:: M E H M O L E ::
Le poesie nascono da un fiore appena sbocciato, senza fretta e senza rumore. Sono i sussurri della mente che ti invitano a vivere, o a morire. Io sono Mehmole, un folletto nato dal sorriso di un bambino, cresciuto in un fiore, che sussurra nel caldo pomeriggio nelle orecchie dei bambini che riposano al sole.

e-mail : mehmole@inwind.it

10 Febbraio 2000

  LA FERITA APERTA

si possono odiare le persone?

Dio rispose di no.

Ma lei continuava a sentire

La ferita che sgorgava sangue dal suo mare.

Continuava a sentire

La paura e l'angoscia ormai familiari.

Era sempre stata felice,

ma era felice che un giorno avrebbe potuto andarsene.

Avrebbe preso e sarebbe andata in montagna

Con solo se stessa.



Ma ormai stava morendo

Non sentiva pił la compassione

Non sentiva pił la pena

Era diventata ormai di ghiaccio.



Le lacrime che piangeva

Non erano pił salate

Erano acqua...acqua fredda.

Non sentiva pił niente

Solo il sangue che colava e

La rendeva pallida e stanca.



Allora Dio le disse:

sei sicura di quello che senti?

Lei lo guardņ e disse:

ormai sono cosa tua,

non appartengo ad altro,

potrei morire domani che non mi importa.

E.F.

M E H M O L E
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