. : b l o o d y l a d y : .
Non amo spiegare ciò che scrivo, preferisco che ognuno interpreti come meglio crede... 
La scrittura per me è davvero importante ed è insieme alla musica la mia valvola di sfogo... scrivo poesie, racconti, pensieri... ma sempre in rima... trovo che sia un modo per dare una migliore e più precisa forma a sentimenti così ribelli... scrivo costantemente, anche se preferibilmente quando sono triste... le mie tematiche preferite sono lo scorrere del tempo, la falsità di chi mi circonda, e purtroppo l'amore... purtroppo perché è una fonte infinita di dolore... ma non posso farne a meno...

e-mail : pikkio83@tiscalinet.it

SEGRETI


I suoi più cupi segreti la luna mi ha rivelato
ed il suo impuro aiuto ma ha donato
per scoprir chi è quel dolce angelo alato
che la terra di nascosto al cielo ha rubato.

Ma or che so chi è, assassinerei la luna
perché egli non mi ha lasciato speranza alcuna,
abbandonata, sola, nella notte bruna
nascosta dall'orgoglio come dietro a una duna.

Perché nel mio cuore ha lasciato crepe
e non sospiri che rendano le ore più liete.
Ma come può 'sì bell'angelo un cuor ferire?
Ti prego sparisci luna che con te voglio svanire.


COME.UNA.GOCCIA


Lentamente
come una goccia scivola
su di un liscio vetro
ugualmente rincorro una nuvola
lontana dal silenzio tetro.

Con amarezza
senza pensare al domani,
mi volto
e la tristezza 
prende ciò che dalle mani mi ha tolto.

Sorride
mi porge ciò che non c'è
ed il suo pallido viso 
mi uccide:
donandomi insulsi perché 
dal mondo mi ha diviso.


L'INSETTO

E' una fuga la mia
assai giocosa, sciocco insetto
una fuga da un giardino infetto
per smarrire la retta via.

Non c'è fretta, non c'è fretta,
ma, sai, la barca è troppo stretta
e Caronte il tuo animo infettato 
di certo non ha tollerato.

Scendi, scendi, affonda, affonda,
così lontana è la tua sponda... 

... ed ora dormi.

Senza fiato, senza onore
con i pesci, in fondo al mare.


LA.VIA

Non v'è certo nascondiglio
per l'animo debole e affranto
che fugge come un coniglio per nascondere il suo pianto.

Ma or che la porta è chiusa 
dove cercherai la tua tomba?
e' lì che la tua viltà illusa
lo sguardo vuoto affonda.

Fragile, insolente creatura
col capo chinato nella paura,
anche per te la via rimane
tremenda, insormontabile altura.


TRISTEZZA

Perché dolce tristezza,
senza cuore, mi hai abbandonato?
Spesso ho pianto, ma con fierezza
ed il pianto la mia voce ha strozzato.

Ma un oscuro mantello 
rendeva il buio ancor più bello
LO sentivo sulla mia pelle 
quasi generasse mille stelle.

E il sole che luce portava
mi colpiva in faccia
ma la luna tra le sue braccia
con amore mai cullava.


SPECCHIO

Ti prego malvagio specchio 
rompiti in mille pezzi
o mostrami un volto più vecchio 
libero da stupidi vezzi.

Fa che le tue schegge taglienti
colpiscano la cruda realtà, silenti
scalfiscano anche gli animi più innocenti
esposti ad insani venti.

Smetti di riflettere la luce accecante
ed il suo abito candido,
così puro da essere ingombrante.

Ma stai lontano da questo giaciglio
perché non puoi riflettere l'oscurità;
porterebbe troppo scompiglio
al tuo nutrimento di vanità.


VISIONE

Un cielo rosso fuoco
confonde e stordisce
mentre la luce coi miei sogni sparisce.

Tutto è sfocato:
lacrime salate
i miei occhi hanno bruciato.

Ma è un inganno?
E' un imbroglio quest' affanno?
E' una pugnalata mortale
che le nuvole fa sanguinare?

Così la pioggia guarisce
e mentre il cielo si fa brutto
essa mi bagna e mi punisce
ma il mio cuore rimane asciutto.


ADE

E' tutto strano quaggiù.
Il volto degli astri argentati
dal buio non vedo più,
come ricordi dimenticati.

Eppur dormir m'è dolce in questo prato,
Il deforme Cerbero è mansueto
forse anche lui ha scordato 
il suo compito ingrato, non lieto.

Vorrei sollevare il capo
ma la leggerezza è troppo pesante
così ritorno sorridente
sdraiata nel mio cupo prato 


IL.CANTO

Fanciullo che ti sfoghi nel pianto
con una madre premurosa accanto
non senti la porta che stride?
Lo spettro è nascosto e ride!

E' nero e gracchiante come un corvo
ti osserva col suo sguardo torvo
po' farti scomparire veloce
ma stavolta la sua voce
tace.

Perciò sii forte, non temere per la sorte,
sono ancora chiuse quelle porte,
dove non v'è futuro ne passato
e raccogli tutto quello che sei stato.

Prosegui la tua vita
e non pensar mai che sia finita;
continua pure il tuo pianto 
ma ascolta sempre della mamma il canto.


SGUARDO

Quanto tempo sprecato
cercando uno sguardo meno vuoto
piangendo su un sorriso negato
guardando una sbiadita foto.

Quanti istanti non vissuti
cercando motivi sconosciuti,
aggiungendo lacrime alla rugiada
pregando perché la notte non se ne vada.

Ma il tempo e gli istanti
ora non valgono nulla
e siamo come infanti
lontani dalla loro culla.


INFRANTO

Un saluto e nulla più
e questa malattia ti assale
tutto il mondo cade giù
ed assapori delle lacrime il sale.

Il suo viso nel tuo sguardo germoglia
ma del sorriso la sua smorfia ti spoglia;
ti ha colpito con un lucente pugnale
e con l'amore ti ha fatto così male!

Ed egli guarda la lama insanguinata
che del cuore ti ha privata
lasciandoti solo il dolore
e una voce rotta dal singhiozzare.


SISTRI

Assordanti, striduli e sinistri
tintinnano i sistri;
nello specchio
una figura spettrale,
un volto pallido, vecchio,
da lutto, da funerale.

Nemmeno il vetro la regge:
aguzze e taglienti schegge
si conficcano nel petto.
Così, per sempre, male faranno
e con te si addormenteranno
in un gelido letto.


SOSPIRI

E' notte inoltrata,
la bella Ecate dalla finestra è entrata:
il suo dolce tocco misterico
sfiora quel viso angelico.

Ecate la luce non può donare
ma egli risplende nel suo argenteo colore,
si addormenta, si rigira
sorride, in silenzio sospira.

Ma ora argenteo viso
ridammi il mio sorriso 
martoriato, imprigionato
nel tuo cuore congelato.


NOTTE.D'INVERNO

Corpi dal capo mozzato
dallo strano e deforme aspetto
macabra cornice di un animo perfetto,
in silenzio mi avete parlato.

Vi ascolto da questa pallida lapide
nel buio di una notte d'inverno
serenamente spaventosa come l'inferno;
eppure di colpo sparite... 

Forse andate dove il buio non c'è
ma qui mi lasciate con i miei perché. 


SERA.D'ESTATE

L'ho visto:
seduto ad un tavolino
l'ultimo sorso di vino,
si volta, sorride;
forse dal cielo nessuno lo vide.

Ma il volto è rubicondo,
in fondo egli ha conosciuto il mondo
ed un dolce nettare assapora
mentre stridi sinistri annunciano la sera.


FALSA.FESTA

Tutti sorridono:
ma la freccia 
conficcata nel mio cuore
ha aperto una breccia,
voragine di dolore;
e loro non vedono... 

Tutti mi guardano:
il sangue 
sgorga a fiotti,
il cielo piange
ma non lava via i miei sogni rotti;
e loro non vedono... 

Tutti danzano:
mi invitano, cantano;
ma preferirei
un colpo in testa
piuttosto che gioire
in una falsa festa.


SENZA.POTERE

Lo vorrei qui quell' essere inetto
per trafiggerlo con una lama:
in fondo la sua vita è vana.

E più son felice e gioconda
più la lama affonda, profonda
nel suo corpo, così duro così fragile
così potente da essere invisibile.


INGENUO.E.STOLTO

Immense distese di fiori
sul nostro cammino fatato:
nel suo cuor ci teneva Amore 
e sul suo braccio ci portava Fato.

Piovevano petali sul nostro cuore,
lontane parevano le nubi del dolore.
Mi chiesi:"è un sogno"?
poi ti guardai: ciò di cui avevo bisogno.

Come una sirena col tuo canto mi hai stordito;
affascinata, ciecamente ti ho seguito
ed ora, crudele, con te il mio viaggio è finito 
su di uno scoglio, dal mare schiaffeggiato e colpito.

Ed ora giaccio, stanca e abbandonata
su questa terra dal sole bruciata
ma asciutti sono il volto
ed il mio spirito ingenuo e stolto.


RIFLESSIONI.AL.CREPUSCOLO

Morta o viva?
La realtà mi sfuggiva
Guardavo senza essere notata
Urlavo senza essere sentita

E morta sono ora
Muoio e muoio ancora
La morte nera
Corteggia la mia anima sincera

In realtà tutti morti siamo
Solo che ancora non lo sappiamo
e la morte che ci sorride
è vita travestita che ci uccide


DANZA.MACABRA

Stasera non v'è luce alcuna
Solo la pallida luna
Guarda i cupi danzanti
Nell' oscurità trionfanti.

Piccoli passi senza rumore
Tonfi attutiti da un sordo dolore
Nessuna vana speranza
può fermare la costanza
di questa macabra danza

morte e vita
si sfidano alla partita 
che non cura una ferita
sanguinante e infinita... 


FOGLIA

Chiusa, debolmente
La luce non mi mostra niente
Sola... 
Una foglia morta vola... 

Sopra la mia testa
Sopra la mia stanza
La sua festa
La sua danza

Balla, morente
La sua danza del niente.


LACCIO

Siamo stretti in un unico laccio... 
Eterno abbraccio..
Ma ogni volta che fuggi
Tiri il filo e mi distruggi. 

BLOODYLADY
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