: un progetto da realizzare insieme; Lo Spirito
Santo è la realizzazione delle promesse di Gesù; Pentecoste inizio
dell’avventura della Chiesa Il sesto annoU4. Il
volto della Chiesa: un progetto da manifestare: la Chiesa rivela al
mondo il volto trinitario di Dio; la comunità degli inizi; la missione U5. La
Chiesa vive nel mondo: un progetto da vivere: la Chiesa è la famiglia,
la parrocchia, la diocesi U6. Confermati dal dono dello Spirito: un progetto da celebrare: lo Spirito Santo; la cresima |
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Metodologia |
1. Un passaggio fondamentale |
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Passare
dalla “dottrina”, cioè dal “catechismo lezione”, dalla
illusione di educare alla fede insegnandola come se fosse storia o
matematica a una catechesi esperienza di vita” che proponga in modo
affascinante lo straordinario messaggio del Vangelo -
Catechesi
in stile di animazione: al centro la vita del ragazzo 2.
La comunicazione Una constatazione: viviamo in una società di “grande comunicazione”, ma nella quale è
spesso
difficile comunicare. La società inventa forme sempre nuove di comunicazione. -
l’atteggiamento
(ordinato, composto...); -
l’ambiente
(ordinato, pulito, organizzato); -
il
libro di catechismo: scritto, disegni o foto devono integrarsi ed essere
espressivi (abituare a leggere le immagini!); -
le
diapositive: hanno il vantaggio di “fissare” l’immagine e fare
riflettere. Preparare bene il montaggio che non deve essere troppo lungo
e deve dare il messaggio voluto; -
videocassette
o filmati: vanno sempre visionati prima, studiati con l’uso della
guida. L’immagine sfugge, scene, frasi, personaggi si ricuperano con
il confronto successivo. Mai un video va fatto perché non si sa cosa
fare altro! -
Giornali,
riviste: non solo da ritagliare per fare i cartelloni, ma anche per
presentare la catechesi sugli avvenimenti, con persone, fatti reali,
attuali. Si possono realizzare dei “giornali” di gruppo. I mezzi
ormai non mancano più; -
Quadri
didattici, liturgici, fotografie: sono aiuti per presentare personaggi,
fatti di vangelo, ecc. Facilmente usabili, inseribili in cartelloni...
È necessaria un’attenzione allo stile, ai colori (ma si impara una
volta e poi si va); -
Cartelloni
e manifesti: alcuni sono già fatti, altri da fare. Li può realizzare
il gruppo o, qualche volta, il catechista. Ci sono criteri diversi di
realizzazione (nella cura, nelle immagini, nella immediatezza della
realizzazione...). Siano “espressivi”, non sgorbi impresentabili.
Oggi con fotocopie, computer, riviste, pennarelli, colla e forbice si
possono fare delle cose belle; -
Lavagna
nera o bianca: si può trovare nelle aule. Utile per scrivere,
riassumere, cancellare, schizzare, fare disegnini... lavagna di panno,
lavagna luminosa... -
canti,
audiocassette, cd, cd-rom: espressioni “significative”. Da un canto
si può ricavare l’insegnamento; -
drammatizzazioni
e giochi a tema: modi per esprimere sentimenti ed immaginazione. Non
devono essere fini a se stessi, ma condurre a riflessioni ed a coesione
nel gruppo; |
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Elementi fondamentali del progetto |
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Il catechista | Chi
è il catechista |
È
un cristiano che cerca di vivere al meglio la sua fede in Gesù Cristo Chiamato
da Dio attraverso la comunità Capace
di lavorare in equipe: sa di non essere lui il protagonista
dell’evangelizzazione per cui accetta di lavorare insieme agli altri
catechisti, soprattutto al catechista dei catechisti, Gesù Cristo Testimone
che quello che annuncia lo vive e lo crede nel “suo quotidiano” Amante
della Chiesa Conosce
e ascolta la Parola di Dio e i documenti della Chiesa In
comunione con il Papa ed i Vescovi Con
una vita sacramentale forte ed una preghiera matura Dotato
di alcune caratteristiche per cui possa farsi ascoltare Linguaggio,
capacità espositiva Competenza
sulla materia che tratta Preparazione
remota ed immediata Capacità
di usare le tecniche ed i sussidi Tantissima
fantasia In
continua crescita, per cui accetta di formarsi in tutte le dimensioni
(culturale, psicologica e metodologica) Scelte
di campo
Che cosa gli
viene richiesto Che sia un
cristiano praticante, un membro vivo della chiesa, che partecipi
costantemente alla vita della comunità Possibilmente
sia della parrocchia di appartenenza Che viva
in consonanza con la legge morale della Chiesa Che
partecipi ai gruppi di formazione dell’oratorio o comunque alle
attività formative proposte dalla parrocchia È
necessario che il catechista conosca dettagliatamente il catechismo al
quale dovrà fare riferimento, e viva in continuo atteggiamento di
formazione permanente La
scelta e l’inserimento nelle classi La scelta
è fatta dal responsabile del settore della catechesi in comune accordo
col parroco È bene
che si lavori sempre in coppia, possibilmente affiancare una persona
adulta con un adolescente Per il 5-6
anno i catechisti siano animatori dell’oratorio Per quanto
è possibile e in base alle proprie attitudini, si portino i ragazzi
fino al 4 anno La
formazione Iniziale:
ogni anno ci sia un mini corso per i nuovi sui contenuti e sulle
metodologie Permanente: incontri formativi e didattici ad inizio d’anno e poi di revisione programmazione ogni mese |
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L’incontro di catechesi | Importanza dell’incontro |
- È uno dei momenti centrali del nostro progetto, è lì che si gioca tutto -
Accentuare
la dimensione esperienziale rispetto a quella
contenutistica Scelte
di campo Per
poter lavorare attraverso il metodo dell’animazione, l’incontro dura
all’incirca 75 m L’inizio
è sempre comunitario (elementari divisi dalle medie): questo momento può
essere sfruttato per insegnare i canti, dare qualche avviso, per piccole
visite in chiesa … per aspettare i soliti ritardatari È
importante che l’ambiente sia accogliente, illuminato e riscaldato Ogni
gruppo non deve superare i 12-15 elementi Gli ambienti siano puliti, ordinati, diano il senso del bello
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L’eucarestia
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L’importanza |
È
il centro della vita cristiana Scelte
di campo Sensibilizzare
sempre di più i genitori ed i ragazzi alla partecipazione alla Messa I
catechisti sono invitati a stare con i ragazzi durante la celebrazione Curare la
disposizione dei bambini e dei ragazzi all’interno della Chiesa Curare
l’accoglienza ed il canto Per quanto
è possibile l’omelia per i bambini sia tenuta a parte in un luogo
idoneo Nei primi
mesi dell’anno catechistico si presenti la Messa nelle sue parti Continuare
la tradizione di far animare la Messa a turno dai ragazzi Novembre
– dicembre: gruppi del catechismo Gennaio:
gruppi del dopo cresima Febbraio
– marzo: gruppi del catechismo Aprile –
maggio: gruppi del dopo cresima |
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La riconciliazione | Indicazioni generali |
Aiutare
i fanciulli a vivere una intensa e gioiosa esperienza del perdono in
modo che risulti come
di una
loro crescita nella capacità di riconoscere i propri errori
della
capacità di riconoscersi amati dal Signore nonostante i peccati
di
prendere coscienza che riconciliarsi offre la possibilità di riprendere
con gioia il cammino
dell’esperienza
che ogni atto sacramentale di riconciliazione li ricolloca dentro la
comunità e offre loro la possibilità di riconciliarsi anche con gli
amici e con le persone che hanno intorno Scelte di campo Non tutti insieme ma classe per classe Importanza
della preparazione (foglietto) Con i
più grandi (3 fascia) sparpagliati per la chiesa Al
termine ci sia sempre un momento di festa |
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Il coinvolgimento della famiglia | Indicazioni generali |
La
famiglia è una risorsa educativa Scelte
di campo Creare
una collaborazione sempre più stretta con i genitori, coinvolgendoli
attraverso incontri, ritiri, la partecipazione a turno al momento del
catechismo da tenere tal volta in casa di qualcuno, la partecipazione
all’animazione delle messe Coinvolgimento
dei genitori nella progettualità, riflettendo insieme sugli obiettivi,
sul progetto più che sui doveri, sul pensare insieme la catechesi e la
formazione |
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Indicazioni
generali |
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1-3
anno di catechismo Sono
gli anni dei primi contatti ufficiali con la comunità, con grande
disponibilità ad accogliere l’annuncio di Gesù. Dal
punto di vista esperienziale bisogna offrire loro un’immagine
accattivante della Chiesa e della vita cristiana Da
un punto di vista dei contenuti bisogna offrire un quadro di riferimento
minimo del cristianesimo 4
anno di catechismo è
l’anno di passaggio, per vari bambini e genitori che non sono entrati
nel criterio della continuità educativa, e che sono sensibili solo al
rito del sacramento, può essere il momento dell’eclisse 5-6
anno di catechismo è
il momento più delicato della catechesi perché segna all’incirca il
passaggio dalla fanciullezza alla preadolescenza Scelte
di campo 1-3
anno di catechismo collegamento
del catechismo con tutta la cita comunitaria alcuni
genitori riprendono il contatto con la parrocchia: se il sacerdote e i
catechisti sono a loro vicini con simpatia, discrezione e intelligenza,
questo può essere veramente un momento di crescita tener
conto negli incontri delle caratteristiche della fanciullezza 4
anno di catechismo 5-6
anno di catechismo |
|
Collegamento catechismo –
educazione alla vita
|
§
Il
catechismo non è solo in funzione dell’ammissione ai Sacramenti, ma
è un momento educativo e preparazione alla vita cristiana adulta, in
famiglia e nella comunità § Ambiente privilegiato della sintesi catechesi – vita è, oltre la famiglia, l’oratorio. Per questo i catechisti partecipino alla vita oratoriana e cerchino di tenersi in contatto con essa |
Il programma annuale |
|
·
L’incontro
di catechesi: ·
è il
luogo dove presentare il progetto generale e poi le singole tappe,
sforzandosi di “agganciarlo” al tema del catechismo ·
è il
momento in cui preparare almeno una parte dei materiali (le attività
dell’oratorio potrebbero integrarsi in qualche modo, anche per non
“rubare” tutto il tempo alla catechesi) ·
La
celebrazione eucaristica domenicale ·
È il
luogo dell’attuazione, almeno a livello liturgico e di segni, di
questo progetto ·
L’omelia
potrebbe essere la spiegazione del segno, o comunque bisognerebbe che ci
fosse qualche aggancio ·
È il
luogo dove tutta la comunità (grandi e piccini) viene coinvolta ·
La
collaborazione – coinvolgimento dei genitori |
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Momenti particolari | L’iscrizione |
L’iscrizione dei ragazzi al catechismo può costituire
una importante occasione per conoscere i familiari dei nostri ragazzi,
per presentare il progetto e ricordargli le loro responsabilità
educative. Sarà perciò importante che questo atto venga fatto
personalmente al responsabile della catechesi da uno dei due genitori.
L’iniziativa di avvicinare le famiglie e di parlare loro con serenità
delle scelte pastorali della parrocchia potrà evitare molte di quelle
spiacevoli “contrattazioni” fra famiglie e comunità che si
verificano in prossimità dell’amministrazione dei sacramenti. -
l’inizio dell’anno catechistico -
l’avvento |
|
Il cammino della catechesi | Le
tappe |
2
elementare: inizio del cammino - consegna
del Padre Nostro 3
elementare: prima confessione - consegna del perdono di
Dio 4
elementare: prima comunione - consegna dell’eucarestia 5
elementare: 1
media: consegna del vangelo 2
media: cresima 3
media: “redditio fidei” e la festa del passaggio all’adolescenza La prima
confessione La comunione La confermazione |
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Catechesi ed educazione alla preghiera |
Importanza Lo scopo del catechismo, oltre a dare dei contenuti, deve essere insegnare a pregare, a voler bene al Signore |
Scelte di campo Si
prepari bene e si dia molta importanza all preghiera iniziale Aiutare
i ragazzi a pregare oltre le formule Vivere
bene l’eucarestia e la riconciliazione come momenti privilegiati di
preghiera Affrontare
questo argomento in tutte le classi Fornire
la strumentazione fondamentale per la preghiera |
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[1]
CARMINATI, Un progetto a cui collaborare, Guida al catechismo, LDC, p. 6 [2] PELLEGRINO – BOSCO, Catechismo targato 2000. Come rendere interessante Dio oggi, Mario Astegiano Editore [3] Nota dell’Ufficio Catechistico Nazionale, Il catechismo per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, Collana “Documenti Cei”, LDC (To) 1991, pag. 46
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