LA
FORESTA DELLA
LAMA
La Lama, cuore
delle Foreste Casentinesi, sorge a 712 m d’altitudine su un fondovalle
pianeggiante circondato da pendici impervie ammantate di foreste.
Il nome
“Lama” significa ”terreno con ristagni d’acqua”: toponimo che indica
l’antica presenza di acquitrini di cui sono ancora visibili alcune tracce.
Suggestivi ed
affascinanti sono i diversi percorsi all’interno della Foresta della Lama che
custodisce un ricco patrimonio forestale, botanico e faunistico.
La Lama, quale
centro amministrativo della foresta romagnola, è stata in passato menzionata
nelle carte dell’Opera del Duomo di Firenze.
Agli inizi del
‘600 è documentata la presenza della “Casa di guardia”, segno
dell’appartenenza al Granducato di Toscana, e di un lago artificiale
utilizzato per l’alimentazione di una sega ad acqua e per l’allevamento di
trote.
Dal 1838
l’intero territorio delle Foreste Casentinesi risentì dei cambiamenti
apportati dal selvicoltore boemo Karl Simon; in particolare alla Lama furono
costruiti un villaggio in legno, una vetreria per la produzione di cristalli di
Boemia e una segheria attivata da un motore idraulico.
Una delle
“Vie dei legni” costruite durante il periodo granducale partiva dalla Lama
per salire al Giogo Secchieta e poi scendere in Casentino.
Ai primi del
‘900 fu costruita una ferrovia a scartamento ridotto della lunghezza di 20
chilometri che dalla foresta della Lama giungeva al Passo dei Mandrioli.