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Mi ero incamminato per un dolce pendio
Erba fresca di rugiada, scricchiolava sotto gli scarponi
Un uccellino cantava
Lontane bestie pascolavano
Superavo balze, passavo torrentelli
Di tratto in tratto il pendio si faceva più erto
L'aria più fresca
Quasi inattese apparvero le prime macchie di neve
Macchie bianche, rigagnolo d'acqua limpida da loro
Le macchie si uniscono
Formano un unico prato di neve
Un po' di freddo s’insinua
Basta coprirsi
Proseguo
Il pendio è ormai salita
La neve è ghiaccio
Una grande lastra di ghiaccio
La piccozza mi aiuterà
Le scarpe chiodate mi daranno l'appoggio
Proseguo
La dolce china divenuta ardita erta
La salita, un’arrampicata
Mi puntello
Mi spingo
Mi isso su
Sudore
Freddo
Stanchezza
Sbaglio un appoggio
Mi tengo per tempo
Proseguo
Sulla lastra, liscia, pendente
Vento
Nebbia
Freddo
Proseguo
Un altro passo
Un altro passo
Un altro passo
Il piede.. il piede non trova l'appoggio
Puntello la piccozza
La mia mano non regge il peso
Sempre stato debole alle mani, riesco a pensare mentre inizio ad andare giù
E vado giù
Scivolo
E' inesorabile
Non riesco a frenarmi
Scivolo lungo la lastra di ghiaccio
Sempre più veloce
Pianto le unghie nel ghiaccio
Mi si spezzano tutte
Ormai sono velocissimo, vado giù
Vedo il crepaccio avvicinarsi
Vi precipiterò dentro
Non posso fermarmi
Sono sull'orlo
Cado
E' finita
Qualcuno mi afferra, una mano fortissima