RICORDI IN PILLOLE

 

Dopo il week end di Halloween dove per un attimo abbiamo indossato ancora per una volta gli oscuri abiti da creature della notte, la settimana è iniziata all’insegna della normale tranquillità quotidiana…lavoro, piccoli problemi famigliari, la lista della spesa ed i giochi con i più piccoli che ci osservano attenti e curiosi…

Passata la notte delle streghe, ritorniamo ad essere pallidi angeli diurni, senza il trucco della maschera bianca e nera con cui abbiamo sfidato le tenebre, danzando con le sue ombre fino alle luci dell’alba…

I postumi della sbronza sono passati come ricordi lontani, così come l’immagine di tutte quelle giarrettiere nere, i corpetti stretti, gli spacchi e gli stivali neri delle ragazze, così provocanti, così ammiccanti…piccole streghe con i loro profumi di muschio, di fiori e frutta, misti al sudore mentre danzano al centro della pista…ancheggiando…

I vecchi amici ti salutano furtivi, mentre qualcuno s’imbosca in un angolo buio, forse per fumare qualcosa o forse a limonare con la ragazzetta di turno…
Il Condor è così, un crocevia tra vecchie e nuove generazioni di dark, punk e metallari a volte divertenti ma spesso patetici nei loro vestiti di plastica…

Un tempo c’erano le grandi compagnie, come vere famiglie o tribù ed il locale appariva come una specie di club per pochi, ognuno al suo posto, ognuno col suo territorio…

Ci conoscevamo tutti o quasi perché difficilmente entravano nuove persone.

Divanetti sfondati e bruciacchiati dai mozziconi di sigarette e sul tavolino i castelli fatti con i bicchieri di plastica...al condor non possono dare le bottiglie di birra e nemmeno i bicchieri di vetro
Perché c’è sempre l’idiota che può spaccarteli in testa…

Poi sono arrivati gli extracomunitari, il Condor è vicino alla stazione dei treni, una zona di Modena ormai degradata, piena di prostitute e drogati in cerca di dose…

Gli extracomunitari hanno attecchito bene su questo terreno, iniziando a spacciare merda e così in poco tempo ce li siamo ritrovati dentro, allora sono nati i primi guai…le risse , gente finita all’ospedale, un morto…

Per molto tempo abbiamo evitato il locale e quando gli extra alla fine se ne sono andati è stato il momento degli skin di Bologna.

Non so quale dei due mali sia il peggiore…alla fine non azzarderei nessuna scelta, in quanto ricordo ancora bene quella sera in cui se la presero con un ragazzo che conoscevamo, un branco di esaltati contro uno solo, lo hanno riempito di botte con il sangue che schizzava da tutte le parti prima che qualcuno del locale si accorgesse di quanto stava accadendo…

Al condor il buttafuori è un signore attempato sicuramente più attaccato alla bottiglia che al lavoro di security , ha cercato semplicemente di allontanarli mentre qualcuno si preoccupava delle condizioni di quel ragazzo rimasto steso a terra…

Ci vuole un bel coraggio in 7 contro 1…

Piccoli ricordi del Condor, con la sua scaletta musicale immutata nel tempo (diamine mettono ancora su Mariam dei Sisters of mercy), il bar dove due ragazze che portano una sesta abbondante preparano drink dai nomi infernali e dai colori più strani ed il palco con i suoi gruppi dal vivo( una volta si sono esibiti pure i London after midnigth e i Diaframma..)

Piccoli ricordi di un luogo a me caro dove riprovare ogni volta una piccola emozione, incontrare vecchia amici o semplicemente ascoltare buona musica…la mia musica…