PROGETTO CATECHESI

INTRODUZIONE

QUADRO GENERALE

ELEMENTI FONDAMENTALI DEL PROGETTO

 

    Considerazioni introduttive Uno degli impegni delle comunità parrocchiali è la formazione dei suoi membri attraverso  la catechesi dell’infanzia e dell’età evolutiva.
 

E’ però altrettanto evidente come una consistente percentuale dei fanciulli- ragazzi, una volta concluso il cammino della iniziazione cristiana, con il sacramento della Cresima, abbandona il percorso catechistico; qualcuno definisce oggi questo sacramento come quello del commiato o del saluto.

Di fronte a tale situazione numerose comunità parrocchiali hanno ipotizzato alcune soluzioni pastorali e stanno attuando differenti tentativi (amministrazione della cresima nei primi anni dell’adolescenza , amministrazione della cresima prima della comunione). Altri ipotizzano il parziale totale fallimento dell’attuale impostazione catechistica e/o l’inadeguatezza dei catechisti di fronte al compito a loro affidato[1].

Noi, con questo progetto, ci poniamo in una terza dimensione : progettare una nuova catechesi.

Ma se fino a ieri le cose andavano bene, perché cambiare?

I problemi non sono nei contenuti, ma nei metodi. « Dio non cambia, ma il nostro modo di parlare deve, urgentemente cambiare. A che serve avere un Dio straordinario e poi non saperlo reclamizzare perché abbiamo perso la chiave delle parole giuste, delle parole adatte ? Davvero : dobbiamo trovare, ad ogni costo, vie nuove per regalare Dio al catechismo. I ragazzi non sono insensibili alla religione ; piuttosto siamo noi che siamo insensibili ai ragazzi. Così insensibili da non accorgerci che sono cambiati. (…)

Va a finire che nel cervello dei ragazzi si formano delle associazioni mentali sempre più difficili da spezzare : catechismo uguale a noia ; catechismo uguale a predica ; catechismo uguale a sbadiglio. Va a finire che la chiesa fa la figura di un negozio d’antiquariato ; la figura di una nonna brontolona, incaponita a segnare il passo. (…). Non possiamo privare Dio ai nostri ragazzi : Nascondere la conoscenza di Dio ad un ragazzo – ci ricorda Antonio Riboldi – è il più grave reato che ogni educatore possa commettere. Sì, regalare Dio : non un Dio astruso, lagnoso, monotono ; non un Dio dell’altro mondo, ma un Dio amico, affidabile, allegro, vivace, vicino (…). Tentare con molta umiltà, anche a rischio di sbagliare : sono più perdonabili gli sbagli che si fanno per tentare di andare avanti, che gli sbagli che si fanno (immancabilmente) stando fermi. Tentare perché una religione che non rischia diventa un cimitero (Primo Mazzolari) e poi perché il rischio è bello (Platone)  ». [2]

Sommario

    Sottolineature e  precisazioni Alcuni dei principali elementi della formazione cristiana[3] :
 

il compito della educazione cristiana è un impegno che compete alle comunità parrocchiali. E’ la comunità, infatti, che è chiamata a farsi carico e a sentire la responsabilità del compito educativo delle giovani generazioni impegnando in questo le sue energie migliori, dedicandovi un tempo adeguato, scegliendo e attivando i percorsi più adatti in base agli obiettivi che essa si prefigge di raggiungere (…)

serve una presa di responsabilità da parte dei genitori che sono i primi educatori alla fede. Essi dunque sono chiamati a precedere, accompagnare e arricchire ogni forma di catechesi. Spesso però i genitori sono assenti. In questa situazione è evidentemente difficile per le comunità programmare seri interventi formativi, ma è anche controproducente accettare come pacifica questa logica che minimizza sempre più la proposta educativa cristiana. Responsabilizzare i genitori significa coinvolgerli nella riflessione sulle priorità educative e su quanto essi ritengono davvero importante per i loro figli e ciò fin dall’inizio del cammino catechistico

va attivata una formazione cristiana che punti globalità della persona aiutando i destinatari a far divenire proprie le varie dimensioni della fede

è necessaria una pluralità di esperienze collegate fra di loro. E’ da questa organica diversità di proposte che scaturisce una vera formazione. Solo collegando fra loro le occasioni celebrative, le ricche esperienze della vita di gruppo, l’attenta scelta di modelli adeguati, il concreto esercizio dei destinatari a vivere e sperimentare la vita cristiana … si può giungere a una graduale maturazione cristiana. So tratta allora di superare quella catechesi che tende esclusivamente alla comunicazione di contenuti puntando invece a farla divenire luogo di incontro fra la Parola e le esperienze quotidiane ; una catechesi che faccia della dimensione esperienziale, del piccolo gruppo, del protagonismo dei partecipanti, una sua caratteristica costante

Sommario

  

    Analisi della situazione

 

 In diverse parrocchie, alla catechesi viene dedicata a mala pena un’ora alla settimana, spesso vissuta dai catechisti e dai ragazzi con l’ansia dei tempi da rispettare.

 

Qualche parrocchia, ad esempio, nel tentativo, peraltro lodevole, di venire incontro al problema della poca partecipazione alla messa domenicale dei fanciulli e dei ragazzi, ha introdotto la consuetudine di fare la catechesi la domenica mattina. I risultati sono stati deludenti.

In altri luoghi il problema della catechesi è la carenza degli ambienti e di catechisti.

Le metodologie di conduzione dell’incontro, poi, si rivelano spesso inadatte, segnate dalla ripetitività, dalla inadeguatezza dei mezzi, da una proposta fatta spesso ancora a mo’ di lezione, che punta quasi esclusivamente all’apprendimento intellettuale e razionale.

Capita che i catechisti si trovino a dover gestire gruppi di 25 – 30 ragazzi con tutti i problemi che questo comporta.

Troppe volte i catechisti o sono troppo giovani o « giurassici », poco preparati dal punto di vista contenutistico o metodologico

Spesso i genitori appaiono disinteressati al cammino formativo cristiano dei figli e, a volte, si lamentano anche per l’impegno richiesto ai figli nella catechesi, mostrando di ritenere più importanti altre scelte : lo sport, la danza

Sono ancora relativamente poco usati i mass media specialmente quelli prodotti per la catechesi mentre sappiamo che i fanciulli e i ragazzi di oggi utilizzano il linguaggio mediatico ogni giorno e hanno schemi mentali per molti versi distanti dal nostro modo di ragionare.

In definitiva sembra che l’attuale catechesi continui a essere più simile a una ulteriore ora di scuola che all’esperienza di un gruppo di persone che si riuniscono per incontrare la Parola di Dio e per imparare a camminare insieme secondo il progetto cristiano.

Nonostante le oggettive difficoltà illustrate va riconosciuto un grande merito ai catechisti che spesso fanno veri e propri miracoli per finalizzare al meglio il loro servizio impegnando in esso energie, passione, vivacità e competenza.

Sommario

QUADRO GENERALE

     Obiettivo
generale
Far conoscere e soprattutto amare il Dio di Gesù Cristo entrando gradualmente a far parte della sua Chiesa che ci concretizza nella propria parrocchia di appartenenza
 

-          l’adesione personale a Dio e al suo piano di salvezza rivelato in Cristo

-          l’acquisizione di uno stile di vita cristiano

-          l’educazione alla preghiera e la partecipazione ai sacramenti

-         la maturazione di un senso di appartenenza alla Chiesa

-       l’introduzione alla vita di carità e all’impegno sociale

Sommario

 

Contenuti

 

Il primo anno

 

U1. Padre nostro che sei nei cieli: Dio Padre ci conosce e ci vuole bene: ci chiama per nome; ogni creatura è dono della bontà di Dio

U3. Viene Gesù: le figure dell’avvento, Maria è il perno della preparazione alla salvezza: in Lei si fa uomo Gesù; Gesù nasce: i poveri sono coloro che lo accolgono

U4. Ascoltiamo quello che Gesù fa e dice: Gesù si inserisce nell’umanità compiendone i vari percorsi: crescita, gioventù, maturità. Di fronte al suo annuncio bisogna prendere posizione.

U5 Gesù muore e risorge: i racconti della settimana santa: cosa Gesù ha fatto per noi

U2 Dio Padre è sempre con noi in ogni momento della vita. Noi siamo con Lui quando facciamo la sua volontà

Il secondo anno

U7. Siamo figli di Dio :Dio Padre ci ha chiamato fin dall’inizio della vita ; Il Battesimo ci ha introdotto nella comunità dei credenti in Cristo, l’inizio di un cammino che approfondiremo pertutta la vita.

U8. Andiamo alla cena del Signore : Il giorno della domenica è giorno di festa e di celebrazione  dell’Eucaristia ; Il cristiano partecipa alla Messa per fare comunità ; La comunità continua dopo la Messa.

U9. Viviamo da figli di Dio :I dieci comandamenti intesi come risposta all’amore di Dio per noi. Amare Dio, il prossimo vicino (famiglia) e quello più lontano (poveri, sofferenti) sono le  manifestazioni “concrete” della crescita cristiana. Questa crescita prende origine dalla Messa  domenicale e dalla preghiera quotidiana.

U10. Perdonaci, Signore. Il comandamento dell’amore è alla base della vita del cristiano, ma è anche difficile da realizzare Il peccato ed il bisogno di essere perdonati entrano nella vita di ogni persona e fanno parte dell’esperienza quotidiana Nella famiglia cristiana esiste la possibilità di ottenere il perdono da Dio e dagli altri Il sacramento della penitenza (con le sue varie parti) è il modo con cui otteniamo il perdono.

U6. Lo Spirito Santo riunisce la famiglia di Dio, è il dono che Gesù risorto fa alla sua chiesa: da Lui derivano la comprensione del messaggio di Gesù, la possibilità di perdonare i peccati e la  spinta per ogni cristiano ad operare il bene (amarsi). Volersi bene è il “segno dei discepoli di Cristo” e questo amore deve manifestarsi attraverso i “gesti di vita”.

Il terzo anno

U1. Vieni e seguimi : L’amicizia di Gesù è di “tutti i giorni”. Siamo chiamati a rispondere all’invito di Gesù: Siamo “chiamati” all’inizio della vita con il Battesimo a fare comunità... ... e ogni  domenica a “vivere nella comunità” partecipando alla Messa.

U2.Sulle strade del Signore : La fedeltà di Dio continua in tante chiamate lungo la storia: Adamo, venuto”.Maria è la “grande chiamata” a collaborare, più di ogni altro, con Dio.

U4 . Grandi sono le opere del Signore : Gesù compie dei “segni messianici” (di salvezza) che tutti possono vedere: guarisce gli ammalati, resuscita i morti, dona la vista ai ciechi, risana i lebbrosi, ecc...I miracoli non sono fatti per “dare spettacolo” o con altri fini, ma per suscitare la fede. La fede è necessaria in chi chiede a Gesù un miracolo. Gesù fa questi miracoli ai “poveri”, cioè a coloro che hanno bisogno di lui.

U5.  Maestro, che devo fare?  I comandamenti sono dettati dall’amore che Dio ha per noi, “deve” diventare “stile di vita” del cristiano; i dieci comandamenti sono “regole pratiche di vita” (istruzioni per l’uso della vita).

U6. Non c’è amore più grande : i racconti della passione, morte e risurrezione edella Pentecoste.

Il quarto anno

 U8. Credo la Chiesa: la Chiesa è nelle nostre case, in parrocchia, nel mondo; Il Papa è la guida della Chiesa

U9. Rimanete in me e io in voi: il battesimo ci rende uniti a Gesù e alla sua chiesa;  Battesimo e testimonianza

U10. Perdonaci, Signore: Il sacramento della penitenza espressione della bontà di Dio

U11. Padre nostro, venga il tuo regno: la vita eterna, il paradiso come vita nell’amore di Dio

U7. Resta con noi, Signore: i sacramenti, l’Eucarestia

Il quinto anno

U1.Il Dio della promessa: un progetto da scoprire: la Bibbia fa scoprire il progetto di Dio attraverso i suoi personaggi; Abramo; il peccato; Dio non rinuncia mai al suo progetto

U2. Sulla via di Gesù: un progetto da scegliere. Dio in Gesù si è fatto uno di noi. È difficile scegliere, lo è stato anche per Gesù

U3. Con la forza dello Spirito Santo: un progetto da realizzare insieme; Lo Spirito Santo è la realizzazione delle promesse di Gesù; Pentecoste inizio dell’avventura della Chiesa

Il sesto anno

U4. Il volto della Chiesa: un progetto da manifestare: la Chiesa rivela al mondo il volto trinitario di Dio; la comunità degli inizi; la missione

U5. La Chiesa vive nel mondo: un progetto da vivere: la Chiesa è la famiglia, la parrocchia, la diocesi

U6. Confermati dal dono dello Spirito: un progetto da celebrare: lo Spirito Santo; la cresima

Sommario

    Metodologia
1. Un passaggio fondamentale
 

-          Passare dalla “dottrina”, cioè dal “catechismo lezione”, dalla illusione di educare alla fede insegnandola come se fosse storia o matematica a una catechesi esperienza di vita” che proponga in modo affascinante lo straordinario messaggio del Vangelo

-          Catechesi in stile di animazione: al centro la vita del ragazzo

 

2.  La comunicazione

Una constatazione: viviamo in una società di “grande comunicazione”, ma nella quale è spesso difficile comunicare. La società inventa forme sempre nuove di comunicazione.
I Cristiani sono dei comunicatori della fede: fin dalle origini hanno predicato e scritto, poi si sono affidati alle immagini (catacombe, chiese...).
Ora si scopre una grossa difficoltà: i media sono attrezzati e competitivi, la parola è surclassata dalle immagini, la lettura è in crisi, è mancato l’aggiornamento...
Quali mezzi usare che “presentino la parola”, senza svilirla o indebolirla? Non tutto si può rappresentare con immagini, sceneggiare, cantare...
È sempre di fondamentale importanza l’esempio personale: un catechista che vive bene la sua fede.
È il primo confronto che tutti possono leggere.
Poi vengono gli altri mezzi:

-         
la parola (curata, espressiva, che sa cosa dire);

-          l’atteggiamento (ordinato, composto...);

-          l’ambiente (ordinato, pulito, organizzato);

-          il libro di catechismo: scritto, disegni o foto devono integrarsi ed essere espressivi (abituare a leggere le immagini!);

-          le diapositive: hanno il vantaggio di “fissare” l’immagine e fare riflettere. Preparare bene il montaggio che non deve essere troppo lungo e deve dare il messaggio voluto;

-          videocassette o filmati: vanno sempre visionati prima, studiati con l’uso della guida. L’immagine sfugge, scene, frasi, personaggi si ricuperano con il confronto successivo. Mai un video va fatto perché non si sa cosa fare altro!

-          Giornali, riviste: non solo da ritagliare per fare i cartelloni, ma anche per presentare la catechesi sugli avvenimenti, con persone, fatti reali, attuali. Si possono realizzare dei “giornali” di gruppo. I mezzi ormai non mancano più;

-          Quadri didattici, liturgici, fotografie: sono aiuti per presentare personaggi, fatti di vangelo, ecc. Facilmente usabili, inseribili in cartelloni... È necessaria un’attenzione allo stile, ai colori (ma si impara una volta e poi si va);

-          Cartelloni e manifesti: alcuni sono già fatti, altri da fare. Li può realizzare il gruppo o, qualche volta, il catechista. Ci sono criteri diversi di realizzazione (nella cura, nelle immagini, nella immediatezza della realizzazione...). Siano “espressivi”, non sgorbi impresentabili. Oggi con fotocopie, computer, riviste, pennarelli, colla e forbice si possono fare delle cose belle;

-          Lavagna nera o bianca: si può trovare nelle aule. Utile per scrivere, riassumere, cancellare, schizzare, fare disegnini... lavagna di panno, lavagna luminosa...

-          canti, audiocassette, cd, cd-rom: espressioni “significative”. Da un canto si può ricavare l’insegnamento;

-          drammatizzazioni e giochi a tema: modi per esprimere sentimenti ed immaginazione. Non devono essere fini a se stessi, ma condurre a riflessioni ed a coesione nel gruppo;

quiz, gare a domande: stimolano l’attenzione e, se bene, usati favoriscono l’apprendimento; schede, quaderni: aiutano a “fissare” frasi e contenuti e mostrano “concretamente” anche a casa il lavoro che si svolge.

Sommario

Elementi fondamentali del progetto

Il catechista Chi è il catechista
 

È un cristiano che cerca di vivere al meglio la sua fede in Gesù Cristo

Chiamato da Dio attraverso la comunità

Capace di lavorare in equipe: sa di non essere lui il protagonista dell’evangelizzazione per cui accetta di lavorare insieme agli altri catechisti, soprattutto al catechista dei catechisti, Gesù Cristo

Testimone che quello che annuncia lo vive e lo crede nel “suo quotidiano”

Amante della Chiesa

Conosce e ascolta la Parola di Dio e i documenti della Chiesa

In comunione con il Papa ed i Vescovi

Con una vita sacramentale forte ed una preghiera matura

Dotato di alcune caratteristiche per cui possa farsi ascoltare

Linguaggio, capacità espositiva

Competenza sulla materia che tratta

Preparazione remota ed immediata

Capacità di usare le tecniche ed i sussidi

Tantissima fantasia

In continua crescita, per cui accetta di formarsi in tutte le dimensioni (culturale, psicologica e metodologica)

Scelte di campo

  Che cosa gli viene richiesto

Che sia un cristiano praticante, un membro vivo della chiesa, che partecipi costantemente alla vita della comunità

Possibilmente sia della parrocchia di appartenenza

Che viva in consonanza con la legge morale della Chiesa

Che partecipi ai gruppi di formazione dell’oratorio o comunque alle attività formative proposte dalla parrocchia

È necessario che il catechista conosca dettagliatamente il catechismo al quale dovrà fare riferimento, e viva in continuo atteggiamento di formazione permanente

La scelta e l’inserimento nelle classi

La scelta è fatta dal responsabile del settore della catechesi in comune accordo col parroco

È bene che si lavori sempre in coppia, possibilmente affiancare una persona adulta con un adolescente

Per il 5-6 anno i catechisti siano animatori dell’oratorio

Per quanto è possibile e in base alle proprie attitudini, si portino i ragazzi fino al 4 anno

La formazione

Iniziale: ogni anno ci sia un mini corso per i nuovi sui contenuti e sulle metodologie

Permanente: incontri formativi e didattici ad inizio d’anno e poi di revisione programmazione ogni mese

Sommario

     L’incontro di catechesi Importanza dell’incontro
 

-          È uno dei momenti centrali del nostro progetto, è lì che si gioca tutto

-          Accentuare la dimensione esperienziale rispetto a quella  contenutistica

Scelte di campo

 Per poter lavorare attraverso il metodo dell’animazione, l’incontro dura all’incirca 75 m

L’inizio è sempre comunitario (elementari divisi dalle medie): questo momento può essere sfruttato per insegnare i canti, dare qualche avviso, per piccole visite in chiesa … per aspettare i soliti ritardatari

È importante che l’ambiente sia accogliente, illuminato e riscaldato

 Ogni gruppo non deve superare i 12-15 elementi

Gli ambienti siano puliti, ordinati, diano il senso del bello

Sommario

 

      L’eucarestia
domenicale

L’importanza
 

 È il centro della vita cristiana

Scelte di campo

Sensibilizzare sempre di più i genitori ed i ragazzi alla partecipazione alla Messa

I catechisti sono invitati a stare con i ragazzi durante la celebrazione

Curare la disposizione dei bambini e dei ragazzi all’interno della Chiesa

Curare l’accoglienza ed il canto

Per quanto è possibile l’omelia per i bambini sia tenuta a parte in un luogo idoneo

Nei primi mesi dell’anno catechistico si presenti la Messa nelle sue parti

Continuare la tradizione di far animare la Messa a turno dai ragazzi

Novembre – dicembre: gruppi del catechismo

 Gennaio: gruppi del dopo cresima

Febbraio – marzo: gruppi del catechismo

Aprile – maggio: gruppi del dopo cresima

Sommario

La riconciliazione Indicazioni generali
 

Aiutare i fanciulli a vivere una intensa e gioiosa esperienza del perdono in modo che risulti come
un prolungamento del sacramento del Battesimo ricevuto da bambini.
L’incontro con la misericordia del Padre, accostata in questa età nella quale i fanciulli stanno percorrendo i primi passi del cammino morale, può costituire un passaggio importante in vista:

        di una loro crescita nella capacità di riconoscere i propri errori

         della capacità di riconoscersi amati dal Signore nonostante  i peccati

         di prendere coscienza che riconciliarsi offre la possibilità di riprendere con gioia il cammino

        dell’esperienza che ogni atto sacramentale di riconciliazione li ricolloca dentro la comunità e offre loro la possibilità di riconciliarsi anche con gli amici e con le persone che hanno intorno 

Scelte di campo

Non tutti insieme ma classe per classe

 Importanza della preparazione (foglietto)

Con i più grandi (3 fascia) sparpagliati per la chiesa

Al termine ci sia sempre un momento di festa

Sommario

Il coinvolgimento della famiglia Indicazioni generali
 

La famiglia è una risorsa educativa

 Scelte di campo

Creare una collaborazione sempre più stretta con i genitori, coinvolgendoli attraverso incontri, ritiri, la partecipazione a turno al momento del catechismo da tenere tal volta in casa di qualcuno, la partecipazione all’animazione delle messe

 Coinvolgimento dei genitori nella progettualità, riflettendo insieme sugli obiettivi, sul progetto più che sui doveri, sul pensare insieme la catechesi e la formazione

Sommario

     Itinerari diver_ sificati per età

 Indicazioni generali
 

1-3 anno di catechismo

Sono gli anni dei primi contatti ufficiali con la comunità, con grande disponibilità ad accogliere l’annuncio di Gesù.

Dal punto di vista esperienziale bisogna offrire loro un’immagine accattivante della Chiesa e della vita cristiana

Da un punto di vista dei contenuti bisogna offrire un quadro di riferimento minimo del cristianesimo

4 anno di catechismo

è l’anno di passaggio, per vari bambini e genitori che non sono entrati nel criterio della continuità educativa, e che sono sensibili solo al rito del sacramento, può essere il momento dell’eclisse

5-6 anno di catechismo

è il momento più delicato della catechesi perché segna all’incirca il passaggio dalla fanciullezza alla preadolescenza

Scelte di campo

1-3 anno di catechismo

collegamento del catechismo con tutta la cita comunitaria

alcuni genitori riprendono il contatto con la parrocchia: se il sacerdote e i catechisti sono a loro vicini con simpatia, discrezione e intelligenza, questo può essere veramente un momento di crescita

tener conto negli incontri delle caratteristiche della fanciullezza

4 anno di catechismo

5-6 anno di catechismo

Sommario

      Collegamento catechismo – educazione alla vita

 

§         Il catechismo non è solo in funzione dell’ammissione ai Sacramenti, ma è un momento educativo e preparazione alla vita cristiana adulta, in famiglia e nella  comunità

§         Ambiente privilegiato della sintesi catechesi – vita è, oltre la famiglia, l’oratorio. Per questo i catechisti partecipino alla vita oratoriana e cerchino di tenersi in contatto con essa

Sommario

      
      
Il programma annuale


Introduzione
L’attuazione di questo itinerario ha tre livelli

 

·         L’incontro di catechesi:

·         è il luogo dove presentare il progetto generale e poi le singole tappe, sforzandosi di “agganciarlo” al tema del catechismo

·         è il momento in cui preparare almeno una parte dei materiali (le attività dell’oratorio potrebbero integrarsi in qualche modo, anche per non “rubare” tutto il tempo alla catechesi)

·         La celebrazione eucaristica domenicale

·         È il luogo dell’attuazione, almeno a livello liturgico e di segni, di questo progetto

·         L’omelia potrebbe essere la spiegazione del segno, o comunque bisognerebbe che ci fosse qualche aggancio

·         È il luogo dove tutta la comunità (grandi e piccini) viene coinvolta

·         La collaborazione – coinvolgimento dei genitori

Sommario

      Momenti particolari L’iscrizione
 

L’iscrizione dei ragazzi al catechismo può costituire una importante occasione per conoscere i familiari dei nostri ragazzi, per presentare il progetto e ricordargli le loro responsabilità educative. Sarà perciò importante che questo atto venga fatto personalmente al responsabile della catechesi da uno dei due genitori. L’iniziativa di avvicinare le famiglie e di parlare loro con serenità delle scelte pastorali della parrocchia potrà evitare molte di quelle spiacevoli “contrattazioni” fra famiglie e comunità che si verificano in prossimità dell’amministrazione dei sacramenti.

 -            l’inizio dell’anno catechistico
-         il mandato ai catechisti
-         la castagnata
-         l’incontro iniziale con i genitori

-         l’avvento
-         l’Immacolata
-         gennaio: consegna del Padre Nostro (1° anno)
-         lo spettacolo di natale
-         la festa di don Bosco
-         il carnevale
-         febbraio: domanda d’ammissione alla cresima
-         la quaresima
-         via crucis prima delle palme
-         la Pasqua
-         maggio mese mariano
-         la festa della Ausiliatrice
-        
festa finale

Sommario

     Il cammino della catechesi Le tappe
 

2 elementare: inizio del cammino - consegna del Padre Nostro

3 elementare: prima confessione - consegna del perdono di Dio

4 elementare: prima comunione - consegna dell’eucarestia

5 elementare:

1 media: consegna del vangelo

2 media: cresima

3 media: “redditio fidei” e la festa del passaggio all’adolescenza

La prima confessione

La comunione

La confermazione

Sommario

    Catechesi ed educazione alla preghiera

Importanza

Lo scopo del catechismo, oltre a dare dei contenuti, deve essere insegnare a pregare, a voler bene al Signore

 

Scelte di campo

 Si prepari bene e si dia molta importanza all preghiera iniziale

Aiutare i ragazzi a pregare oltre le formule

Vivere bene l’eucarestia e la riconciliazione come momenti privilegiati di preghiera

Affrontare questo argomento in tutte le classi

Fornire la strumentazione fondamentale per la preghiera

Almeno una volta al mese si faccia una visita in chiesa per dire una preghiera
 

Sommario

  [1] CARMINATI, Un progetto a cui collaborare, Guida al catechismo, LDC, p. 6
[2] PELLEGRINO – BOSCO, Catechismo targato 2000. Come rendere interessante Dio oggi, Mario Astegiano Editore
[3] Nota dell’Ufficio Catechistico Nazionale, Il catechismo per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, Collana “Documenti Cei”, LDC (To) 1991, pag. 46