Ricevere sempre
una domanda
d’ignota risposta.
Il dramma del gioco
scolastico e dell’interrogarsi
della vita.
Quando saprò
rispondere, non
servirà più.
Quando l’ignoto
sarà un ricordo, nessuno
mi chiederà più niente.
Allora chiederò io,
a loro, a tutti, chiederò,
domanderò, spaventerò.
Mi spaventerò dei loro
spaventi, ammazzerò i
loro momenti e ascolterò,
con gioia, i loro lamenti.
Ma non avrò
nessuna risposta,
perché, per loro,
tutto sarà ancora
ignoto.
Per loro, tutto
sarà ancora
illusione.