La nebbia
di una mattina,
la voce calda
di un telefono,
i negozi chiusi
per la festa.
Un vecchio pazzo,
sporco di miseria,
per compagno.
Un collegio in festa,
ragazzini contenti
di salutare i genitori;
infelici e gelosi
del mancato
affetto.
Tutto questo
m'apparve,
quando bussai
alla porta
dei ricchi
amanti.
Io, povero fra
tanti ricchi, ricchi
d'amore, abbraccio
il vecchio pazzo
e copro me stesso
della sua miseria.