(dalle 7,03 alle 7,07 di un
sabato del cazzo, a sinistra di un losco pensiero) Volevo farti sentire la mia mancanza e invece ho scritto per te è un modo di scrivere mio (non so) nuovo (chissà) è dedicato a te è tutto tuo (forse) è molto complesso, però si fonda su spostamenti di significati, però (non è ermetico, però) tu sei complessa reggi anche tu su spostamenti di significati, senza però (non insistere non manifesterò miei arzigogoli) ho il cuore a montevideo oppure sotto uno stuoino di napoli due continenti due sentimenti neruda era comunista io di più mi sta partendo la vena creativa che è la venacava del cuore ma no è l'arteria femorale almeno ad essa prossima ma è convenzione di scrittura ma è convenzione d'amore e ora sciopero voglio che tu senta la mia mancanza, però voglio non soffrire la tua assenza, però neruda era comunista, però
Che tenerezza spunta nel profumo di uvaspina.
I TITOLI ESISTONO NELLA NOTTE DI NATALE Non scrivo più
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se assediati dal caldo asfissiante ci si arrende a un desiderio) I TITOLI NON ESISTONO (è tardi ancora una volta tardi non so per cosa, ma è tardi ho letto il suo messaggio la gente rifiuta offerte di risotti non c’è più religione o forse gli affamati escono solo di notte per raccattare le loro soddisfazioni nei cassonetti della spazzatura pink cadillac jerry lee e bruce si fanno spingere dai sax e io muovo il culo sul sedile come se stessi facendo un rally un coglione in bici viene contromano sul corso penso che è pazzo poi rifletto seriamente sulla follia e deduco che a me è negata poteva essere la mia ancora di salvezza ho mangiato da schifo stasera ma faccio finta che mi sia piaciuto non mi è piaciuto l’ho trovato pretenzioso perciò volgare dio quanta volgarità in giro mi piacerebbe baciarla mi piace quando mi guarda e sorride ma appartiene a un tempo negato al tempo della vita strano non sapere ancora chi sono appartengo alla schiera degli aspiranti cadaveri e non so chi sono o forse lo so troppo bene e fingo di non saperlo finale di partita dall’esito scontato mascherato nelle elucubrazioni oggi ho ripreso a scrivere qualche banalità sull’onda di una chiacchierata dedicata ad amelie ma non sono io quando scrivo così mi è negata la disperazione da questa maledetta razionalità che è poi il lato ignobile del mio cinismo la mia infallibile logica farebbe a cazzotti con le cazzate di cui ho ammantato la vita l’uomo è buono e io il più buono di tutti e chi mai potrebbe più crederci sì mi piace quando mi guarda ho voglia di baciarla mi dà l’impressione che sanno di nespole le sue labbra mi piacciono le nespole mi sono sempre piaciute come i gelsi i gelsi bianchi e neri il fine di tante arrampicate mentre aspettavamo che il grande capo finisse di fottersi la baronessa lui si spicciava non era un grande amatore ma questo l’ho capito dopo per intanto pagavo le sue debolezze di lombi non riuscivo a mangiare tutti i gelsi che avrei voluto ore 1,11 daniela mi chiede se ci sono sì ci sono ma non rispondo non ho voglia di subire le sue scenate di gelosia mi vuole a firenze almeno tre giorni non ho voglia di andarci stare chiusi tre giorni in casa sua a scopare non è proprio il mio obiettivo di vita ma lei lo pretende se non vado a bologna finirò anche stavolta per andarci ma è una vita che non mi appartiene più mi piace quando mi guarda e ride è molto bella troppo bella quanta vita nel suo sguardo e penso alla canzone dei vecchi amanti Jacques Brel uomo perso nel fumo ho ripreso a fumare di nascosto come quando cominciai il sapore è orribile è come il mio primo orgasmo un male incredibile ma con il desiderio di riprovarci non posso riagganciarmi al maleficio non resisterei molto ho male quando il calore del fumo innaffia i bronchi stasera ho male anche per sciocchezze forse tanatos sta per arrivare a chiedere il saldo questa volta non so se ce la farò a resistere Daniela insiste in fondo mi è sempre piaciuta e poi scopa bene cristo se scopa bene se non vado a Bologna a caccia delle mie stupidità la raggiungerò a condizione che prenoti almeno una mattinata a san Lorenzo voglio rivedere le sagrestie dei medici ma temo che m’imbroglierà e mi farò sfiancare un’altra volta ma cosa cazzo devo dimostrare di lei non me ne frega niente di me men che meno e perché faccio queste scemenze non lo capisco cosa fare di queste cose che scrivo le potrei aggiustare ma le voglio lasciare così e distruggerle mi piace il suo sorriso lei non sa ma gliene mancherà un pezzo gliel'ho rubato va bene Daniela ti rispondo sono le 2,09 e non ho più voglia d'interrogarmi sulla mia vita dovrei dire sulla mia morte ma non fa differenza I TITOLI SONO INQUIETI NELLA NOTTE DI
NATALE Non c’è gioia nella notte d’ambra Esperimento di scrittura in dialetto Nunn’o ffà cchiù,
Marì Tien’ sul’ diciott’ann’. Nun puoi campa’ accussì. |