LA MORTE

 

 

Trasformazione

 

La luna stasera è meravigliosa!
Splende alta nel cielo terso, piena come non mai ed io ammutolito mi perdo a fissarla.
Il suo candido bagliore notturno è per me come un richiamo, mentre brividi di piacere scorrono lungo la mia schiena come una nuova linfa.
La mia mente rapita vga attraverso le nebbie che si perdono nella notte dei tempi ed io riscopro antiche sensazioni prima assopite, quando i miei lontani antenati correvano liberi per le praterie di una terra ancora giovane.
Il canto della luna si fa sempre più forte dentro il mio essere ed io trasportato sempre più da quei ricordi primordiali lascio che inizi il mutamento…
E’ una nuova necessità quella che mi cresce dentro, come un impeto d’energia che attraversa le mie viscere.
Sento caldo, un calore insopportabile e mi libero velocemente dei vestiti divenuti ad un tratto terribilmente scomodi e lascio che la fresca brezza della sera accarezzi la mia pelle sudata.
Poi sopraggiunge il dolore, un dolore acuto che raggiunge l’apice quando i miei muscoli si tendono
come corde d’arco, mentre il mio corpo è assalito da convulsioni spasmodiche che mi plasmano, mi rimodellano…sto cambiando forma!
Il dolore cessa subito e confuso mi ritrovo carponi.
Il mio respiro prima affannoso ora è tornato regolare ed i miei sensi stravolti si sono fatti molto più acuti, ora che la trasformazione è completa.
Lo stress iniziale è stato superato ed un turbine di nuove luci, nuove ombre, nuovi odori mi circonda, tanto che a stento riesco a riconoscere il vecchio parco a cui ero prima abituato.
Questa mia nuova forma è fantastica ed ho una gran voglia di correre ed ululare dalla gioia, ma devo cercare di trattenermi…
Una leccatina al pelo fulvo e sono pronto per la mia prima sortita notturna…grazie luna!
Mi aggiro furtivo tra le piccole siepi evitando di proposito i vialetti del parco, troppo illuminati e rumorosi.
I primi morsi della fame non tardano a venire, nel mutamento ho bruciato un sacco d’energie ed ora il mio corpo ne richiede delle nuove.
Il parco sembra deserto, possibile che non ci sia nessuno in giro stanotte!
Mi avvicino ad una piccola fontanella, l’acqua è fresca e dissentante, poi all’improvviso un gatto sbuca dai cespugli.
Sarebbe una preda molto facile, ma alquanto magra per la mia fame.
Lo seguo ancora per un attimo con lo sguardo prima che si rituffi dentro ad un cespuglio di rovi
ignaro di essere stato fortunato almeno per oggi…quando ad un tratto un odore nell’aria attira le mie narici finissime: odore umano!

Mi lascio guidare da quella fragranza, mentre un filo di bava scende dalla mia bocca finendomi sul pelo del collo.
Cerco di muovermi con cautela dietro ai bassi cespugli quando l’odore si fa più forte, la preda non deve essere molto lontana.
Infatti dopo poco la vedo sotto la tenue luce della luna, mentre correndo sta risalendo il vialetto che porta proprio dalla mia parte.
E’ una ragazza che fa jogging o roba simile, i miei occhi si puntano su di lei come una calamita, mentre ignara continua a correre verso il suo tragico destino.
Il corpo snello, le gambe lunghe devo ammettere che si tratta di una magnifica preda e la parte ancora umana dentro di me vorrebbe risparmiarla, ma la bestia non ammette compromessi e stanotte brama il suo pasto.
Inutile cercare di vincere l’istinto del lupo!
Eccitato lancio un lungo ululato tanto che la ragazza si blocca come impietrita, cercando di capire da dove provenga quel suono.
Con un rapido balzo salto il cespuglio e mi getto su di lei con la bocca spalancata.
Per un breve istante i nostri sguardi s’incrociano, nei suoi occhi vedo il terrore e lo stupore, forse non riesce ancora a credere a cosa le sta accadendo.
Un urlo spaventato e mentre il suo grido si perde nella notte, io sono già sopra di lei gettandola a terra con l’impeto del mio balzo ferino.
Non ha nemmeno il tempo per un secondo urlo che già i miei denti affilati come rasoi affondano nel suo collo serrandole la gola.
Un ultimo gemito, quasi un rantolo esce dalla sua bocca mentre i suoi occhi sbarrati fissano il cielo immobili ed io inebriato dal dolce sapore del sangue, faccio scempio delle sue carni giovani e fresche.
La mia crudeltà non conosce limite, è una vera orgia di sangue!
Mi sono bastati pochi attimi per finirla e dopo aver ripreso il controllo del mio corpo mi sollevo da quei miseri resti e dopo aver dato una pulita al pelo intriso di sangue mi allontano soddisfatto.
Chissà che succederà l’indomani quando qualcuno troverà ciò che rimane del mio banchetto notturno?
Sicuramente resteranno un po' confusi cercando di capire chi o cosa possa aver ucciso e sbranato la povera ragazza!
Non capiranno ne sono certo poiché per loro io non esisto…
Sono solo un essere leggendario, una favola da raccontare ai bambini per farli stare buoni.
Chi crederebbe mai che un lupo mannaro si aggira libero per il parco?
E mentre loro cercheranno di svelare il mistero, io me la riderò alle loro spalle…
Alzo ancora una volta lo sguardo al cielo e sì stanotte la luna è proprio meravigliosa!
Ma la notte è ancora lunga ed io ho ancora fame….
Incanto di luna