FUTURE By Enjyu Shion, che effetto leggere le tue parole… ho desiderato risponderti in questa vita, ora che tu sei riuscito a darmi quei fogli segreti Mi ammiravi, non lo avrei mai pensato, io credevo che tutti mi considerassero una stupida, un’illusa Soprattutto tu Amavo Gyokuran, lo amo ancora e forse più di prima In questa vita sono felice, finalmente felice insieme a lui Ha capito i suoi sbagli, ha compreso quanto soffrivo ed ora siamo felici Riesco a parlarti ancora della luna solo per questo Se per caso Gyokuran sospirasse ancora il viso di Mokuren probabilmente non sarei qui a parlarti, probabilmente non troverei le parole Mi chiedi come ho fatto a vivere in quel modo, me lo chiedo anche io, forse era forza d’animo, o forse era solo speranza il deserto della luna me lo ricordo bene, i giorni chiusa dentro una stanza a lavorare e le notti a consolare Gyokuran con le sole armi che avevo a disposizione… la mia tenacia e la mia dolcezza le regalavo tutte ai suoi occhi di cielo ed al campo di grano maturo dei suoi capelli, ed ero felice così, anche se per poche ore parlargli abbracciarlo, baciargli le mani mi rendeva felice come una bambina in quei momenti ero davvero una bambina sai cosa ricordo perfettamente, una notte particolare, una notte bellissima lui venne a bussare alla mia porta, sorrideva, non sembrava triste ed io mi chiedevo cosa fosse successo, ma lo seguii senza parlare. In silenzio camminammo fianco a fianco nei corridoi bui, tra i fantasmi della notte lunare con le nostre ombre che si riflettevano al fioco bagliore di una piccola lampada, arrivati alla sua stanza mi fece entrare e sedere sul letto con gesti galanti poi salì su uno sgabello e si mise vicino alla grande finestra (te la ricordi la sua camera con quella finestra enorme?) si schiarì la voce e cominciò "e-ehm, signorina, in onore suo e del suo ventiseiesimo compleanno mi permetta di farle un regalo" scostò la pesante tenda e lasciò vedere lo spazio nero e la nostra stella madre e i bagliori di mille stelle che rilucevano come gemme preziose ricamate sul mantello dello spazio, poi mi disse che il cielo di quella notte era particolarmente bello e voleva che anche io lo vedessi, anche se il mio compleanno era passato da mesi… è uno stupido aneddoto della nostra vita sulla luna, ora è inutile per noi la luna non esiste più, è solo un disco argentato alto nel cielo se le nostre anime vivono e si inebriano di questo nuovo paradiso noi dobbiamo vivere con loro non odio la luna, ma non vorrei tornarci il deserto di quell’immensa solitudine non lo dimenticherò mai, lassù ci eravamo solo noi e gli spiriti delle persone che amavamo… le anime delle persone scoppiate insieme al nostro pianeta quanto piangemmo quel giorno ricordo che Hiiragi era corso nella sala dei lavori con il viso stravolto, le lacrime che gli rigavano il viso "Sia, Sia è scomparso! " tutti fuori dalla sala, abbandonando i lavori più importanti correndo a capire quello che stava succedendo, Hiiragi spinto contro il vetro, Shyusuran inginocchiata a terra che singhiozzava… sua sorella… in lontananza si vedevano ancora i bagliori dell’esplosione, una nube bianca e giallastra che si stava disperdendo nel nulla di uno spazio troppo grande in quel momento, persa e disperata mi lasciai andare anche io alle lacrime per la prima volta vidi piangere anche Shyuhkaido tu no, non avevi nessuno laggiù ma come facesti a non disperarti… là ci eravamo cresciuti dopotutto anche io vivevo in un collegio, i miei genitori ed il mio fratellino morti da oramai tanti anni le mie compagne spaventate dai miei poteri mentali… Shyusuran… ringrazio Sarjarim che Shyusuran era con me, anche se in seguito l’ho vista morire piano, vittima di una lenta agonia io ringrazio che in quel momento terribile lei era al mio fianco, accasciata a terra urlando il nome della sorella minore e singhiozzando fino a perdere il respiro Non avrei sopportato essere al suo posto gridando il suo nome fra le lacrime Proprio non lo avrei sopportato. Noi due siamo tanto diversi Shion, opposti ma molto simili… è un controsenso ma credo di essere l’unica a poter capire almeno in parte quello che hai provato Vedere i genitori morti, guardare i loro cadaveri per un po’, inginocchiata davanti alle macerie della mia casa ed essere allevata in un convento, cresciuta con una ferrea disciplina ma in fondo sola Le persone spaventate dai miei poteri ed io che non capivo il perché, lanciavo messaggi telepatici alla gente, gli leggevo alcuni pensieri, allora non comprendevo i miei poteri e la paura della gente Ho vissuto senza i genitori come te Con la differenza che ero un po’ meno sola Come te ho visto distruggersi lentamente il mio amore, spento da una malattia senza cura, l’ ho visto morire con un saluto invisibile sulle labbra, un "ti amo sul serio" impronunciato Se ci fosse stato un po’ più tempo saremmo stati felici, oramai ci amavamo Ma tu almeno l' hai amata, tu sei riuscito a vivere almeno per un po’ felice insieme a lei Io no, ma non me ne rammarico… Ora sto con lui ed ora ci amiamo, questo mi basta Ricordati sempre che non sei stato l’unico a soffrire, su Sia e sulla luna tutti anno provato dolore, dolore diverso ma pur sempre dolore Vivi ora che puoi, non pensare al passato.
|