Cosa Nostra è l'organizzazione
mafiosa più importante d'Europa e tra le più importanti del mondo. Ha una struttura
gerarchica, paramilitare, con precise regole di comportamento. Sul territorio esercita
funzioni di sovranità ed impone una fiscalità illegale generalizzata, il
cosiddetto" pizzo". Le sue principali sedi sono in Sicilia (Palermo, Trapani,
Marsala, Agrigento, Catania), ma ha ramificazioni, oltre che in molte regioni italiane,
negli Stati Uniti, in Canada, in Germania, in Svizzera, in Francia, in Gran Bretagna ed in
Russia. Conta circa 5000 affiliati ed almeno 20.000 fiancheggiatori. Il vertice è
costituito dalla "Cupola", una sorta di commissione che raccoglie i
capimandamento . Gli attuali capi di Cosa Nostra appartengono al gruppo dei
Corleonesi , i viddani, così definiti dai mafiosi di Palermo per i loro modi rozzi e
violenti: Totò Riina, Bernando Provenzano, Leoluca Bagarella. Questa organizzazione è
responsabile di omicidi che hanno scosso tutto il mondo civile, come le stragi di Capaci e
D'Amelio, nelle quali, tra gli altri, hanno perso la vita i magistrati Giovanni Falcone e
Paolo Borsellino. Ha scritto Luciano Violante, ex presidente della commissione
parlamentare antimafia : "La mafia si comporta come un potere politico
totalitario : ha ucciso politici, magistrati, poliziotti. Ma ha ucciso anche
giornalisti : ed è questo il segno più evidente del totalitarismo. Solo lo
stalinismo e il nazismo hanno ucciso chi combatteva con lo strumento del pensiero e delle
parole".
Le origini
Cosa Nostra nasce nella Sicilia occidentale ai primi dell'Ottocento. Le sue origini sono
strettamente legate a quelle del latifondo che domina la struttura produttiva della
Sicilia fino ai primi del Novecento. Da una parte ci sono i contadini miserabili ;
dall'altra la nobiltà terriera, erede assenteista di uno degli ultimi sistemi feudali
d'Europa. Fra gli uni e gli altri, c'è un ceto spregiudicato e violento di massari,
campieri, gabellotti, fattori che svolge funzioni di controllo, gestione ed
intermediazione della proprietà e della produzione, tenendo a bada la latente violenza di
quella smisurata platea di nullatenenti che popola le campagne siciliane. Cosa Nostra
nasce nel momento in cui i gabellotti, spesso circondati da scherani dal passato di gesta
violente, smettono di lavorare a nolo e, attraverso la privatizzazione della violenza,
danno vita a sette, confraternite, gruppi, cosche. Il primo documento in cui si allude a
una cosca mafiosa è del 1837 : il procuratore generale, presso la gran corte
criminale di Trapani Pietro Calà Ulloa, scrive ai suoi superiori a Napoli, per segnalare
strane fratellanze impegnate in attività criminali, come il riscatto di bestiame rubato,
che corrompono anche impiegati pubblici. È comunque la
rappresentazione del dramma popolare "I mafiusi di la Vicaria", scritto nel 1863
da Giuseppe Rizzotto e Gaetano Mosca, poi tradotto in italiano, napoletano e meneghino, a
fare del termine mafia un'espressione corrente, usata per indicare un gruppo di individui
spavaldi e violenti, legati da rapporti misteriosi e temibili, dediti ad azioni per lo
più criminose.