il baudelaire dell'oasi
Che succede mamma bella
alla nostra Paperella
i suoi pensieri vanno a torme
e la dolcissima non dorme
lei si mette a navigare
di internet nel vasto mare
ma qualcuno per dispetto
gli propina uno scherzetto.
Qui un brindisi ci vuole
è tornata nostra Sole,
è tornata da Parigi
la città dai tetti grigi.
Mentre lei turistava
Qui la Ape arrivava
A suo dire lei è regina
Mangia l’uomini in cucina
Mamma mia mi fa spavento
E tranquillo non mi sento,
Lei li usa poi li getta
Poverini che disdetta
Lei si accoppia
E poi li scoppia
Ho appreso con sgomento
Che ne ha avuti un reggimento
Tesse tela come ragno
E l’omin finisce a bagno
Però a me non farà sgarro
L’Ape è solo un motocarro
Il poeta maledetto
Non è uomo scendiletto
BY 8
settecentesca:
e Regine come me
ne han ben altri di lacché
femminista:
e Regine come me
non si fan pestare i piè
vernacolare:
e Regine come me
son capaci anche di un... tiè!
di ambientazione familiare:
e Regine come me
vanno a predersi un bel té
con le amiche sue, piccino
e a te lasciano il bambino.
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a p e
mamma mia quanta paura
che mi fa questo signore,
forse vuole una mistura di polpette cavolfiore
per andare bello
bello,
ben nutrito e anche
contento
nella tana dell'Apina
dove aspetta un reggimento.
"voglio anch'io" grida Baudelaire
e si butta pronto avanti
per godere pure lui
come fanno tutti quanti.
"Voglio l'Ape" urla ancora
mentre il viagra tosto odora
e credendo chissà cosa
entra in tana, ohibò, odorosa.
"Vieni vieni, caro mio
porta avanti il tuo desio"
e calmando
la sua fretta
gli mette in bocca una polpetta.
Poi per farlo più contento
un pezzetto succulento
di salsiccia ed insalata riscaldate sulla plata.
Ma com'e'-urla il tapino
io credevo in un lettino
bello e caldo e pure
rosa
per la mia schiena pelosa.
Caro mio , gli dice lei,
io Regina Ape sarei
e per farmi un bel bagnetto
ho bisogno cari miei
di un bell'uomo
scendiletto.
a
consigli mitigati?
la Regina non vorra' perche'
ohibo' questi maschietti sanno
far solo i pupetti
lava tu, riposo io,
e mangiare? tu o desio,
tu sei la preposta a quello
io, maschietto, faccio il bello.
Ma che dici , caro mio?
molti anni son passati
da che anche i piu' svagati
ordinavan questo e quello
e noi tutte a dire "o bello,
maritino mio, tesoro,
vuoi la siesta? vuoi dormire?
fallo pure , il tuo desire
solo un ordine e' per me"
Cari miei, finiti i tempi
oggi voi siete perdenti
e Regine come me ve lo mettono
tra i pie' il
casotto, bello mio
non l'ho incominciato io
sessantotto o settantuno
siamo qui tutti per uno
ma scherzar fa bene al cuore
e rinasce il buon umore
io non son nostalgichina
son soltanto APE REGINA
e son pronta a "pungigliare"
chi mi vuole provocare. |
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raymond la science
raymond stupito, annaspa
e alla vespa il culo raspa
mentre cerca, per tagliarlo,
lo spunton ch'a mo' di tarlo
la regina adusa e tiene
sul maschietto fin che viene
a consigli mitigati,
raddolciti e infin svagati.
E trovatolo, recide
ciò che alfine il maschio uccide.
BY SOLE
siam tornati al sessantotto ?
ma cos'è questo casotto ?
se sei un'ape
già lo sai
lavorare tu dovrai.
Meraviglia la diatriba.
Con le rime
ci si esprime,
ma la vita è altra cosa :
tacerà la bellicosa,
corrisposta dai poeti
che in toto sono accorsi
all'orgoglio maschio riarsi ?
L'eterna lotta tra il lui e il lei
non credo qui risolverei,
anni, secoli ci son voluti
a districar affanni irrisoluti.
non saranno le minacce
e neppur le parolacce
a portar la verità
che per linearità,
non sta a destra nè a sinistra
giacchè ogni dì ammestra
alla lotta dura e senza sesso
del viver sereno con se stesso.
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