SAKI HIWATARI RISPONDE... da Proteggi La Mia Terra n°24 by Planet Manga
PM: Finora sono stati pubblicati ventiquattro volumetti dell'edizione italiana di PSME, e nella storia si comincia a intravedere una possibile conclusione. Cosa ne pensa di questo lungo "viaggio"? SH: Non è stato facile arrivare fin qua. E' come se in questi ultimi tempi i protagonisti avessero acquistato una propria personalità e, muovendosi da soli, mi fossero sfuggiti di mano. Nonostante questo sono riuscita a costruire l'episodio della fuga di Rin dall'ospedale e della presa di coscienza di Arisu. Molti lettori mi scrivono dicendomi che sono ansiosi di leggere il seguito della storia, e ciò mi incoraggia tantissimo. PM: Adesso qual è il personaggio più amato dai fans? Rin, forse? SH: Sì, direi che si tratta proprio di lui. Recentemente, però, pare che anche Mikuro abbia guadagnato una certa popolarità. Ne sono contenta, perché piace anche a me (e vorrei vedere!! ndLeia ...scusate, era fuori luogo...^^;) PM: Quasi tutti i protagonisti sono ragazzi di liceo. Lei che tipo di ragazza era a quei tempi? Per caso assomigliava ad Arisu? SH: Non del tutto. A dire il vero non sono particolarmente appassionata di piante, né sono capace di curarle. Prima di questo fumetto ne ho realizzati altri con protagoniste vivaci, allegre e forti, proprio il contrario di Arisu. Questa volta, invece, è stata proprio la voglia di creare un personaggio dal carattere come quello di Arisu che mi ha spinto a disegnare questa storia. PM: Quindi è Arisu il personaggio che sente più vicino? SH: No, non direi. Ognuno, tramite il proprio carattere, ha un compito da svolgere all'interno del racconto. Li giudico tutti indispensabili per mantenere l'equilibrio della storia. PM: Ci parli dei prossimi numeri di Proteggi. SH: Quella che deve essere ancora pubblicata è, a mio giudizio, la parte più bella, quella in cui Arisu ricorda la propria vita passata e in cui Rin si scontra con Tamura. PM: Mentre lavora che musica ascolta? SH: Musica pop molto orecchiabile, come quella dei Misajoo No Uchi, dei Tama e di Toshihiro Nakakishi. Ma ascolto anche musica classica.
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