Questa
storia comincia nel 1570, 50 anni dopo lo sbarco di Magellano.
Una colonia spagnola si insediò nelle Filippine e di
conseguenza si apri’ una nuova via commerciale che collegava
Europa, Asia e l'Americhe. Diversamente dagli spagnoli, gli
inglesi non avevano una marina militare potente in quei
luoghi.
Passarono
anni e nella prima metà del 18 secolo, gli Inglesi costruirono un porto
sull'isola di Balambangan, cosi' da poter competere con gli
spagnoli.
Dopo
approssimativamente dieci anni, la Compagnia delle Indie
decise di investire la massa dei loro beni commerciati
nell'acquisto di enormi quantità di porcellane, spezie, seta
e altri beni.
La
nave che gli inglesi avevano noleggiato era “Il Capitano
Reale”.
Il
vascello misurava 43.6 metri da arco a timone, 11 metri
attraverso il raggio e i suoi tre alberi si inalzavano 46 metri sopra il ponte superiore. Pesava 780
tonnellate e fu caricato con tè e più di 100,000 pezzi di
pregiata porcellana cinese.
Quando
il “Capitano Reale” fece il suo ultimo viaggio c'erano 106
passeggeri a bordo-99 membri dell’equipaggio, sei passeggeri
e il Capitano Edward Berrow.
Dopo
un anno in mare un banco di pietre non presente sulle carte
geografiche segnò il destino della nave. Il primo Ufficiale,
James Quick scrive quello che succedè la notte del 17
dicembre 1773, sul giornale di bordo della nave che non solo
contiene una descrizione particolareggiata della posizione ed
i cambi della direzione di navi così come rapporti
meteorologici, ma anche dei numerosi tentativi di liberare la
nave:
Approssimativamente
alle 2:30 di mattina, un tonfo fu sentito a bordo della nave
quando il “Capitano Reale” colpì un banco di pietre non
segnalato sulle carte.
Fu
fatto un accertamento della situazione da membri
dell’equipaggio che circondò la nave con le piccole
scialuppe. Il loro rapporto confermò l’incagliamento del
“Capitano Reale” arco e lato di dritta erano vicini
all’acqua profonda. Capitano ed equipaggio tirarono
ripetutamente l' ancora fuori dalla nave per poi lasciarla
cadere, nel tentativo di liberarsi, ma senza il successo.
Molte
ore più tardi, la situazione sembrò migliorare ,finalmente,
il Capitano Berrow ed i suoi uomini riuscirono a liberare la
nave dalle pietre. Ma “Il Capitano Reale” si incagliò di
nuovo.
Di
pomeriggio riuscirono a liberare una seconda volta la nave dal
banco, ma di nuovo colpirono le pietre. Arrivò la notte
mentre “Il Capitano Reale” stava imbarcando acqua. Il
Capitano Berrow diede l'ordine di abbandonare la nave. Tre
marinai apparentemente ubriachi rifiutarono di lasciare la
nave, fu ordinato di salire sulle scialuppe di salvataggio
mentre la nave affondò nelle acque del mare della Cina
Meridionale.
La
perdita economica fu enorme e lo sviluppo economico del posto
fu compromesso .
Il
piccolo porto in seguito fu depredato e distrutto dai pirati.
Il
Capitano Reale rimase là, perduto, per più di due secoli,
finché archeologo marino francese Franck Goddio localizzò il relitto. |