SKYDIVE
Hanno oscurato
il forum anarco-individualista dove alle volte partecipavo alle discussioni. Di
fatto se il magistrato ha ritenuto legittimo farlo qualche fondamento dovrà pur
esserci. Mi dispiace.
CORTO
la questione
censura io non l'accetto
e mi spiego
o dove si dicono e si fanno cose quel che si fa è reato
oppure no
tertium non datur
se è reato s'interviene nei termini prescritti dalle leggi in materia
se non lo è non si rompono i coglioni
tertium non datur
ergo non è un problema di censura, ma di codice penale
buona notte e in culo ai censori
:-)
non so se e in che misura sarai d'accordo con me, ma tieni presente che sotto il
selciato c'è la spiaggia (come disse qualche tognino buono ai tempi mitici)
SKYDIVE
Non m’intendo
di legge. Ho un’accentuata idiosincrasia per le forme con le quali s’esprime. A
mente della legge… fatto salvo… di cui al comma… nell’eccezione di… Leggi
capendo solo in parte perché ti manca sempre qualche riferimento normativo.
Una lettura desolatamente inconcludente.
Quindi lascio e riconosco de iure al magistrato, la prerogativa degli
applicativi, ritirandomi in buon ordine.
Peccato che a disturbare la mia fiducia verso la magistratura ci siano parole
come “vilipendio” “istigazione” “apologia” “senso del pudore” “buon padre di
famiglia” alle quali, purtroppo , non è sempre possibile abbinare, per elevare a
oggettivo, quel sentito comune necessario a tracciare i limiti del permesso.
Questa lacuna colmata spesso da una discrezionalità il più delle volte pilotata,
è per me l’attuale forma di censura comunemente usata nella nostra
organizzazione sociale.
Venendo a noi non sono d’accordo con te, sono d’accordissimo!
In culo ai censori
MISSTRESSI
riflessioni di
un'oziosa domenica pomeriggio
la libertà di parola, d'opinione ecc ecc....è una delle libertà fondamentali
dell'uomo per cui ci siamo (ahimè non tutti) battuti per secoli....e di strada
da fare ce n'è ancora parecchia soprattutto in alcune parti del mondo.
Premesso questo, di cui sono profondamente convinta, ogni tanto mi chiedo se
questa libertà d'espressione è sempre e comunque giusta: se faccio ad esempio un
sito profondamente razzista, istigo la gente contro altra gente....è giusto che
io abbia libertà di parola? se con le mie parole offendo gli altri è giusto che
io possa farlo pubblicamente? Non mi riferisco al sito censurato di cui parlate
perchè non lo conosco, parlo in generale........E' una domanda a cui non riesco
a darmi una risposta....
e allora la giro a tutti voi
ditemi la vostra
SOLEANNA
la paura che la
"censura" nasconda solo intento di togliere parola e mezzo di espressione alle
opinioni di tot persone mi fa venire i brividi.
Mi pare che il clima effettivamente sia giusto per i tempi .
desolatamente .
CORTO
censura o
censure?
il problema a mio avviso si può porre anche altrimenti:mentre ti faccio fare la
battaglia di principio(quindi generale e astratta)su cosa puoi o non puoi dire,
prendo il controllo totale della comunicazione...e come ho avuto già modo di
ricordare "quel che non si comunica, non esiste"...poi ti lascio anche gestire
il tuo piccolo sito dicendo che berlusconi ha problemi di prostata (si fa per
dire)...te lo leggi tu e 4 gatti tuoi amici..io nel frattempo mi faccio
incoronare nuovo re d'italia :-)))))))
SOLEANNA
"Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della
loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti,descriveteli,
rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li
getterà via. La sola divulgazione di per sé non è forse sufficiente, ma è l'
unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri".
Joseph Pulitzer