ORE VENTIDUE E ZEROUNO DI UN GIORNO DEL CAZZO

 

Che strana serata
Sto chiedendo a diciassette pollici di grigio
Di predire il mio futuro

Che strana serata
Anche il mio stile si dissolve
Non m’interessano più metafore

Che strana serata
Un ricordo d’aiuto richiesto
Un ricordo d’aiuto negato
Un dolore profondo
Cercato più che causato

Che strana serata
In quella strana serata
Rincorrevo un sorriso di donna
Rincorrevo uno sprazzo di vita

Vita
La rete è un’illusione di vita
E’ un gioco feroce per guadagnare una realtà
Ancora una volta deludente
Forse
Come la rete
Forse

Io voglio carne
Io voglio sangue
Io voglio calori
Io voglio odori
Io voglio gemiti e rumori
Fatevi avanti
Sono in palio
Forse
Mi si dovrà spartire
Con poche o tante
Forse
Forse sarò solo per te
Forse

Che strana serata
Sto facendo conti
Sto tirando somme
Attendo risposte
Che non arriveranno
Forse

Per chi mi vuole
Il mio numero di telefono è…

Che strana serata
Adieu
Forse

LETTRE D'AMOUR

mi piace scrivere solo per te
sono più libero
la penna virtuale si muove veloce
non ha necessità di percorrere ripensamenti
giocarsi l'orgoglio ai dadi dell'inconosciuto può essere piacevole
è un rischio come un altro
solo che l'errore è irrimediabile
se mi vuoi fare a pezzi non hai possibilità di errore
è solo una questione di generosità
ma si può vivere senza affidarsi?
si può pensare che sarai mia nemica già da ora?
ti esponi anche tu, in fondo
timidamente, senza affrontare direttamente l'argomento, mi hai chiesto dove ero sabato, se continuo a vedere donne, giocando sulle tue assenze
sono queste piccole umanità a rendere meno arcigna la nostra storia
a rendermi certo
mi sono accorto di amarti quando ti ho avuto di fronte e mi si è mozzato il respiro
è stato un pugno al plesso solare
dolce
ma l'effetto è stato proprio quello
e non ho potuto che sorridere insipido
l'effetto che mi fai è ancora quello
solo che adesso non ho dubbi
non devo assoggettarmi all'azzardo del tentativo, al tarlo dell'insapienza
e il mio sorriso, quando c'è, non è insipiente
ma orgoglioso
non è più un sentire solitario
è accompagnato da altrettanto stupore
non so se questa è una lettera d'amore
per una persona della mia età può sembrare grottesco parlare di sentimenti vitali quali l'amore l'odio la gelosia la passione
ma grottesco non è
il sarcasmo è fuori dal nostro gioco e voglio credere che non ci apparterrà mai
e l'ironia, quando c'è, appartiene al nostro gioco d'amanti
non so se sei davvero affascinata dalle mie parole in quanto tali
in quanto stile
in quanto forma
o sei avvinta dai lacci che le accompagnano
i lacci del vero sentire
del vero amare
comunque sia
ho voglia di baciarti le labbra, sapore d'uvaspina
e di succhiarti il capezzolo del lato del diavolo
del lato del peccato
del lato del cuore
buona notte mon amour
anche se non mi leggerai lo so che questo pensiero è con te
che tu possa dormire serena perchè di colpe non ce ne sono
ci sono solo desideri di vita
io ho diritto ad averne
mi spettano
per compenso
e a te spettano da ricompensa
per aver scelto me
il resto non esiste se non nel nostro rispetto o indifferenza