IL DINOSAURO E LA LUNA By Enjyu
Tanti e
tanti anni fa, quando gli uomini si erano svegliati da pochissimo tempo e quando
sulla terra i dinosauri dominavano tutto il territorio, tanti e tanti anni fa
quando il Cielo era ancora buio e solo la Luna illuminava la terra come una
lampadina gli animali di quel tempo occupavano le loro lunghe giornate a
cacciare, a procurasi il cibo e a lottare con gli altri animali per
sopravvivere, ma uno di loro non si curava affatto di tutto questo, un giovane
Dinosauro follemente innamorato, innamorato di un amore puro e celestiale che
con la sua grazia lo aveva avvolto. Quel suo grande amore era la Luna, il
piccolo satellite che di notte mostrava il suo splendore e la sua argentea
bellezza, il Dinosauro rimaneva fermo tutta la notte in sua contemplazione,
parlandole, vegliando la sua amata e attendendo le sue parole e le sue risposte
che non giungevano mai, passava la notte a cercare la sua immagine nel cielo e
si disperava se il cielo era nuvoloso e gli impediva di vedere la sua Luna, con
tutto il cuore le regalava quel che poteva del suo amore ma lei sembrava non
curarsi del suo sentimento e continuava ad inseguire tutti giorni il Sole.
Il
Dinosauro stava fermo, immobile nella sua posizione durante tutto il giorno,
senza mangiare né bere, con il collo lanciato verso l’alto ad aspettare che
dopo tutta quella luce di nuovo la notte calasse e gli riportasse la sua
immagine. Pian piano il Dinosauro stava perdendo le sue forze, pian piano
continuando a guardare quella sua amata Luna lui stava morendo del suo
impossibile amore.
Passarono
i giorni, poi le settimane e il grande animale continuava a stare fermo
immobile, guardando il cielo e cercando di catturare uno dei suoi raggi.
Poi un
giorno la Luna, mossa da compassione vedendo tutto il suo folle amore per lei
decise di parlargli e gli disse queste parole
<<
come puoi tu amarmi? Rimani laggiù, sulla terra, non puoi fare altro che
vedermi che parlarmi ma per il resto perché mi ami? dimentica, dimentica e vivi
>> il Dinosauro rimase un po’ in silenzio guardandola dritta negli occhi
poi lentamente, con quanta forza gli rimaneva in corpo mosse le labbra
<<
proprio tu non capisci… tu che pur non potendolo vedere ami il Sole di un
amore tanto forte e intenso da farti venire qui tutte le notti per saziarti
all’alba con una fuggevole carezza… e proprio come quella carezza io mi
accontento di bagnarmi nel tuo candore e di specchiarmi nei tuoi raggi >>
la Luna rimase per un attimo in silenzio poi cominciò a piangere, a
singhiozzare calde lacrime pentendosi di non aver mai capito quanto grande fosse
la dolcezza di quel povero dinosauro che ora stava morendo per lei, pianse e creò
le stelle, al ché il Dinosauro sorrise di un simile spettacolo, tanto grandioso
ai suoi occhi, sorrise e il suo sorriso lo regalò alla sua amata
<<
io vorrei… >> disse << vorrei che tutti gli esseri umani come me,
tutti quelli che possono amarti quanto ti amo io riuscissero a vederti da così
vicino, e riuscissero a vedere le tue dolci lacrime che si son fatte luminose
per me… solo questo vorrei >>
<<
se è questo che tu mi chiedi io esaudirò il tuo desiderio… tutti coloro che
amano me e il mio cielo mi vedranno come ora mi vedi tu, potranno salire sul tuo
dorso e poi fin su su, sulla testa del Dinosauro e da lì vedranno tutto con i
tuoi occhi ed il tuo docile cuore, le mie lacrime saranno chiamate Stelle e
porteranno dentro la luminosità dei tuoi occhi e del tuo amore, tutti potranno
vedere quello che tu amavi tanto >> il Dinosauro le rivolse un ultimo
sguardo ed un ultimo sorriso e spirò silenziosamente del suo grande amore
impossibile… e da allora tutti coloro che volevano vedere la Luna, il Cielo e
le Stelle si arrampicavano sul dorso, e poi su su fino sulla testa del
Dinosauro, tutti ricordarono sempre il suo amore e la sua dolcezza e tutti
fissarono nella memoria il posto in cui docile e fermo riposava, eretto nella
sua posizione col collo lanciato al cielo, tutti continuarono a fissare la Luna
con i suoi occhi sulla sua testa finché anno dopo anno il suo corpo non
scomparve, allora venne costruita una Torre, una Torre alta quanto la testa del
Dinosauro e forse anche di più, tanto alta che le persone da lassù riuscivano
a vedere anche il docile sorriso che il Dinosauro aveva regalato alla Luna e che
lei teneva sempre vicino, nascosto in una stella che lei chiamava Sorriso.
Quella bellissima Torre fu più volte abbattuta e tutte le volte qualcuno,
qualcuno che come il Dinosauro amava la Luna decideva di ricostruirla, sempre più
bella e sempre più forte, tutte le volte che crollava fino ad oggi, fino alla
Torre di Tokyo.
|