NOTIZIE STORICHE

Come molti di voi sanno nei volumetti del manga di One Piece ci sono alcune pagine bonus e contengono informazioni storiche sui pirati. 

- Ad esempio, il nome di Zoro deriva da Francis Roronoa, un feroce pirata dei Caraibi! Morgan ed Alvita, invece, sono nomi di altri personaggi realmente esistiti dedicatisi alla pirateria. In particolare, Alvita si rifà a donne pirata che misero su una ciurma di sole donne, come Mary Reed o Anne Bonny, malgrado si pensasse che tenere una donna a bordo portasse sciagura... Mary ed Anne, comunque, inizialmente parteciparono alla pirateria travestite da uomo e anche altre seguirono il loro esempio. La Reed durante un arrembaggio si pensa combatté con ferocia, ed alla fine uccise coloro che non si erano battuti da veri uomini, cioè tutti. In seguito, grande amica di Bonny, mise su una ciurma femminile come fece anche l'altra, ed entrambe scamparono all'esecuzione perchè erano incinte.
- La bandiera dei pirati (l'intramontabile teschio su sfondo nero) si chiama "Jolly Roger" e tra le ipotesi che cercano di spiegare l'origine di questo nome ne cito soltanto una collegabile con Gold Roger, il re dei pirati. Ovvero del termine "Old Roger", che significava Satana. E' bastato aggiungere un G davanti a "old"... Re dei pirati "della realtà" comunque, viene definito il celebre Sir Henry Morgan, e da qui anche il nome del capitano della marina che incontriamo per primo: anche lui in effetti può essere definito un pirata, dico bene?
- E’ chiaro che Eiichiro Oda si è ispirato da varie fonti per creare One Piece, che come serie sui pirati diciamo che non si adatta molto ad usi e costumi dell’epoca, salvo che per rare eccezioni, ma questo dà un tono in più al tutto, che se fosse riferito alle classiche storie di pirati tipo Il Corsaro Nero, sarebbe noioso per un manga (o anime), no?
Per l’appunto vediamo spesso ragazze vestite come modelle o comunque con vestiti di materiali e colori che non si conoscevano neanche, al tempo. Tutto questo naturalmente sta a significare che Oda è un tipo decisamente fantasioso, non tanto genio del fuori-tema, quanto piuttosto portatore di piccole rivoluzioni che diventano particolari di rilievo in un manga.
- Parlando sempre di donne: Alvita (o Alvida) è ispirata ad una delle prime donne che contro ogni tradizione comandò una nave, all’epoca dei Vichinghi. Per la precisione, Alvilda, donna originaria della Svezia meridionale. La differenza risiede nel fatto che l’Alvita che conosciamo in One Piece non ha un equipaggio tutto in rosa come quella esistita veramente, ma si mormora che la Svedese fosse estremamente narcisista e non tollerasse commenti potenzialmente negativi sul suo aspetto fisico. Era inoltre uno spirito libero, che andò per mare cercando di evitare il matrimonio con il principe Alf, suo promesso sposo che lei rifiutò scappando, come nelle migliori fiabe. Nami probabilmente (e dico probabilmente) deriva da Josephine Arley, una pirata figlia di un marchese, che ingannava criminali e altri suoi “colleghi” per accumulare un immenso patrimonio, con il quale sognava di comprarsi tante terre da vivere in concorrenza con il re di Spagna. La differenza era che Josephine fece uno sbaglio, non chiedetemi quale perché non lo so, e malgrado riuscì a comprare tantissime terre compresa la città che le dette i natali, fu ufficialmente gettata nell’oblio e dopo un certo periodo non ci fu libro che scrivesse di lei né bocca che osasse raccontarlo.
- Passando al maschile, rispondo alla domanda di un ragazzo che mi ha scritto. Kreigh non è ispirato ad un pirata, ma alle norme e abitudini che vigevano nella filibusta. Infatti, vogliamo prendere in esempio il cambio di vessillo per avvicinarsi alle navi da attaccare? Era una tattica tipica dei pirati: se temevano di avere la peggio, innalzavano una bandiera amica e si avvicinavano alla nave in questione. Poi all’ultimo momento la sostituivano con la bandiera nera, per terrorizzare i nemici e farli arrendere senza combattere. Naturalmente non tutti erano così fessi da cascare in questa tecnica, ma in ogni inganno c’è sempre un piano B, che consiste nel prendere la questione di petto. Infatti, con attacco a sorpresa, i pirati abbordavano la nave e si assicuravano la vittoria. Il problema poteva essere il pennone di prua, che in alcune navi era particolarmente minaccioso, per questo esse si avvicinavano avvolgendolo nella stoffa in modo da non essere riconosciute.
- Parlando della bandiera con clessidre: o meglio, parlando delle clessidre, perché l’argomento è abbastanza funghetto per trattarlo con i due punti.Sappiamo che Jolie Rouge è la probabile radice etimologica della bandiera nera (o rossa, che poteva indicare il sangue), che si chiama per l’appunto Jolly Roger, o magari derivava da Old Roger, cioè Satana. Spesso comparivano sulle bandiere o sulle tombe del periodo delle clessidre con delle ali, per indicare la fuggevolezza del tempo (provate a pensare ad una clessidra con le ali su una tomba… si capisce bene il senso, vero?). Per i pirati questo era il significato della clessidra: il tempo è fuggevole, è quello della vita delle vittime volava via presto. Utilizzatore della bandiera con teschio e clessidra fu Cristopher Moody, nato nel 1694 e morto nel 1722. 
- E per finire, una cosa che in One Piece non si capisce molto bene, sono le regole che vigevano fra i pirati:

            I. Ognuno ha il diritto di voto nelle faccende ordinarie; ha uguali diritti a provviste fresche e alla razione di liquore.
II. Nessuno deve giocare a carte o a dadi per denaro.
III. I lumi e le candele devono essere spente alle otto di sera.
IV. Tenere il proprio pezzo (moschetto), la pistola e la spada puliti e pronti ad essere usati.
V. Non è consentito salire a bordo ai ragazzi e alle donne.
VI. Chi diserta in battaglia è punito con la morte o con l'abbandono in mare aperto.

Si ringrazia la mitica Charmargy per il testo sopra esposto

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