CENNI BIOGRAFICI
Figlio del minatore Giuseppe Calastri, Olinto nasce a Massa Marittima il 2/11/1881. Di famiglia non agiata, si distingue nella sua giovinezza per la sua
attitudine all'arte. Viene incoraggiato ed aiutato dal canonico massetano
Turbini.
A Massa Marittima frequenta la scuola di disegno del professor Lettoro, nel
seminario. In seguito però si dedicherà alla sola opera scultorea.
A 20 anni beneficia, per la sua predisposizione alla scultura, di una borsa di
studio della Pia eredità Moncini, evento riportato nel documento come
eccezionale, visto il tipo di studi. Prosegue gli studi a Firenze, dove abiterà
gran parte della sua vita.
Uno dei suoi primi lavori fu il busto di S.Francesco, che modellò e donò al
canonico Turbini. In una delle sue ultime visite a Massa, negli anni 60, si
riproporrà di riparare le lesioni che tale statua ha subito nel tempo. Di tale
statua, conservata per tempo nel seminario, non si sa oggi più nulla.
Olinto inizia la sua attività scultorea a Massa Marittima e la continua a
Firenze, dove conosce Alma, la sua futura moglie, da cui avrà la figlia
Giovanna.
Combatte la prima guerra mondiale, dove viene anche nominato capitano.
Dalle lettere alla moglie di quel periodo si può capire che la situazione
economica durante gli anni della guerra fosse assai ristretta. All'inizio degli
anni venti risale il monumento ai caduti di Massa Marittima, ancor oggi
conservato davanti al cimitero di Massa Marittima. Sempre a Massa Marittima, nel
duomo, è conservato il busto di bronzo da lui scolpito per Monsignor Morteo e
la statua del "Vecchio Maremmano", donata al comune.
A Firenze negli anni 20 esegue la decorazione della biblioteca.
A Firenze vive nella pensione Annalena gestita dalla famiglia della moglie. E'
una bella pensione, frequentata per lo più da turisti stranieri. Sono
documentate richieste di sculture da parte di americani. La figlia sposerà in
seguito un americano e lui stesso lavora per anni in America, a New York,
Filadelfia e Baltimora, dove lavora per alcune chiese cattoliche.
Restano ancor oggi alcune sue opere ancor oggi nel cimitero di Massa Marittima.
Molto bello e toccante il monumento funebre da lui scolpito in memoria della
nipote Maria, scomparsa in giovane età negli anni 30.
Negli anni 30 lavora anche a Roma, dove esegue lavori di scultura nel parco del
Gianicolo.
In seguito modella un monumento per una delle piazze della capitale Sofia.
Negli ultimi anni della sua vita ritornerà spesso nella natia Massa Marittima.
Muore a Firenze il 4 Aprile del 1963.