Da sempre, l'Italia è conosciuta per
aver mescolato il classico con l'innovativo. Nel regno musicale, la prolifica Milano dei
Lacuna Coil ha tradotto al
meglio la dicotomia di questa consapevolezza italiana. Con tre album Full-Lenght e due EPs realizzati
nel lasso
di tempo di 4 anni, ogni uscita ha favorito l'enunciazione della sottile, solenne bellezza creata dai Lacuna Coil.
Il monicker significa "spirale vuota", la
definizione tradisce la ricca versatilità della loro musica.
'Comalies', che uscirà il 23 settembre 2002, esprime in modo maturo le sonorità
armoniose, malinconiche ed ossessionanti tipiche del gothic metal.
Lasciandosi alle spalle tutti i paragoni con "Draconian Times"
dei Paradise Lost e "Mandylion" dei The Gathering, i Lacuna Coil danno straordinaria eloquenza al loro conflitto
fra melodia e metal. Originariamente formata nel 1996, la band inizia a lavorare
con il produttore Waldemar Sorychta (Sentenced, Samael, Tiamat) nel 1998. Il loro
talento in fase di composizione divenne immediatamente
evidente, Terrorizer Magazine definì l'album d'esordio
"Lacuna Coil" come "superbo, e la sua forza presto indebolisce qualunque
resistenza che si può aver avuto dopo ripetuti ascolti". Il 1999 è stato
l'anno più denso di eventi per la Band, con un impressionante
tour in supporto all'album: "In a Reverie", prodotto
anche da Sorychta. I LC condividono palcoscenici con Skyclad, My Insanity, Grip Inc., e Samael. Hanno debuttato allo stimato Dynamo
Open Air Festival in Olanda, al Metal Mania Festival in
Polonia e al prestigioso festival italiano Gods of Metal. E'
seguita un'esibizione all'Altheimer Open Air Festival, sono
stati in tour con i leggendari Lacrimosa dove hanno ricevuto l'elogio dei musicisti, critici e nuovi
fan. Con l'improvviso aumento di richieste i LC realizzano l'EP Halflife nel 2000 (registrato ai Damage Inc. Studio a
Ventimiglia, Italia) omaggiando i loro fan europei.
I LC accolgono di nuovo Waldemar Sorychta, tornato al ruolo
di produttore ai Woodhouse Studios per assisterli alle registrazioni di "Unleashed
Memories" (2001). Questo album (realizzato in Nord America con il precedente
Halflife EP ) ha suscitato un'acclamazione molto meritata.
Lodato dalla
stampa alternativa per i loro "potenti accordi che quasi esplodono
fiamme, magnifiche armonie e melodie da brivido che ti rimbalzano in testa per
giorni", guadagnano una citazione speciale nella sezione
Hard Music del Billboard Magazine per il loro
"irresistibile mix di melodie seducenti e riffs
aggressivi". La band iniziò il primo tour del Nord
America con i compagni di etichetta Moonspell nell'inverno del
2001. Metal Maniacs documentò il loro live show come
essere "un sovraccarico sensoriale del più alto ordine.
In una parola: inebriante". È davvero difficile non essere preso nel mondo sognante
che i LC creano, che riesce ad inondare con una miriade di
suoni pesanti ed ipnotici. La sensazione della loro ultima
invenzione melodica, 'Comalies', vi condurrà presto a credere
che un incredibile evento stia per accadere. Ciascuna canzone offre il suo contributo, incoraggiando l'introspezione e documentando la tristezza che questo
particolare viaggio scopre. Sorreggendo la tradizione di far interagire i toni
melodiosi di Cristina Scabbia e il canto aggressivo del
cantante maschile Andrea Ferro, 'Comalies' è un'altra esplorazione dell'oscuro ed enigmatico mondo dell'alchimia
musicale. Ancora una volta prodotto da Waldemar Sorychta ai Woodhouse
Studios, inebriatevi con il ribollente rammarico in "Swamped",
considerate "Entwined" come l'accompagnamento ad una caduta da una rupe emotiva in slow
motion, alzarsi in volo in profondità ignote di coscienza con "The Ghost
Woman and the Hunter" e ricordate una lingua dimenticata con "Comalies". Rispondete al canto della sirena e il suo invito nella
morsa pericolosa dell'introspezione... |