Il calcio a cinque o
calcetto
Il calcio a cinque, o calcetto, è uno sport di squadra molto simile al calcio, anche se ha regole lievemente diverse; si gioca in spazi ridotti, per questo può essere giocato sia all'aperto sia su campi al coperto, in palestre specificamente attrezzate. Questo sport, chiamato inizialmente «calcio in sala», è nato nel Nordeuropa una trentina di anni fa e si è poi diffuso in Italia intorno agli anni settanta. Veniva giocato sui campi da tennis, all'aperto o al chiuso, da due squadre composte di cinque-sei giocatori l'una. Nel 1982 è venuto il suo riconoscimento da parte della Uefa (il massimo organo europeo del calcio). Nel 1984 la Federazione italiana gioco calcio ha dato vita al Comitato nazionale calcio a cinque. Attualmente si disputano regolari campionati di calcetto per la serie A e la serie B, campionati di livello inferiore, tornei regionali e provinciali. Anche ai massimi livelli le squadre sono composte di dilettanti, non prevedendo il regolamento il professionismo.
Il
terreno di gioco
Il
terreno di gioco, che può essere in terra battuta o materiale (erba) sintetico,
ha forma rettangolare: la lunghezza può andare dai 25 ai 42 m, la larghezza dai
25 ai 15 m.
Come
si gioca
Il
pallone è di cuoio o materiale sintetico; ha una circonferenza massima di 64 cm
e minima di 62. All'inizio della gara deve avere un peso non superiore ai 430 g
e non inferiore ai 390.
Lo
scopo del gioco consiste nel far entrare la palla nella porta avversaria (posta,
come nel calcio, al centro della linea di fondo) senza commettere infrazioni. La
porta ha dimensioni proporzionate al campo (3 m di larghezza per 2 di altezza).
Intorno alla porta è disegnata l'area di porta. La gara è disputata da due
squadre formate ciascuna da un massimo
di 5 giocatori, uno dei quali nel ruolo di portiere. I giocatori possono essere
sostituiti nell'apposita zona di cambio da altri giocatori di riserva.
L’impiego dei calciatori sostituiti è consentito fino a un numero di 7. La
durata della gara è stabilità in due periodi di 20' ciascuno, con un
intervallo massimo di 10'. Entrambe le squadre possono richiedere un minuto di time
out per ogni tempo di gara.
I
falli di gioco e le infrazioni sono simili al calcio, ma il regolamento è meno
permissivo per quanto riguarda i contrasti fisici, che vengono sempre puniti.
Le regole principali che differenziano il calcetto dal calcio sono le seguenti:
è vietata l'entrata in scivolata;
tutte le infrazioni sono punite con calci di punizione diretti o indiretti;
le
infrazioni commesse nella propria area di rigore sono punite con calcio di
rigore, che dovrà essere battuto a 6 m dalla porta; gli altri giocatori dovranno stare fuori dall'area a
una distanza di almeno 5 m;
un giocatore espulso può essere sostituito;
dopo ogni fischio dell'arbitro il gioco deve essere ripreso entro 4";
le rimesse laterali e i calci d'angolo sono effettuati con i piedi;
il portiere deve inviare la palla fuori dall'area di porta ma non oltre la metà
campo;
non esiste il fuorigioco.
Per
le ridotte dimensioni il ritmo e la velocità di esecuzione sono nel calcetto
molto elevati. Per questo il gioco, nel quale ha molta più importanza
l'esecuzione tecnica che la prestanza fisica, può essere definito «calcio
concentrato».
Il calcetto richiede buona tecnica, velocità di esecuzione, precisione negli stop, nei passaggi e nei tiri, ottimo controllo di palla in spazi ristretti, destrezza nel dribbling. Inoltre per i ripetuti scatti in difesa e in attacco, dovuti alla velocità del gioco e al ritmo della partita, il calcetto è molto faticoso e richiede un allenamento fisico di buon livello.
Con alcune modifiche alle regole il calcio a cinque può essere praticato in palestra o in spazi più ridotti, in strada o in piccoli campetti.