Ho
appena finito di vedere ottoemezzo, e ne sono ancora emotivamente coinvolta.
Un sondaggio della Commissione Europea ha mostrato che il 65% degli europei
considerano Israele la più grande minaccia alla pace nel mondo. Più dell’Iran,
più della Corea del Nord o della Siria, Israele, una democrazia occidentale di
appena 6 milioni di abitanti, sarebbe la maggiore minaccia alla stabilità
mondiale.
Gad Lerner (ospite della trasmissione di Ferrara) ha espresso il dubbio che
questo Stato di Israele messo in mezzo agli arabi come un corpo estraneo sia un
impiccio, un’insidia per la tranquillità in cui noi ricchi occidentali abbiamo
vissuto fino all’11 settembre. Se non ci fosse stato Israele, forse i 19 shahid
non avrebero avuto il pretesto per andarsi a schiantare contro le Twin Towers?
E’ l’eterno ritorno del capro espiatorio. Nel primo ’900, davanti all’inflazione
a tre cifre, alla disperazione dei reduci di guerra, gli europei hanno
identificato un responsabile del disastro nell’insidiosa presenza ebraica. Oggi
i termini sono diversi, ma il problema resta lo stesso. Si scambiano le cause
per gli effetti. Il vero non detto è che in fondo, questi ebrei sono talmente
pochi che basterebbe prenderli e metterli da un’altra parte per evitare la
minaccia di Osama e vivere in pace. Naturalmente, è un calcolo miope. Perché non
è Israele, ma l’islamismo politico a minacciare gli equilibri internazionali,
con le politiche sbagliate che lo alimentano.
Che succede? Paura? Fastidio? Calo di tensione nella vigilanza contro
l’antisemitismo? Cosa pensare di questo sondaggio?
C’è una bella differenza tra criticare un governo e la sua politica e mettere in
discussione l’esistenza di uno Stato legittimato da una risoluzione dell’Onu e
dalla storia. Sostenere che l’esistenza stessa dello Stato di Israele sia
amorale, fondata sull’apartheid, sull’ingiustizia verso il popolo palestinese,
significa fare l’apologia della distruzione dello Stato ebraico, rifiutare al
popolo ebreo il diritto all’autodeterminazione.
L’Europa è un insieme di compromessi vili e ambigui dove è esploso finalmente il
bubbone dell’antisemitismo. Questo sondaggio rivela che i giornali, l’alta
informazione, in Italia come in tutta Europa, è totalmente filopalestinese.
L’attuale antisionismo è una versione contemporanea del rifiuto di
riconoscimento degli ebrei: noi moderni siamo pronti ad accettare gli ebrei come
individui, ma non come popolo storico.
L’Europa ha massacrato sei milioni di ebrei, e oggi non gliene frega niente che
altri sei milioni siano minacciati di morte e massacrati in Israele. Prima ha
fatto nascere dalle ceneri della Shoah lo Stato di Israele, adesso nega agli
ebrei il diritto di avere una patria, di difendersi e garantirsi un’esistenza
normale.
Sulla questione "sondaggio", non per sminuire la portata di quanto è
avvenuto, ma si sta evidenziando un difetto d'impostazione tecnica dell'indagine
e questo potrebbe aver causato anche enfatizzazioni poco corrette
dell'interpretazione del risultato
sul dato "politico", mi sembra che la più alta autorità europea, prodi (non
Berlusconi, che con il servilismo che sta mostrando, se Bush si schierasse con
l'Arabia saudita per ragioni petrolifere, lo seguirebbe senza batter ciglio...vedi
questione moratoria pena di morte, tanto per intenderci), a nome anche della
commissione europea, abbia chiarito la posizione delle nazioni del vecchio
continente nei confronti del popolo storico e dello stato d'Israele
sulla questione "antisemitismo", la malapianta alligna ancora e per tutta una
serie di ragioni a tutti nota resterà ancora a lungo nel nostro continente...a
titolo esemplare, faccio una semplice domanda: se la parte più intelligente (e
sono molto intelligenti)della chiesa cattolica ci ha messo più di tre secoli per
riconsiderare la propria posizione nei confronti di Galileo, quanto tempo ci
metterà una persona mediamente intelligente e poco colta a riconsiderare la
propria posizione nei confronti degli ebrei?
a mio avviso il dato è per l'ennesima volta tutto politico:una politica
sbagliata può aiutare gli interessi di chi coltiva la malapianta...non
dimentichiamo mai -dico a titolo d'esempio anche questo- che nel corso della
seconda guerra mondiale gli stati arabi (in tutto o nella stragrande
maggioranza, non ricordo bene) erano alleati di Hitler e non credo che tutta
quella gente fosse convinta della superiorità della razza ariana (ve
l'immaginate un nordafricano alto biondo occhi azzurri?)
e per star dentro il dato politico, chiedo come sia possibile che gran parte
della sinistra stia dalla parte dei palestinesi nonostante la presenza del
terrorismo in quelle fila e chiedo come sia possibile che la destra abbia
scoperto che quel che resta del popolo storico non debba più passare per il
camino
i signori che fino a qualche anno fa andavano a spasso e facevano comizi con Le
Pen si son lavati il nero dall'anima davvero perché pentiti (ma ci si ravvede,
in politica, su posizioni politiche, non su questioni di fondo e, checché se ne
dica, lo sterminio degli ebrei è avvenuto non per ragioni politiche)o perché,
crollato il centro politico italiano, c'era la possibilità di prenderne possesso
dandosi una pulizia ideologica? mi fa schifo, lo dico con tutta sincerità,
vedere ministri della repubblica italiana e governatori o sindaci o
altro,impegnati fino all'altro ieri nel negare o sminuire o giustificare(si
pensi alle posizioni assunte sul revisionismo/negazionismo storico)lo sterminio
degli ebrei, girare per le comunità ebraiche portando solidarietà a questo
povero popolo
e provo altrettanto schifo, se devo essere sincero, nel vedere quella parte del
popolo della sinistra che ancora giustifica le azioni terroristiche palestinesi,
non rendendosi conto che chi commette quelle azioni è parente ideologico di chi
si alleò con i nazi-fascisti
detto questo sembrerebbe che il problema non abbia soluzioni...io invece credo
di sì...e certamente non è una soluzione finale...né per una parte, né per
l'altra
Ho cercato nel web il sondaggio UE.
Volevo leggere le domande, e capire quale possa essere stata la logica che ha
portato a sviscerare un dato così assurdo, e che , francamente ritengo in
qualche modo manipolato, o quanto meno indirizzato.
Non ritengo, francamente, che l’uomo medio italiano e probabilmente europeo,
abbia una idea chiara sulla questione ebreo-palestinese. Quel poco che sa lo
vive attraverso le informazioni giornalistiche , e quelle, si sa, per avere
impatto debbono mettere sotto il riflettore dati non necessariamente corretti ,
ma piuttosto spettacolari , perché nel giornalismo ormai conta solo questo.
Credo che, nella questione ebreo-palestinese, l'europeo sia semignorante delle
motivazioni e della storia di questi due popoli , e percepisca solo la diversa
misura dei mezzi .
Una sorta di Davide e Golia all’inverso , dove il popolo israeliano appare come
il Golia , forte e ben armato, allenato agli scontri , e Davide è il popolo
palestinese, rappresentato , non a caso, da giovanissimi, imberbi, e plagiati
adolescenti.
Tra l’immagine dell’esercito e quella di un ragazzino , immaginiamo quale
riscontri in maniera immediata la simpatia e la solidale comprensione .
Ci sono errori da entrambi le parti.
Ci sono orrori da ambedue i governi.
Eppure quel sangue ha il medesimo colore, e le lacrime delle madri lo stesso
sapore salato, e la vita è ugualmente e drammaticamente difficile da vivere in
quei luoghi.
Ora torniamo un attimo all’UE e all’Italia.
Condivido in pieno la lucida analisi di Corto, che , come sempre, riesce a dire
pane al pane e vino al vino.
Ma, ribadisco, ho la terribile sensazione di una pesante strumentalizzazione del
sondaggio , che va molto al di là del valore del dato raccolto .
Qualcuno di voi ha mai letto di altri sondaggi UE e ne ha potuto conoscere il
risultato ?
Restano i fatti e la quotidianità, e non è roba da poco conto. Al di là della
solidarietà espressa da ogni dove, bisogna assolutamente vigilare affinché il
passato non sia dimenticato e il ricordo vivo e doloroso sia maestro di vita.
Da subito ho pensato che il sondaggio fosse stato impostato in modo errato.
Poi riflettendo ho capito che cmq sarebbe emerso un dato negativo per Israele.
Non dico nulla sul saggio di corto, è come sempre lucido, coerente e chiaro.
Onore a te corto e ben tornato.........
Io non esistevo ai tempi del nazzismo, e non ho la capacità dialettica di corto,
sicuramente però ho le mie idee che si sono formate sulle nozioni della storia.
Mi imbarazza sempre, quando sento opinioni così sicure da parte dei nostri
politici, e, non è da oggi che la sinistra sia filo-palestinese, lo ha
manifestato chiaramente da sempre e questo è difficile da capire, meglio sarebbe
se ci fossero posizioni chiare da parte del nostro governo, maggioranza e
minoranza.
Appare, almeno stando al sondaggio, che gli europei ritengano un paese
democratico come è Israele, pericoloso per la pace del mondo, senza neppure
soffermarsi un attimo e riflettere.
Ma come si fa a non capire il gioco politico, ma come si fa, dopo aver visto
giovani saltare in aria in mezzo ad altri giovani, giusto per uccidere,
indottrinati , resi automi....
Ma come si fa a dimenticare la violenza che il popolo israeliano ha in casa,io
penso alla vita quotidiana.. non si possono è vero veder le lacrime delle mamme
e dimenticarle. Peccato che i media ci facciano vedere quotidianamente quelle
delle mamme arabe, tutti sappiamo che succede poi......... o no?
Personalmente credo che molto si potrebbe fare, non noi singolarmente, ma i
nostri governi, uniti. Israele è uno stato uguale al nostro, ha diritto di
esistere e di esistere in pace.
Penso pure che i palestinesi abbiano diritto di avere uno stato loro, ma non è
con la violenza pura che si arriva ad un accordo.
Hanno bisogno di aiuto, hanno bisogno di stabilità, di regole chiare.
Questo dovrebbe fare l'Europa non sondaggi.
E questa è la mia risposta
La mia è sicuramente una posizione di ultraparte.....ma la dico lo stesso....
.....per un po' mi sono illusa che avessero "solamente" sbagliato il quesito:
non che la minaccia fosse israele, ma lo fosse il conflitto israelo-palestinese.....ma
più andiamo avanti e più la mia illusione mi pare pia.
Sono sempre più sconfortata da quello che pensa la sinistra in primis e la
destra in secundis....e soprattutto da quello che pensa la gente comune, che ha
sicuramente delle difficoltà a farsi un'idea obiettiva, visto come generalmente
vengono riportate le notizie. Ghost, è vero le lacrime delle mamme non si
possono dimenticare, né di quelle israeliane né di quelle palestinesi, ma a me
colpiscono molto di più le mamme che ringraziano Hallah se il proprio figli si
suicida per ammazzare anche solo un ebreo inerme.....solo in quanto
ebreo/israeliano...questa è la vera pazzia, la vera minaccia, nessuno può
pensare che un qual si voglia dio (che poi dovrebbe essere lo stesso per
ebrei-arabi e cristiani) ci abbia mandato sulla terra per far fuori
chicchessia...........
Tornando all'Europa e ai suoi abitanti la situazione è certamente scomoda e
forse anche minacciosa per tutti (e sottolineo la situazione, non Israele o i
palestinesi), ma non si può dare la colpa a destra e a sinistra senza rendersi
conto che probabilmente la massima colpa ce l'ha proprio l'Europa che finché ha
potuto se n'è bellamente lavata le mani e adesso con quintali di arabi
all'interno, si caga letteralmente sotto, e si schiera velocemente con il più
"debole", perché il mondo intero (e per primi gli arabi confinanti) ha voluto
che fossero i più deboli e soprattutto con quelli che in realtà ci minacciano
più da vicino.
Non da Israele possiamo aspettarci un altro 11 settembre ( e quando c'indignamo
per le ritorsioni israeliane ricordiamoci che è un paese di 6.000.000 di
abitanti che ad ogni attentato ha proporzionalmente le vittime che l'america ha
avuto l'11 settembre)e forse, proprio per questo, pensare di cancellare Israele
dalle cartine geografiche (come molti paesi arabi hanno già fatto) ci farebbe
dormire sonni più tranquilli....almeno fisicamente, ma dove mettiamo la nostra
coscienza?
scusate lo sfogo.....i pensieri vanno piu veloci delle dita che li scrivono e
temo di essere stata confusa e talvolta anche un po' fuori tema.......
altra domanda: ma in Europa si fanno spesso di questi sondaggi?
e se si perché non ne sappiamo mai niente? non è che anche l'aver reso pubblici
questi dati sia una mossa politica? e quale effetto avrà? ho paura a darmi una
risposta