Ecco il resoconto della settimana a Gressoney

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camminata Castello della Marchesa (Gressoney) camminata1

 

La dura cronaca giornalistica

UN PO’ DI POLITICA INTERNA

Per chi credeva che il campo DON BOSCO fosse una rilassante vacanza…beh… ha proprio sbagliato!!!!!!Già dal mattino si capisce chi comanda… La sveglia la dà il “Tenente Alpino” Don Enrico Che con la sua delicatezza piomba nelle stanze dando il buongiorno.Per chi non riga dritto la vita non è semplice…
Le camere vengono ispezionate con estrema precisione ed anche i pasti devono essere svolti nel perfetto ordine: guai a chi ride, chi parla, a chi urla…E non provare ad avanzare qualcosa perché non usciresti vivo dal refettorio.
Chi infatti tenta di avanzare qualcosa, anche un misero pezzo di pane dovrà fare i conti oltre che con Don Enrico… anche con il Coach e questa non è sicuramente una bella avventura!!!
Ed anche i lavori di casa toccano a noi… preparare, spreparare, pulire i bagni (che piace a tutti! ohh)…tutto tocca a noi !Insomma più che Campo DON BOSCO lo si potrebbe chiamare … CASERMA DON BOSCO!!!!!!
Sarà colpa di Don Enrico e dei suoi ricordi da alpino a Pinerolo??
Per non parlare delle notti…
Le notti del campo DON BOSCO non sono mai state troppo tranquille!
La prima notte soprattutto è stata molto movimentata sia per le ragazze che per i ragazzi.
Ma prima della dormita una sana preghiera .
Poi si sale in camera e il Coach con l’aiuto del RENGER MASSIMO riporta l’ordine con i delicati metodi alla “Don Enrico”. Qualcuno la prima notte ha dovuto cambiare il giaciglio e dormire nei bagni o sul pianerottolo.
Però anche le ragazze hanno la loro parte. Il DON implorava il silenzio ma loro, ubbidienti, facevano ancora più casino…
Dopo l’intervento del Coach (BASTA OCHE!!!!) sentendosi chiamate in causa iniziammo a tacere…forse…

NOTIZIE DI GUERRA

Al campo Don Bosco due prodi eserciti si sono scontrati in campo aperto in una sfida stratego. Guidati da due prodi strateghi:…
Le animatrici (oohh) si sono stanziati nell’ampio spazio di Vald .
All’urlo del capo alpino don Enrico ecco gli eserciti gettarsi nella battaglia… i prodi soldati si sono affrontati sfidando 100 avversità …con un unico obbiettivo: ottenere la bandiera avversaria!!!
Il coinvolgimento è stato veramente fortissimo…i ragazzi si sono completamente calati nella parte…e ahimè non solo quello!!!
Tre prodi soldati, infatti, durante un’azione d’attacco…più valorosi del partigiano Jonny…più forti di capitan Mortimer…più coraggiosi del Coach, che nonostante l’abbondante produzione di gas inquinanti dopo i fagioli della giornata, ha accettato di dormire nella camera maschile.
Ma torniamo a noi…come dicevamo i tre soldati, assorti nella battaglia, sono aimè precipitati… in un letamaio!!! E, cosa sconvolgente, solo dopo aver proseguito cogliendo che l’odore intorno a loro non era dei più gradevoli… si sono resi conto della triste sorte.
Per fortuna sono stati soccorsi dalle mitiche mamme…loro si che sono donne valorose!!! Ed hanno fatto tristemente ritorno alla casa. 

CRONACA NERA

Il nostro bellissimo campo “Don Bosco” è stato turbato da un omicidio.
È stato ucciso Mario, abile boscaiolo; il suo corpo è stato ritrovato dietro la casa salesiana con un bernoccolo in testa e il corpo straziato.
Questo caso (cioè scoprire l’assassino) è stato affidato ad alcuni gruppi di abili detective i quali dovevano porre domande agli abitanti del luogo tra cui: il pazzo del bosco (era il coach) che non ha fatto fatica a calarsi nella parte, la pastorella (Federica), l’eremita (il Don) che parlava metà il latino e metà il dialetto piemontese, come quando alla sera, al Valentino, è completamente fuso, il boscaiolo (papà scout), la figlia di Mario (Mara) e le pettegole (due mamme) che, quando si è parlato di questa parte, si sono subito offerte, perché avevano finito le cose su cui spettegolare e volevano trovarne di nuove.
Tutti avevano una credibile scusa per non uccidere Mario però la pastorella si faceva credere troppo una brava ragazza dicendo di stare sempre sola con le sue pecore, due pupazzi in miniatura di nome Nerina e Bianchina, quindi…tutti i sospetti sono caduti su di lei!
Alla fine questo giallo è stato risolto da un gruppo di investigatori (sinceramente solo da una del gruppo: Marina che non si è mai persa una puntata della “Signora in giallo” ed ha imparato tutti i trucchi del mestiere).
L’assassino o meglio l’assassina era proprio la fantomatica pastorella che era sorella di Mario e se ne era andata anni prima, con l’omicidio le aspettava un’eredità.
Poi Mario si fece una maglia usando una delle sue pecore che era fuggita.
La pastorella trovò addormentato sotto ad un albero e ne approfittò per dargli una botta in testa con il suo bastone e fargli passare sopra il gregge                                                                                                                                                                       Così il caso fu risolto. Rimane solo un dubbio: nel bosco è stato ritrovato un cavatappi, scambiato per l’arma del delitto.
Ma gli animatori giurano di non averlo messo. Chissà? Sarà stato il matto del villaggio, cioè il coach, che pio un po’ pazzo lo è veramente, in un momento di follia? 

EVENTO DI CRONACA

Martedì, Don Enrico ci ha portati a fare la prima camminata, la prima tanto attesa, lunga camminata.
La prima parte del percorso era veramente” dolce”: tutto in salita!
Noi avevamo male alle gambe, gente urlava, si implorava il don di fermarsi, ma lui sembrava instancabile…praticamente il figlio di Messner.
Dopo un oretta di cammino, don Enrico, finalmente, ci ha fatto fare una pausa: mi raccomando, solo un quarto d’ora altrimenti si perde il ritmo!
Siamo ripartiti dopo un lungo pezzo di sentiero ci siamo ritrovati di fronte a una casa che sembrava la Vecchia Fattoria, perché c’erano ciuchini, cavalli, mucche, galline, capre, cani, oche, canarini…
Un ragazzo sentendosi a casa si è fermato a “parlare” con un asino, finito, il dialogo, l’asino, notata  la somiglianza, ha iniziato a seguirlo e tutto il gruppo ha dovuto accelerare il passo.
Procedendo, il percorso, si è fatto meno faticoso, tutto inoltrato nel verde.
Durante la seconda pausa, don Enrico ci ha diviso in due gruppi: chi era stanco si poteva fermare, mentre gli altri avrebbero proseguito fino al lago. Chi decise di proseguire, illuso di potercela fare in un paio d’ore, si mise in marcia, ma si trovò davanti alcune montagne da superare.
Tutte le volte Don Enrico e gli animatori cercavano di placare gli animi irritati e frenare le scene di isterismo che dilagavano giurando che quella era l’ultima…ma non era mai così.
Arrivati al lago la gioia era tanta che molti decisero di festeggiare con un bel tuffo nell’acqua gelata.
Vicino a don Enrico hanno camminato tenendo il passo per tutto il percorso le due mascotte del campo: Alice (8 anni) e Giacomo (7 anni). 

 

Indicazione foto Indicazione foto
Ammollo Attori
Camminata 2 Camminata 3
Camminata 4 Che coppia!!!
Dance 1 Federica
Dance 2 Franco
Dance 3 Beviam beviamo
Lago Non è la mucca!
Mr. Gressoney  2001 Miss Gressoney 2001
Pappa Pascolo
Pappa 1 Rancio
Pappa 2 Sguatteri
Pappa 3 Scenetta
Ti vedo! Tutti in gita!
Tutti in gita 1