S c u o l a - C l u b - D i v i n g
I RACCONTI
di Gianni Romanello
MALTA
(SAPEVO CHE ERA NEL MEDITERRANEO PERÒ ..)
Nel 1981 mi trovavo a bordo del Proteo (e qui, molti si grattano gli attributi) impiegato come palombaro-sommozzatore alto fondalista ed iperbaricoe, tra una navigazione e varie esercitazioni periodiche di salvataggio di sommergibili sinistrati, sbarcavo il lunario sognando il mar Rosso o le Maldive. Inutile affermare che sono mete ambite per i sub sportivi, e non, , ma non per i lavoranti della mia specie. Per noi, di solito la meta ambita era ad Ovest Tino e ritorno; ovvero, una tavola di fango dove sprofondavi come una zavorra umana e di conseguenza, vista la visibilità di tipo Padano, le mani erano i nostri occhi, a meno di qualche corrente benevola che ti metteva in bandiera attaccato al cavo guida. A quel punto snocciolavi tutto il repertorio marinaresco conosciuto, o inventandoti di sana pianta qualche nuovo termine da aggiungere al proprio repertorio. Masticando il boccaglio, speravi in una provvidenziale chiamata da lassù (ben inteso, dalla superficie!) e quando finalmente ti chiamavano a galla, aveva inizio un altro tipo di godimento. E si, perché qualche ZUZZURELLONE ha suo tempo, scrisse su qualche pezzo di carta che dalle unità navali si può fare immersione in libera fino a forza tre! Io avrei stabilito che in aggiunta alla dotazione standard dei sub, fosse fornita una confezione di TRAVEL-GUM o xamamina. Posso garantire che le fermate effettuate tassativamente attaccati al bilancino, si trasformano in vere e proprie MONTAGNE RUSSE! Su e giù per minuti che non passano mai. Le tabelle del tempo, per unimmersione a 61 mt. con permanenza sul fondo di 20 min., prevedevano una decompressione totale di 37 minuti! Arrivato in superficie, convinto di aver finito di fare su e giù come un ascensore, cosa accade? Accade che anche le navi ballano!
Dopo tutto questo discorso, viene spontaneo chiedersi cosa significa il titolo di questo mio scritto, significa che ho lavorato con i maltesi per due anni, ed è stata unesperienza simpatica e produttiva. Nella remota ipotesi che possa interessare a chicchessia, basta chiedere.
Un palombaro ciclista DOC.