Dalla finestra
della mia
casa.
Campi di granturco
e sullo sfondo la
chiesa dei lager.
Bambini che si
picchiano, rotolandosi
nella polvere.
Bambine che con ferocia
femminile, mordono crani
teneri di teneri bambini.
Il vento
ondeggia
il granturco.
E,
popolazioni fanno giungere
il loro lamento, la loro rabbia,
il loro rancore.
Le piante crescono
sempre pių in
fretta.
Ora vedo solo
il cranio della chiesa
dei lager.
Quella del tenero bambino
č ormai pasto di
dolci fanciulle.
Enormi zanzare
si posano sui corpi
senza cranio.
E le fanciulle
ballano e cantano
inni paesani.
Si danza, si canta,
mentre il grano
si alza.
Contadini civilizzati,
raschiano la terra e,
vermi moderni ne
accarezzano le braccia.