. : IURI DARDINI : .
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ANTEPRIMA CALENDARIO 2003
 "CLOSER: uno sguardo ravvicinato sulla scena gothic/fetish italiana"


Dai Joy Division ai Rammstein, dagli Einsturzende Neubauten ai Das Ich, dai dancefloors alternativi dark anni '80 all'EBM... il percorso estetico della scena gothic/fetish italiana riassunto in un calendario per l'anno 2003. Alternatività, creatività, autoironia e superamento di un'immagine ormai standardizzata... Rinnovamento e attualità di un movimento che rompe angusti ed ormai asfittici steccati per aprirsi all'eccitante realtà di un mondo in fermento.
Queste sono alcune foto scattate durante le sedute per il progetto:
 


FILOSOFIA

LO
ZEN E L'ARTE DI FOTOGRAFARE: Difficile stabilire cosa vuol dire fotografare... non ne ho gli strumenti ne' e' questo il luogo. Mi interessa invece capire e far capire cosa significa PER ME. Credo che il fotografare sia un'attivita', una pratica molto "zen"... cogliere l'attimo... qui e ora... cos'altro? Andare oltre l'apparente dualità tra me e quello che fotografo per ca(r)pire l'essenza di entrambi, richiede una mente vuota e pronta, una mente di principiante. Per vedere davvero occorre non avere niente che veli la vista: pregiudizi, obiettivi, aspettative... per vedere occorre non pensare. Attimo per attimo ognuno scaturisce dal nulla: fotografare per me e' interferire il meno possibile con questa nascita. Tutto quello che c'è da fare è esserci, "essere dentro" con tutto me stesso... e ricordare di premere il pulsante di scatto.
LA "VIA" DELLO SCATTO: Fotografare puo' significare diverse cose: documentare, abbellire, prostituirsi... per me vuol dire essenzialmente CAPIRE, me stesso e chi mi sta di fronte. Essere nello stesso momento cacciatore e preda... comprendere che per un attimo riusciamo ad essere una cosa sola è una sorta di illuminazione. Ore di lavoro, dialogo, movimento per cogliere uno sguardo, un gesto... curando il sentiero... in fondo alla strada trovo me stesso.
APPARE LA BELLEZZA... Il conflitto tra cio' che appare e cio' che è... ma quando fotografo cio' che è E' cio' che appare. Complessita' dell'apparenza... "Solo la gente superficiale non giudica dall'apparenza", diceva Oscar Wilde...
"OBIETTIVITA'"... nel senso di vedere le cose come le vede l'obiettivo, che lo fa in maniera diversa dal nostro occhio, che vede una realta' tridimensionale, in movimento. Per rendere queste caratteristiche del reale è necessario ricorrere alla metafora, a simboli grafici... all'illusione.
SPECCHI: La foto è un riflesso... chi è fotografato vi si puo' vedere come per la prima volta, da una visuale diversa: l'occhio del fotografo. Similmente a quanto accade quando involontariamente, senza preavviso, ci troviamo di fronte alla nostra immagine riflessa nello specchio di un grande magazzino, non ci riconosciamo immediatamente, e in quell'istante di "sospensione" ci vediamo come ci vedono gli altri (ancora un'illusione...).
ATTITUDINE: Il soggetto fotografato, la sua immagine, restituisce al fotografo se stesso. Un atto che afferma le sue idee, la sua volonta' di creare, la sua visione del mondo. Fotografare per me è ribellione a un modo di vedere scontato, statico... è esprimere la mia attitudine verso le cose del mondo. Oggi che siamo sommersi da informazioni, da immagini che non ci parlano perche' non hanno niente da dire, solo da vendere e vendersi, l'importanza del non limitarsi a guardare, ma VEDERE, è piu' che mai fondamentale...nutriamoci di belle immagini!
GENIALI DILETTANTI: Dilettante e' chi si "diletta" nel fare una cosa, che prova piacere nel farla: come si puo' altrimenti farla bene?
SCELTA: La fotografia è un mezzo espressivo molto democratico, c'è sempre una scelta quando si inquadra per lo scatto... ma allo stesso tempo è dittatoriale e assolutista, poiche' tra tutti i punti di vista impone la tirannia di un solo sguardo: il mio.
RISPETTO: Cosa NON fare: non invadere, non imporre, non manipolare. Vedere è capire, è amare... devo "solo" dispormi all'ascolto, al dialogo. La persona che fotografo reagisce alla mia gentilezza, donando se stessa: cio' che si ama pretende rispetto, e lo ottiene.
COSI' VICINO... COSI' LONTANO: L'unica cosa che conta davvero è colmare la distanza. Vicinanza, intimita'... mi avvicino al soggetto con la macchina, lo punto, gli giro intorno, come in un rituale di corteggiamento...lo sguardo lo contempla, lo carezza, lo percorre... si lascia sedurre, infine. 

Sito internet ufficiale:
http://www.eklettika.it/dardini/dardini.htm