FARNETICAZIONE EROTICA

(IN ONORE DI RAYMOND QUENEAU)
Ho provato a immaginarmi in un momento indistinto, non definito, del fluire quotidiano del tempo…. quando il giorno diventa notte….quando la notte sfugge le invadenze della luce… quando il colore diventa sapore.. sapore di vita che preme e che spreme…il rosso …quando il netto è rifiuto… la categoria è violata… il genere è neutro o nuovo.. quando i segni sfuggono all’assoluto e hanno altro valore che se stessi …quando l’innesto impuro degli assoluti rende babelici gli incontri… e sull’agognata babilonica torre il mio eclettismo può mostrarsi impudico, indifferente …atarassico…spocchioso .. Depongo un foglio.

Visse d’arte, visse d’amore
(sottotitolo)

Spalmata alfine cedi
Abbandonata. I piedi
saggiano la tua mollezza
del duro assito certezza
di giovane aspetto
Al sodo legno affetto
e nuova gioia mostri
Felici giorni i vostri.

IL LEGNO E LA CERA
(titolo)

 

FARNETICAZIONE AZZURRA


Rincorro il mio tempo
e scopro che è futuro

Assurdo Cieco Oscuro

Per te
il gioco vale una rosa
il gioco vale la cosa
più aspra che c’è.

Prenditi il mio tempo
il mio futuro scoperto

Sbieco Debole Incerto

Per te
il gioco vale una rosa
il gioco vale la cosa
più dolce che c’è.

Rincorro il mio tempo
e scopro che è futuro.

Morirò immortale.

 

FARNETICAZIONE INDIMENTICABILE



L’inoubiable
 

C’è un perché nelle cose
Ciò che accade
Quando accade
Vuole tracce 
Taglia gole
Segue insegne
polverose
C’è un perché nei ricordi
Ciò che preme
Quando preme
Fruga spigoli
Graffia patine
Spinge centri dentro
fiordi
C’è un perché nella notte
Ciò che brilla 
Quando brilla
Regge smanie 
Fissa tempi 
Stupisce abusate 
rotte
Ho scrutato i tuoi covi estremi
Ho seguito le onde della tua sorpresa
Ho saggiato il tuo silenzio 
E ora raggia il tuo tremore.