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Budapest

La città di Budapest, con circa 2 milioni di abitanti, divisa in 22 kerület (quartieri), ha un centro cittadino separato dal corso del fiume Danubio. Buda e Pest hanno conservato caratteristiche differenti. La città ha conservato l'eterna definizione di "piccola Parigi sul Danubio".

 

 

 

Il Ponte delle Catene, Szechenyi Lanchid dal nome del conte Istvan Szechenyi, fautore dell'unificazione della città, fu il primo ponte stabile ad unire Buda e Pest sostituendo quello di barche fatto costruire dall'imperatrice Maria Teresa nel 1767. La sua costruzione durò 10 anni e fu inaugurato nel 1849. Progettato da Adam Clark, fu distrutto dalla guerra e ricostruito come l'originale. 

 

 

 

 

L'edificio del Parlamento, in stile neogotico, è uno dei simboli della città con i suoi 268 metri di lunghezza e la cupola che raggiunge i 96 metri. All'esterno è ornato dalle statue dei sovrani e degli uomini politici ungheresi.

 

 

 

 

Fiume secondo in Europa solo al Volga, il Danubio, 2850 chilometri interamente navigabili, attraversa Budapest. Il fiume nasce nella selva Nera e sfocia nel Mar Nero: il tratto interno ai confini ungheresi misura 428 chilometri.

 

 

 

 

Il Var è la fortezza monumentale di Budapest. Il palazzo, danneggiato dalla guerra, fu ricostruito dopo il 1945. In quell'occasione furono riscoperte le parti medioevali che risalgono al XIII secolo. Il Var era stato ampliato ai tempi di Mattia Corvino in stile rinascimentale. Distrutto durante la dominazione turca, fu ricostruito sotto Maria Teresa d'Austria e, nel periodo tra il 1896 ed il 1903, fu ampliato su progetto degli architetti Miklos Ybl e Alajos Hauszmann.

 

 

 

 

Piazza degli Eroi: i lavori di costruzione iniziarono nel 1896 e terminarono nel 1929. Al centro sorge il grandioso monumento rappresentante il re Arpad con i sette capi delle tribù ungheresi eretto in occasione del Millenario della conquista della patria. Nel colonnato che delimita la piazza (foto sopra) sono raffigurati i re ungheresi ed anche gli statisti Rakoczi e Kossuth. 

Nella piazza sorge il Museo delle Belle arti (foto sotto). L'edificio, progettato da Albert Schickedanz e Fulop Herzog, fu terminato nel 1900. Il timpano sulla facciata è una copia di un altorilievo del Tempio di Zeus ad Olimpia.

 

 

 

 

 

SZOBORPARK - A kommunista diktatura gigantikus emlekmuvei

Museo del parco delle statue - I monumenti della dittatura comunista

La collezione unica in tutto il mondo del periodo della politica culturale comunista. Il museo all'aperto più interessante dell'Europa Orientale.

 

 

 

 

 

 

Budapest è anche la città della via Pal. Nella foto a sinistra, una targa celebrativa ricorda il romanzo di Ferenc Molnar.

 

 

 

 

Aquincum fu per 400 anni il centro più importante della provincia romana della Pannonia. Il nome deriva forse da Aquae Quinque (Cinque Acque) ma alcuni sostengono che si tratti di una parola di origine celtica e significhi "luogo con molta acqua". Tra gli edifici degli scavi, oltre alle case di abitazione ed ai mercati, sono da notare le terme ad il mitreo, testimonianza del culto di origine iranica del dio Sole, portato dai Romani.