. : b l o o d y l a d y : .
Son come un pittore da un dio beffardo dannato a dipingere, ahimè, sulle tenebre, dove, cuoco spinto da un appetito funebre, il mio cuor faccio cuocere e d'esso mi nutro...
Sono questi versi di Charles Baudelaire che riescono ad esprimere esattamente come mi sento... e tramite le mie poesie ho approfondito ed analizzato ogni oscuro angolo del mio animo lacerato...

e-mail : pikkio83@tiscalinet.it

BUGIE


Nessun può salvarmi se non tu,
uno spirito di luce pura e niente più..
strani desideri di luce,
un viso candido e una voce...

Non cadrò negli inganni d'amore
Non mi affogherai nei flutti del cuore:
miele e fiori sulle superfici
ma dentro stracci, cocci e cicatrici.

Leggo nei tuoi occhi,sento il tuo tocco
Trema questo spirito sciocco
Un unico intenso brivido
Attraversa questo corpo livido.

Parlami ancora dell'amore tanto cantato,
misteriosa creatura che pochi hanno incontrato:
forse mi vedrai arrossire
felice che tu abbia trovato qualcuno a cui mentire.


DANZA MACABRA #2


Danziamo,invochiamo la cupa sorella luna,
tra queste tombe di terra bruna
e pietra nera,fredda e dura
dall'apparenza serena e pura.

La gente ci indica e ci compatisce
Oppure ride e ci schernisce:
"povere anime avariate
dal buoi stregate e dalla notte incatenate".

Ma che ci importa,seguitiamo a ballare..
Notte,avvolgi i nostri cuori eternamente!
Non vi sono più sogni in questa mente
Or che dal buio mi lascio cullare...

Il giorno è lontano
Zuppa di sangue è questa mano...
Sorgi pure sole
Ma il mio cuor vederti non vuole.


IL PATTO

In una notte cupa come tante
Mi apparve la morte,danzante.
E in questo atto macabro ma trionfante
Mi trascinò violentemente.

E ballammo, ballammo fino al mattino,
e la durezza del mio sogno
terminò in un candido cuscino..
ma non è questo il mio bisogno...

Ogni notte mi appare quest'angelo nero
Ed ogni notte sempre più mistero...
Prosegue il nostro patto oscuro
La nostra sinfonia senza fine ma senza futuro.

E tutto ciò mi appare
come l'estremo atto d'amore
Di due sfortunati innamorati
Dalle leggi del fato separati.


IL RICORDO

Ove sedeva un robusto abete
Vi è un arbusto tristo e in quiete;
ove un fiume lentamente striscia
vi saranno fango e pietra liscia.

Ma l'abete offrì ombra per riposare
ora legna per scaldare;
il fiume ora porta vita e felicità
ma quando sparirà
nel suo letto giacerà la fertilità.

Come pare strana la vita..
...la morte è dunque vita infinita?
Perché a volte gesti stupendi compiamo,
altre crudeli gesti al mondo lasciamo,
sorrisi portano le nostre mortali mani
oppur sofferenze e dolori vani.

Ma come l'acqua e l'abete,
quando giungerà l'eterna quiete,
muteremo il corpo e la forma
ma non sparirà la nostra orma.

Perché è destino invecchiare
E nelle tenebre scivolare...
...ma come una vetrata il nostro ricordo scintillerà
se dall'interno la nostra luce brillerà.


LA SANGUISUGA

Vi è qualcuno o forse qualcosa
che, mentre il dolore
Lontano, lontano riposa,
sul mio ferito cuore
il suo affamato sguardo posa.

Si aggrappa al mio corpo stanco
Come fa con la madre un infante
Quando sfoga il suo pianto
Gridando disperatamente.

Poi lentamente si allontana
Da questo cuore affranto
E mi abbandona,insana,
in attesa del prossimo pianto


LA SPERANZA

E' notte fonda,il sonno si nutre dei miei affanni
Su di un appiglio ho abbandonato gli stanchi panni
Di una vita fredda e sempre in corsa
dall'indifferenza stretta come una letale morsa.

E nel riposo sono ferme le mie mani
Che tentano gesti meno vani,
che vorrebbero asciugare lacrime,calmare pianti,
consolare anime,ricucire sogni infranti;

Sono socchiuse le mie palpebre:
cercano riposo nelle tenebre 
da un mondo di luci apparenti
pensieri cupi e cuori spenti;

Giacciono le mie gambe nel letto
dopo aver cercato sincerità e rispetto
ma trovato solo strade con buie scorciatoie
e piccoli sentieri con anguste strettoie;

Ma non smette di batter questo cuore,
benché sconvolto da eterno dolore,
e non smette di credere nella bontà umana
perché la speranza rimane, e mai è vana.


MATTINO

Ecco... il pallido mattino 
Giunge versando lacrime...
Alla sua luce nulla sfugge
Ogni sogno egli distrugge.

E ripercorrono le anime
Il loro lento cammino

Scivolano le illusioni
Dalle fredde mani,
e la realtà si rivela
come la nebbia: leggera, leggera...


MEZZANOTTE

Chissà che farai mia cupa natura
quando le bambole giaceranno nella spazzatura,
quando gingilli e infantili vezzi
riempiranno il cuore con i loro pezzi.

Chissà se piangerete, miei stanchi occhi
quando vedrete speranze bruciare,
quando il freddo inverno vi verrà a baciare
e vi socchiuderà con gelidi tocchi...

chissà se riderai ,rubiconda bocca,
quando la fredda terra sarà il tuo unico tetto
ed un nero sudario silenzioso letto.

Ora qui,in questa oscurità,
stringo una bambola e un po' di felicità ,
ma un singulto il fiato mi blocca,
l'orologio rintocca:
mezzanotte per tutti scocca.


MONDI

In un mondo che conosco bene
purtroppo vi son solo pene;
puoi essere qualcuno di importante
oppure nessuno e niente
e se gridi disperatamente
ti teme e ti abbandona la gente.

E quando stretta dal dolore piango
Le mie lacrima non vengono asciugate
Ma precipitano nel fango
Rimanendo inascoltate.

E c'è chi soffre, chi non capisce
Chi si ferisce e nel dolore sparisce,
chi continua a sognare salvezza
e chi si nutre di eterna tristezza.

E c'è chi, leggendo questi versi,
compatisce quegli animi persi..
e non capisce che quel mondo disumano
in realtà non è affatto lontano. 


SENZA TITOLO

Vedrai, trottando ridente e arruffato
Al familiare arboscello,
un assente e scalcinato uomo
nascosto dal suo cappello;

non fermarti,non importa chi sia,
corri ,dissennato,
corri per la tua via.

Ma il cielo si è fatto scuro,
e l'uomo sempre più chiaro:
nascosto dietro ad un muro
in bocca il sapore è amaro..

...sparito è l'arboscello,
ricordo di gioventù.
Dell'uomo è rimasto il cappello 
ed ora lo indossi tu.


SERA

Se il destino vuole
Mi sdraierò in un prato baciato dal sole
O forse il mio animo lacerato
Vagherà in un deserto assolato.

Forse non vivrò, semplicemente,
o forse dormirò nel niente..
forse vivrò nell'oblìo
e forse scorderò il dolore mio.

Ma non temo quell'oscura valle

BLOODYLADY
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