PEDALINOAUTOREGGENTE

 

Buongiorno a tutti

sono una donna sola e sto cercando siti di discussione per passare il tempo

Vorrei scambiare idee, pensieri in allegria e spensieratezza, ho una fantasia molto fervida, e i miei amici dicono che sono una tipa speciale.

Mi troverete simpatica, a tratti intrigante. Non sono molto esperta, anzi sono alla ricerca di qualcuno che possa insegnarmi qualcosa di nuovo .

Mi piacerebbe conversare con voi, vi seguo da molto tempo.

Ho letto alcuni vostri messaggi tanto per farmi un'idea, e mi sembrate tutti/e simpatici e tranquilli. Ho voglia di ridere, scherzare, rilassarmi.

A proposito, avete mai visto uno strip-tease sul pc? Non potete immaginare cosa può accadere!

Rispondetemi in tanti, rispondetemi presto, ho voglia di stringere molte amicizie.

Un saluto alle femminucce ed un sorriso al sesso forte .
Rosy

 

mmmmmmmm
stavo già pregustando la novità, poi mi sono ricordato(ahimè) che oggi è il 1° APRILEEEEEEEEEEEEEEEE.
Se non è una coincidenza comunque se ne puo' sempre discutere (a me piace sempre mettere le mani avanti), non per niente faccio parte del fesso forte.
errata coccige:volevasi intendere sesso (forte poi e' da vedere).
-
enner

 

 Noto che siete piuttosto freddini ... si vede che non avete mai avuto conoscenza di una persona diversa, briosa.
Quanto alle signore di questo luogo debbo dire che non mi meraviglia il vostro atteggiamento: le donne sono sempre gelose e invidiose di quelle migliori di loro, con più fantasia e verve!

Non so se continare a restare, ma non saprete mai cosa vi perdete! (Pedalina)

 (Corto) azz...ma chi sì? la marzotto? (il posteriore sembrerebbe quello, ma non si sa mai...non ti girare, almeno non scopriremo mai se è un pesce d'aprile :-))  - corto

(enner) ngueeeeeeeeeee
...chissà che per te non faccia uno strappo (è il caso di dirlo) alle regolama reggerà il tuo cuore?  Rosy

(enner) Sto sempre aspettando lo strappo promesso.Ma per quanto ancora devo solamente immaginare? Ogni giorno(in separata sede) gli amici della bacheca mi chiedono se lo strappo si fa o non si fa.Cosi', giusto per aggiornarti sulle nostre preferenze,sappi che a noi piacciono molto

le rosse con capelli corti e occhioni  grandi grandi

Grazie Enner di ricordarti di me.
Come passa presto il tempo delle piacevolezze, come tutto può cambiare in un batter di ciglio.
A me eri sempre sembrato un ragazzo a posto, ma l'immagine che ti eri fatto di me mi ha turbato e ha fatto riflettere .

ora sono cambiata ... molto cambiata !
che dici non è meglio così ?

 
(enner) pedalinovizia??? In principio ho pensato ad un blef(francesismo).Poi dici che e' passato il tempo delle piacevolezze,ma non si e' visto neanche uno strippettino.Ora manifesti vocazioni religiose:non so piu' che pensare.Non mi rimane che sognarti.........

       La vera Monaca di Monza        (giocare con i fanti )

Dai De Leyva , nobile famiglia spagnola che si era trasferita in Italia tra il XVI ed il XVII secolo nacqui con il nome di Marianna, era il 1575.
Rimasta praticamente subito orfana di madre a causa della peste, venni allevata da una zia; il 15 marzo del 1589 divenni postulante, mentre il 12 settembre 1591 fui costretta a farmi monaca senza alcuna vocazione nel monastero delle Benedettine Umiliate di s. Margherita di Monza, con il nome di Suor Virginia Maria, probabilmente per mantenere integro un patrimonio altrimenti da spartire in troppe parti .
Per la mia bellezza, istruzione e nobiltà di tratto, fui subito chiamata La Signora e promossa maestra delle educande. Ma a causa della mia indole passionale ed imperiosa, ebbi la famosa relazione amorosa con Gianpaolo Osio: lo conoscevo per la vicinanza fra la mia unica finestra sul mondo, o meglio sul giardino della casa della famiglia di lui.
Era capitato che avessi scoperto una delle converse, Isabella, far dei cenni dalla finestra verso un noto giovane, il Giampaolo: in seguito, avevo ascoltato le loro conversazioni, piene di passione e di frasi d’amore, tanto da smuovere in me il desiderio , così come il rumore di un loro bacio; ero gelosa di Isabella ed innamorata di Giampaolo.
Tanto gelosa che la feci cacciare dal convento: poi andai a prendermi la mia vittoria e quando Giampaolo tornò nel giardino dove vedeva solitamente la sua bella, scorse un’altra suora, la salutò e io risposi al suo saluto.
Poi gli diedi il permesso di scrivermi, poi gli diedi il permesso di presentarsi a me, alla Signora e finalmente, un colloquio segreto, notturno, separati da una doppia grata, con la complicità di altre due suore, Ottavia e Benedetta, da allora nostri custodi.
Non ero una sciocca, mi resi conto dei pericoli insiti in tal genere di comportamento e provai anche a desistere dal vedere il
mio amato, ma ogni volta ricadevo nella trappola del cuore: la doppia grata scomparve e finalmente scoprii le gioie del corpo e dell’amore. Ci amavano ed eravamo fermamente decisi a proteggere il nostro amore in ogni caso, ad ogni costo, ebbi qualche tentennamento e buttavo via la chiave con cui lui entrava di nascosto nel convento, ma lui era previdente e aveva fatto fare numerose copie. ne ho buttato in un pozzo circa 50 .
avemmo un figlio, disgraziatamente nato morto, ed una bambina, nata nel 1604 e battezzata con il nome di Francesca Maria. Giampaolo la legittimò ed ora a trascorrere la notte fuori ero io , a casa degli Osio.
In seguito poi mi resi complice di una serie di delitti: l’uccisione della conversa Caterina Cassini da Meda nel 1606 e quella dello speziale Raniero Roncino nel 1607. La Cassini era una conversa laica al servizio del monastero che, per aver commesso una mancanza, venne segregata nelle "prigioni" del convento: ammattita, cominciò a gridare che avrebbe svelato a Monsignor Barca, Vicario delle Benedettine, quelle storie che tutti sapevano ma che nessuno osava dire. Terrorizzati per il pericolo che correva il nostro amore decidemmo per la morte della ragazza che l’Osio uccise freddamente, colpendola alla nuca con il piede di ferro di un arcolaio.
sorte simile ebbe il Roncino: aveva parlato troppo con qualche cliente del suo negozio; doveva morire con una fucilata, ma Osio sbagliò la mira, venne arrestato e condotto nel castello di Pavia: riuscì poi ad evadere e a far colpire da un suo servo il petulante speziale.
Ma ormai le voci non erano più tali e la storia venne conosciuta anche a Milano; giunse conseguentemente in visita il Borromeo che, nonostante le suore negassero, ebbe la mia stessa confessione "Sono stata forzata a pronunciare voti che non hanno valore, sono donna da marito e posso darmi a chi mi ha prescelta!".
fui trasferita a Milano, mentre il mio amato e le due suore complici fuggirono ma Giampaolo Osio era ormai spacciato: sulla testa pendeva una taglia notevole, vivo o morto e morto sarà, quando un suo presunto amico gli taglierà la testa da spedire a Milano per riscuotere la taglia.
Fui arrestata il 15 novembre 1607, incarcerata a Santa Maria Valeria a Milano e condannata circa un anno dopo. Detenuta per anni in stretta clausura, in preda inizialmente a crisi di nervi e di violenza, imprecando e tentando più volte il suicidio, mi pentii successivamente degli errori commessi, soggiornando in una cella larga tre braccia e lunga solo cinque, con la porta e la finestra murate e due piccoli buchi per i pasti ed i bisogni quotidiani.
Ormai redenta, passavo le mie ore in preghiera e a quanti cercavano di confortarmi ricordavo solo che grand’uomo fosse il cardinale Borromeo, di quanto bene mi avesse fatto e quanto quella sistemazione fosse adatta a me ed al mio peccato.
Dopo diversi anni, il Borromeo si recò effettivamente a colloquio con me, trovandomi provata e mistica, per il mio colloquio quotidiano con la Divinità (in buona sostanza quasi ammattita): smagrita, sottomessa, ma ancora forte e vitale, con una redenzione morale ormai pienamente compiuta.
Dopo 14 anni di quella prigione il 25 settembre 1622 ebbi un condono della pena e tornai a fare la vita da suora con le Convertite di s. Valeria: difficilmente qualcuno avrebbe potuto riconoscere in me la folle d’amore che anni prima terrorizzava il convento di Monza, ora che intorno a me emanava solo il bene del mio cuore.
Vissi ancora a lungo, fino a diventare una piccola e curva vecchietta, fino al 7 gennaio 1650.
Morii all'età di 75 anni .

Fin qui la mia storia, che il buon Manzoni ha pensato bene di riprendere e far conoscere come esempio di immoralità. E non nego di non aver badato ai metodi per salvare il mio amore.
Ma chissà quante donne hanno vissuto e vivranno ancora simili storie, anche se sembra impossibile in un epoca come quella odierna.
Ora, Signor Enner, ti pare possibile che tu possa fugacemente por la tua mano sul mio vestito e che io possa concedertelo ?
Altri calori hanno scaldato il mio cuore , altre energie hanno goduto del mio corpo , altre disperazioni hanno abbrancato la mia anima. Saresti tu tra questi ?

Devotamente salutiamo
suor Virginia -la vera monaca di Monza

Non dar retta a questa vecchia bacucca...
ci ho ripensato e se mi sogni davvero, voglio aggiungere al tuo mondo onirico un particolare in anticipo...forse cambierò idea sullo strip....


 inizio bene ???  (Pedalina)

 

Grazie per il "signore",ma io sono un umile fruitore dei piaceri terreni. Se mi sono permesso di sfiorare la di Lei veste,di un sogno si trattò. E quelli non ce li può togliere nessuno. Quindi si rassegni pure ad essere oggetto, di tanto in tanto, di oniriche visioni (e che sarà mai?). Le porgo i miei più devoti saluti.... fra' Castrazio da Castratello (alias enner)

(La vera monaca) Eminentissimo Monsignor Enner,
i sogni, si sà , son desideri (rinchiusi in fondo al cuor, così se la cantava quella brava ragazza di Cenerentola ) e in quanto tali non possono aver censure.
Ma, egregio signore, lei cerca licenza in quello che lei stesso si è negato "castrandosi " anche nel nome con cui si è firmato, gettando l'osso allo sfrontato pedalino e cercando poi oniriche soddisfazioni in colei che rifugge i pruriti pubblici,che si nega nell'apparenza pur concedendosi nella sostanza!
rammenti : questo accadde solo per il vero amore.
Stia in campana, e stia attento anche ai sogni: non vorremmo vederla trasformata in fodero per spada, il mio amante è assai geloso .
Con ossequiosa amicizia. La vera monaca di Monza

(enner) alla monaca


alla insigne sorella (senza offesa,baciando le mani e,all'occorrenza,anche altro)

La Sua vita ormai l'e' nota (anzi tre : si-la-do)
e appartien ormai al passato
quando al volgo e al nobilato
rivolgea la Sacra Rota.

Ma tra lutti e tante lotte
l'esistenza di Lei visse
quindi in cielo Le si disse:
qui non entran le mignotte.

Tra le fiamme ora lei vaga
nel ricordo del suo amante
che sovviene delirante....
che a trombar era una maga.

(enner)pedalinoooooooooooo
E il resto a quando? Alle candele greche?
Io ansimo (sara' l'asma?)
Anelo (che bei ricordi)
Attendo (aspetta e spera....)
Con lo stomaco in subbuglio(...ma fossero stati i peperoni
di ieri sera?)

(Pedalino) per cominciare

Caro Enner , mi piace pensare di essere pari ai tuoi peperoni , e di scombussolarti quindi piacevolmente ( anche se ti consiglio un pò di bicarbonato per digerire !)
E' che per incominciare sto perdendo tempo a scegliere le scarpe adatte.. che dici , vuoi suggerirmi la scelta giusta ?
a me piacerebbero queste...
                                             

(La vera monaca)a Enner l'inquisitore

Beato il cuore puro, e pur le caste membra,
che al desio non allude e dunque non s’adombra,
poiché il peccato brucia, la tentazione è grande
e al cielo è deputato al castigar nefande.

Ma fai mente locale e pensa sol per giuoco :
che noia deve esser usarla sol per il poco !
ché forse il cielo grande creò limiti e divieti?
Non è forse l’omo che vuol che non si allieti ?

E il dì della mia morte, in cielo alfin arrivata
Il santo portinaio trovai con voce irata:
disse a talun monache di averla adoperata
sol pei fatti sporchi, al più per una pisciata.

A questo io sorrisi, contenta e sollevata
O Santo- dissi alfine – io l’ho ben sgobbata !

Or dunque , ti sollecito, fratello nella rima
A star col cuore cheto,poiché tutto collima,
monaca mi fecero, ma il cuore mio si ostina:
l’inferno e il paradiso ognor in me scombina.
La vera monaca di Monza

(enner) pedalinoooooo
perdi tempo con le scarpe?
ma siamo matti?
queste o quelle per me pari sono
se proprio devi impegnarti
dedica il tuo tempo alla cosa piu' importante
la lingerie
se proprio mi vuoi far impazzire
scegli un body di pizzo bianco
calze autoreggenti
e un bel foulard

ah , e mi raccomando la taglia
che sia abbondante,non stiamo a lesinare
a me piace la bellezza classica
diciamo una trop model
quando si comincia?

(enner) inquisitore io??? giammai
cara la mia monaca

Lei fraintende ,mia diletta
mi si legge in tutta fretta

E' soltanto un gran rimpianto
a non esser stato accanto

A chi dava l'impressione
d'esser grande tentazione

Se l'avessi conosciuta
mai e poi mai l'avrei perduta

Con il corpo e con la mente
notte e giorno strenuamente

Avrei messo al Suo servizio
questo amore di novizio

Come Lei anch'io son cotto
della veste me ne fotto

Mai si dica che Castrazio
si rifiuti a pagar dazio

Donna e' donna e va guardata
molte volte assecondata

Ma una monaca e' arrapante
quando e' bbona specialmante (licenza poetica)

Percio' sfoggio un bel sorriso
sara' inferno o paradiso?

(Pedalino) se è così che mi vuoi ....
.. se rapida devo essere...
...se non hai remore ad affrontare il vero ...
eccomi ... senza strip e senza veli , vera e audace, e al contempo pura e semplice....
(i puntini sospensivi sono l'ansia e il pudico tremor di chi si mostra )


(La vera monaca) castrazio bavoso

Lascia stare il noviziato
Sei piuttosto smaliziato,
non mi par la circostanza
a cercarer un’alleanza!

Tu mi dici che ora e sempre
Dell’amante tu avresti tempre ?
A me pare che Castrazio
Già nel nome sia uno strazio !

Ti proclami disinibito,
ma non basta alzare il dito
per entrare nelle grazie
che ognor furono sazie.

Forse al bacio vuoi ambire?
Molto ancora avrai a patire
Che la monaca non è suora
E del poco non si accora.

all’abbraccio tu aneli ?
Sarà ben che più trapeli
Quell’amore che sia verace
che non ha mai vera pace.

E se al letto vuoi arrivare
Non è certo il salivare
Che conquista posizioni
Né riscalda le passioni !

Or la monaca ti lascia
Ma non stare in angoscia.
A lei piace il tuo poetare
E il lento tracimare….
                                    la vera monaca di Monza

(enner) pedalonaaaaaa,ammore mio
Quanta grazia,cara mia.Confesso che non e' proprio cosi' che ti immaginavo.Ma,che dirti,mi fai quasi tenerezza:tu,almeno, hai coraggio e non fai la ritrosa (come certe persone di mia conoscenza) e per questo ti apprezzo.Certo che faremmo proprio una bella coppia,solo che ti preferirei bionda(giusto per non far
vedere che sono di bocca buona

(enner) alla monaca ritrosa

A me sembra che sta donna
la si crede una Madonna

D'esser strana non ammette
vende cara le sue tette

Mi contesta il salivare
ma le piace il mio poetare

Bella mia o tutto o niente
sino mica un deficiente

Pria che il tempo ci avvizzisca
sara' ben....che tu gradisca.

(La vera monaca) requiem ad Castratium

Castratum,
veniamo a te con questa nostra , ragionando ab absurdo.
Il busillis del tuo dire potrebbe essere casus belli.
Tu ragioni per do ut des ma lo mascheri da amor caecus, dai l’aut aut ma poi ti osservo e mi sembri ecce homo.
Cogito ergo sum tu tendi solo alla carpatio benevolentiae , al carpe diem, al dulcis in fundo !!!
Facta non verba tu volent !!!
Intelligenti pauca, poeteggi con la monaca , ma melius abundare quam deficere, corteggi la pedalina !!! non sai che ubi maior minor cessat????
Tu misci sacra profanis !!!Ahhhh!!! Mala tempora currunt !!!
Dies irae, errore humanum est, ma tu perseverasti , diabolicum !!
Ora mutàtis mutàndis , errata corrige , e in vino veritas, la monaca si congeda sdegnata nihil sub sole novum, e tu non fai eccezione !!
e prima che mi prenda un raptus, sic et simplìciter me ne torno nel mio sancta sanctorum, sine die, facendo tabula rasa del tuo inutile poetare .
rebus sic stantibus , veritas filia tèmporis, e tu di me sentirai nostalgia.
Ad malora.. ops. Ad maiora.
la vera monaca di Monza

(enner) Addio (tor) bella Monaca

Verum est,pulchra monacha,
errare humanum est et perseverare diabolicum....sed
perdonare est divinum.
Mea culpa mea culpa mea maxima culpa.....
Homo inter homines
peccator inter peccatores
tifosus inter ....(sfigatos).
Solus et derelictus in istam vallem lacrimarum ego sum.
Solum te somniare mihi manet?...Patientia...
Volet dire non erat destinatum .....quid facere poteo?
Impotens sum.....sed memento! Omnia lassata est persa!!
Qui habet datum habet datum
qui habet dabitum habet dabitum
obliviscemus passatum (simme 'e Napule paisa')
statte buono

(Pedalino) ennerone bello !!!

carissimo,
che dolcezza trovare l'anima gemella così, quasi per miracolo ( occhio non facciamoci sentire dalla momaca pazza !).
anch'io ti immaginavo diverso ... beh, che vuoi fare, la fantasia galoppa a diverse velocità, quasi direttamente proporzionali alle nostre moli !
Anche io , come te ( a proposito sono bruna.. mi spiace non sono disposta a fare neppure una tinturina per accontentarti !) sogno di noi due.
qualcosa di molto simile a questo ....

che ne pensi ?

in attesa di un polpesco abbraccio - tua
pedalina autoreggente ( ancora per poco , stralabrata come sono )


(
enner) maronnnnnnnn.......ma io ti circumnavigo tutta....mi sento

un fuoco dentro.......'nzomma me so' appicciato.

Dai presentami a mamma' che non vedo l'ora di sfornare 30/40 bambini.

Nel frattempo ci volessimo fare un tanghetto?



metamorfosi

Caro Ennerone,
ho parlato con mammà e non ne vuole sapere di presentazioni ufficiali .
Lei è un tipo all'antica e ha detto che con te è meglio un vestito che una mangiata, (non so come si dice dalle tue parti !) ha detto che le sbancheresti il frigorifero, e che prima di maritarmi vuole il modello dei redditi !!!
io .. per il dispiacere .. mi sono chiusa in camera a piangere, e lacrima dopo lacrima mi sto consumando d'amore per te.
Poi sono andata alla nuova palestra, dove c'è il famoso macchinario e il gioco è fatto !
Ti mando una mia recente immagine, sperando che tu vorrai sempre ...ehm.. gradire !
Ti abbraccio , piano però... sennò mi spezzo !

la tua pedalina 

(enner) Non piangere pedalina
Di' a tua madre che vi porto io in un bel ristorante per festeggiare il fidanzamento.E poi ho gia' acquistato il
TESMED cosi' in un paio di settimane saro' un figurino.
Piuttosto,fammi sapere come stiamo a proprieta'.
Quante case possiedi?Hai terreni?Titoli?
Insomma......la dote e' cospicua?
Non per altro,ma, siccome io non sono proprio cio' che si dice un benestante,non vorrei farti mancare nulla.
Mi raccomando ,non ti sciupare troppo.
Enner

(La vera monaca) - venia

Magnum fu il buon gelato,
che alfin mi ha rammentato
che se peccare fu urgente
il perdono è indulgente.

Son tornata a rimare,
tien da conto il poetare,
che ,da Pancrazio riottoso,
il riguardo è doveroso.

Se ti scalda il pedalino
Non contare sul divino,
per aprire le sacre porte
Non contar su manomorte.

Forse attizza il gran sedere ?
O le tette da podere ?
Pedalina è sostanziosa
Ma,credi a me, è poca cosa !

Non conosce il fuoco lento
Che prelude al tormento,
di una carne lussuriosa
che amanti ebbe a iosa.

Ah le vesti ! qual memento
Che castigano a rilento !
Il desio insan e violento,
Aver sempre in ogni momento
di quel ch'ami e forte vuoi
E toccar e aver non puoi !

Ma è la notte buona amica
Lì nel vuoto lei è mendica,
Nel silenzio vuol sospiri
E nel buio miti deliri.

Cosa sai tu Pancrazio?
La bugia è solo un dazio
Che il pagar fu dolce assai
attendendo ciò che non sai …  (La vera monaca di Monza)

(enner) toh ........chi si rivede!!!!!!
Qui si ostenta l'indulgenza...
ma che razza d'impudenza.

Non si manda alla malora
mia carissima Signora.

Sono offeso ed umiliato
...ed ancor mortificato.

Un inutile poetare
definito il mio rimare.

Prima finge la ritrosa...
ed invece..l'e' gelosa!!!

Or che anelo al pedalino
viene a farmi l'occhiolino.

A me sembra una proposta
guarda un po' che faccia tosta.

Toma toma, cacchia cacchia
...spero solo non sia racchia.

Accidenti a questa donna...
schiavo son della sua gonna.

Ma che almeno me la desse...
o saran solo promesse?

.........................
qui si accettano scommesse.

(La vera monaca)Cosa vuoi o Pancrazio ?
Il rimar non è prefazio?
La pazienza non ti è avvezza
Con mia grande amarezza ,
io comprendo che sol vuoi
prender vichi e scorciatoi!

No! Ti dico ancor una volta
Che seppur la rima è sciolta,
non convinci la Signora
che pur vedi, non ti ignora !

Ti domandi se son racchia…
Poco manca alla pernacchia ,
io son monaca, non scema
forse tu sei fior di crema ?

mò ti mando un mio ritratto
per veder se il viso è adatto ?
Ma tu guarda sto impudente
Che si crede un sol fulgente !

La vuoi cotta o la vuoi cruda ?
Son diretta o vuoi che alluda ?
Scegli presto e manda a dire
Se gradisci all’imbrunire,
o se è l’alba il momento
che prelude al tuo portento !!!

Ah, che bella presunzione
Sembra quasi una finzione :
Senza dare un po’ d’amore
né mostrare comprensione,
senza dire un ti amo
com’è triste , com’è gramo !

Su Pancrazio , io ti esorto
O io più non ti sopporto :
lo farai sto’grande sforzo :
O mò mò vuoi che ti smorzo ?         (La vera monaca di Monza)

scelte
sono molto delusa, caro Enner , dall'andazzo della nostra storia.
Mentre ero a dimagrirmi per te, mentre ero ad impararar la danza del ventre sempre per TE! , mi ritrovo la monaca ringalluzzita, e tu che proclami di esser perso dietro le sue gonne !

avevo preparato una cenetta romantica per noi duema per il dolore ho mangiato tutto io !
mi ero fatta bella per te
ma non mi sembra che qui mi si apprezzi , anzi da qualche parte leggo che son considerata volgare. Basta : l'ora è fuggita e prima che muioa disperata ti dò la possibilità di scegliere : ma che scelta sia e non tentennamenti .
Altro che strip... tra poco qui ci sarà un grande strap !


(
enner)pedalina , ultimo atto
Ormai sono stato messo alle strette.Devo operare una scelta.
Dopodiche' questo simpatico gioco,inevitabilmente ,avra' fine.
E allora concedetemi,prima,di ringraziare coloro che hanno
partecipato a questo scherzo che e' andato avanti cosi',spontaneamente,solo per il gusto di ridere un po' insieme.
E credo che un sorriso lo abbiamo strappato anche a coloro che ci hanno letto.Se cosi' e' stato,ne sono veramente felice.
Per quanto riguarda il finale di questa storia,poiche' spetta a me scegliere,a quanto pare......vi diro' che non faro' nessuna scelta.E non per evitare di operare una preferenza a discapito dell'una o dell'altra.Anzi le scelgo entrambe.
Rappresentano tutte e due un tipo,ma sono facce della stessa medaglia.Non voglio mischiare l'amore sacro al profano (vedi
"bocca di rosa"),ma dico semplicemente che ogni donna merita di
essere amata.Alta o bassa,magra o grassa,rossa,bionda o mora,
sorella,amica,moglie,madre,figlia e nonna....e' sempre una
"donna".Gelosa,misteriosa,dispettosa o maliziosa ma sempre generosa.Che ci fa essere migliori e ci fa sognare.Per alcuni, oggetto di piacere o di violenza,purtroppo.
E per questo ,ancor di piu' andrebbe coccolata.
L'avrete capito,non sto parlando di sesso ma di un sentimento assai diffuso.Che ti fa prendere una donna col mento tra le dita
e,guardandola negli occhi,sussurrare.....moi,je t'aime.
addio

(La vera monaca)Addio caro Pancrazio
di tutto ti ringrazio,
del gioco ,della burla
al fin di sedurla.
Lo svago fu sollazzo
nè mai ci fu imbarazzo,
di fischi lazzi e frizzi
a guisa di scugnizzi !
La sciocca pedalina
la monaca mielina,
un bacio qui ti lasciano
e più non ammosciano:
fu saggio il disincanto
or c'è un pò di rimpianto,
ma ordunque con licenza
torniamo alla decenza,
il Giano femmineo viso
ti dona un gran sorriso.     (la vera monaca di Monza)

come al solito ha detto tutto lei ..
ciao ennerone caro!

 sono melodrammatica... si nota ?   (pedalina autoreggente)
 

F I N E