TRIBUNALE DELL’AQUILA E CROCIFISSO

 

DAV

La sentenza del Tribunale dell’Aquila circa la presenza del Crocifisso nelle scuole pubbliche, è encomiabile in quanto rispettosa della Costituzione italiana, ad oggi tradita su questo punto.

Sentenza non contro qualcuno, bensì a favore dell’uguaglianza dinanzi allo Stato di tutti, non credenti compresi, suscita scomposte e spesso arroganti reazioni in chi non vuole accettare la laicità dello Stato, unico strumento idoneo a garantire, nel rispetto della libertà e della democrazia, la convivenza tra le varie fedi, senza che alcuna di queste interferisca nella sfera privata del cittadino.

OTTO

Sentivo stamattina il commento tecnico di un giurista:
la 'sentenza' non sarebbe tale, ma un pronunciamento (non ricordo il termine tecnico) che preavvisa la delibera formale che, quasi certamente, rimanderà il tutto alla Corte Costituzionale.
In questo caso i titoli dei giornali, tutti univoci, sembrerebbero essere la ricopiatura affrettata di una nota di agenzia, forse con concetti semplificati. E' del resto il modo usuale di fare giornalismo disinformato oggi.

Un altro esempio è quello della -così citata- 'legge' del '23 sull'esposizione del crocifisso: era una semplice ordinanza amministrativa.

Certo che la polemica capita proprio a puntino.....
p.s.: qualche tempo, con propria decisione, la Corte Costituzionale ha eliminato il crocifisso dalla sua aula delle udienze

CORTO (e voi ballate)

Ancora una volta hanno perso l'occasione per tacere
compreso Ciampi
davvero sconvolgente il livello dell'intera classe politica di questo paese
la stessa sinistra ha perso una buona occasione per dare un segnale di civiltà distinguendosi dalla virulenza forcaiola di chi si richiama ai valori giudaicocristiani (maronna, mi dembra tanto demogiudoplutocratico) delle fondamenta della nostra storia (e se mai, come diceva Jannacci, i sopraddetti puri e duri picchiano, se non peggio, i propri bambini)
e mi rifiuto di correre dietro a pseudo motivazioni, quali la non la laicità della richiesta, avanzata da un integralista islamico, soprattutto in questi tempi di "morte all'untore"
ma che cacchio, siamo proprio messi male se un elementare principio LIBERALE non trova uno straccio di difensore
è triste dirlo, ma la sinistra si sta adeguando al livello della destra
e ne rappresenta, in opposto, il livello miserando di questo paese
confermato anche da quei derelitti delle cosiddette brigate rosse
12 in tutto
con l'ambizione della rivoluzione proletaria
se non fosse così tremendamente tragico (hanno ammazzato due teste pensanti...che piacessero o meno, non conta) ci sarebbe da scompisciarsi

EVA(.....dico la mia......)

Quel crocifisso è un simbolo non solo x me ma x molti come me che hanno il coraggio di dirsi di fede cristiana.
E qui non mi serviranno parole dure come spesso ho letto e sentito in questi giorni, per motivare la mia posizione.
Vorrei fossero solo parole dettate dall'amore...
Si possono richiedere tante cose, ma è importante anche il modo in cui si fa. Allora non saranno rivendicazioni, ma soltanto scambi tra persone di cultura diversa che si rispettano a vicenda.Forse cosi potremo arricchirci e non scagliarci l'uno contro l'altro...

CORTO (for eva....cara amica......)

Vorrei che fosse chiaro che il problema non è costituito dai valori e dai simboli che tali valori interpretano, ma dal fatto che occorre assolutamente evitare che lo Stato e la Religione si confondano...abbiamo, nell'attualità, degli esempi molto illuminanti, costituiti da stati che eleggono a proprio fondamento Il Corano e tagliano mani e teste in piazza e lapidano adulteri (che poi non sono molto diversi, nella sostanza, da quegli stati che bruciarono Giordano Bruno)...il massimo rispetto ai valori e a chi in quei valori crede...ma il tutto deve risolversi in sfere non statuali, per il semplice principio che la res pubblica riguarda tutti, la collettività in modo indistinto, mentre la religione è una questione individuale, privata...sorrido ad esempio al fatto di quanto sia cambiata la stessa religione in virtù della sfera non religiosa della vita civile...oggi, per la stragrande maggioranza(forse) dei cattolici sarebbe inammissibile che si processasse e condannasse e bruciasse Giordano Bruno...se questo è possibile lo si deve al fatto che lo Stato non elegge la religione al suo fondamento, non è rigido e ingessato in valori per definizione eterni..e questo vale anche per le religioni non laiche che hanno costituito il fondamento di stati totalitari e crudeli (con o senza un dio a corredo)...in definitiva, meglio Voltaire sia di Robespierre, sia degli ayatollah (e anche di qualche ayatoquah :-))
MAGIKASTELLA(.........rifletto.......)

....sono cattolica... e non credo ci voglia coraggio ad affermarlo, ma piuttosto la coerenza di riconoscere i proprio principi e valori di fronte a se stessi ed agli altri...... avere una fede, qualsiasi essa sia , dovrebbe mettere ogni individuo di fronte ad un altro , con intenti d'amore, e non di lotta guerra o rivoluzione, ciò che maggiormente mi colpisce è la strumentalizzazione che si legge in tutto quel che sta accadendo, CRISTO non è politica,vero è che il ns è uno stato laico , ma allora mi chiedo, se la fede non deve confondersi con lo stato xkè lo stato si confonde col la fede? E poi, non credo che per chi non crede in Cristo il crocifisso rappresenti un'offesa o peggio ancora un pericolo,ma un'immagine come qualsiasi altra, in base ai principi dei quali tanto si parla in questi giorni, dovremmo abolire famose opere dai musei ,la letteratura verrebbe privata di versi meravigliosi,dovremmo cancellare una parte importante della storia ,della cultura, non soltanto italiana,ma poi xkè?....... A quale scopo? ....... se andassimo noi cattolici in una scuola mussulmana potremmo chiedere di non assistere alle loro preghiere? Di non vederli in ginocchio a pregare? Non credo, e credo anke che non sarebbe giusto. Mi chiedo ancora, la democrazia che senso ha se mio figlio non può avere a scuola un crocifisso?Abbiamo una democrazia a senso unico? La liberta di ogni individuo finisce dove inizia quella di un altro...... se per altre culture religiose il CROCIFISSO non ha nessun valore, non reca alcun disturbo, ergo, xkè non lasciarlo li dov'è?........... Forse avrei fatto meglio a tacere ma.....riflettevo e .... magari qualkuno puo rispondermi..... non mi piacciono i quesiti irrisolti.....
DAV

Stiamo parlando di un crocifisso in luogo pubblico, e non di letteratura e arte in genere.
Allora ti chiedo: perché ostinarci con una immagine che tu definisci "come qualsiasi altra che non può arrecare offesa"? Il simbolo dell¹Italia esiste ed è la bandiera tricolore. E¹ stato conquistato con dure lotte, dal Risorgimento alla Resistenza. E¹ un simbolo che riunisce italiani di fedi e culture diverse e che non discrimina
nessuno.
GHOST

Non desideravo esprimere il mio parere....ma seguo l'impulso del momento.....
Personalmente mi sento arrabbiata per tutta questa polemica....non mi definisco in merito alla religione, semplicemente mi indispone in modo violento, che una persona , qualsiasi essa sia, si permetta, con legge alla mano di imporre il suo stile di vita , è prevaricazione!
Quindi personalmente non mi interessa neppure se è legge di Stato, insomma se è giusto o meno ritenere il Crocifisso come emblema dell'Italia, è ovvio che non lo è, almeno, non tutti gli italiani sono cattolici......ma non mi sento di accettare che un altro cittadino per far valere il suo modo di vedere, arrivi a farlo togliere se la maggioranza lo vuole.
Domani, potrebbe magari succedere che il mio vicino di casa decida che non gli piace proprio il colore delle mie pareti, perché lo rattristano.......insomma è il principio!

MAGIKA(... mi spiego ...)

Evidentemente cara Davar , non sono riuscita ad esprimere ciò che volevo, penso esattamente come te che il tricolore rappresenti l'Italia,e non ci sia bisogno di altri simboli dato che ogni cittadino ha il diritto di esprimere la propria convinzione religiosa, (o così dovrebbe essere) Ma è esattamente per questo che continuo a chiedermi ..... se per altre culture religiose non ha alcun valore e non reca offesa, che fastidio da che resti li ? Mi trovo concorde con ghost e con il concetto che afferma, e credo anke che stiamo (come italiani ) creando un pericoloso precedente, che autorizzerà chiunque a modificare, sia pur con l'ausilio della legge, la ns cultura e le ns usanze
OTTO(Contact)

Forse non c'entra niente ma mi viene in mente il film:

Lei, che aveva progettato la macchina per il viaggio interstellare viene 'bocciata' per l'incontro con gli alieni perché si dichiara atea. La commisione giudicatrice le fa presente che la stragrande maggioranza degli umani crede in qualcosa di divino; non è possibile quindi mandare 'su' qualcuno che non rappresenti anche quel valore.

E' vero, lo penso anch'io che la fede sia qualcosa a cui non si può restare indifferenti; tutti ci siamo confrontati (coscientemente o no) con essa e ognuno di noi ha dato a sé stesso una risposta (cosciente o meno).
Io ho dato la mia, spero che tra un po' interessi qualcuno.