NELLA CABINA DI “BAMBOLE”

 

- All’arrembaggio! Ammaina il pappafico! Tira la gomena! Getta l’ancora! Ecco l’isola! … Scava scava che c’è un bel tesoro che ci aspetta! -

Già, c’è un bel tesoro che ci aspetta, ma dove? In che cosa consiste?

E’ un grosso scrigno senza pareti che contiene allegria, gioia, risate, ma anche amicizia, collaborazione, sorrisi, voglia di fare ed un “pochino” di fatica e che si trova in ogni angolo della grande imbarcazione pirata in cui si è trasformato quest’anno l’Oratorio del Valentino.

Il capitano Mortimer dirige il traffico, mentre al timone si alternano i vari pirati sempre attenti a non perdere la rotta coadiuvati dalle vedette Don Stefano e Don Piero, mentre la ciurma si diverte.

… Ed il mozzo (D.Enrico) che fa? Corre, corre, corre, suda, suda, suda, ma riesce sempre ad accontentare tutti.

Su questa imbarcazione, quest’anno, ci sono anch’io nei panni di una temporanea collaboratrice che ha dato il via, con Pinuccia, ad un laboratorio di bambole, o meglio di pirati di stoffa.

Anche se all’inizio ho dovuto remare, come un pirata in difficoltà, ho raggiunto la riva con gioia, perché il mio tesoro era lì ad aspettarmi: un gruppo di 10 bambine attente e volenterose, una mamma che mi ha sostenuto (mentre io sostenevo lei), e la consapevolezza di voler continuare a seguire questa rotta.

Le bambine hanno realizzato delle bamboline veramente carine (forse non sono obiettiva, ma è vero) che a bordo di un veliero di carta o di una zattera, guarda caso sempre di carta, navigano in balia delle onde ed inoltre, con la loro infinita fantasia, hanno inventato delle storielle che ho raccolto nel libro di bordo.

Ancora un grazie per il tesoro che mi è stato messo a disposizione e … via, di corsa, a cercarne un altro.                         

Paola