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C’era una volta… e forse c’è
I baffi e la bianca barba vibravano appena al ritmo del respiro. Il Grande Vecchio dormiva della grossa, quando arrivò il primo messaggero.
Maestro! Maestro!
Cosa c’è, chi mi sveglia? Ah sei tu, Messo Bianco, dimmi.
Maestro, sul pianeta FX32615K è sorta la vita!
Bene!
E il Maestro prese il Grande Libro Bianco, aprì alla pagina giusta, e scrisse in coda a una lunga fila di sigle: FX32615K.
Passò un po’ di tempo, altre volte il Maestro aveva ripreso il Grande Libro Bianco, talvolta per aggiungere una nuova sigla, altre per cancellarne alcune, finché un giorno arrivò un altro messaggero, vestito di rosso.
Dimmi, Messo Rosso.
Maestro, sul pianeta FX32615K abbiamo rilevato l’intelligenza!
Così presto? Bene bene, son proprio contento, ne abbiamo un altro!
E il Maestro prese il Libro Rosso, alquanto più piccolo del Bianco, aprì alla pagina giusta, e scrisse in coda alla fila: FX32615K
Passò ancora del tempo, finché un giorno arrivò un altro messaggero, tutto vestito d’oro.
Dimmi, Messo d’Oro.
Maestro, sul pianeta FX32615K una macchina si è staccata dal suolo, e si è avventurata sul suo vicino satellite!
Ma… è la stessa intelligenza che vedemmo solo 10 eoni fa? Hanno già costruito le macchine? Amici miei, questi esseri diverranno presto famosi nella Galassia, ne sono sicuro, hanno dimostrato capacità eccelse in un tempo brevissimo. Sicuramente il prossimo passo sarà il volo transtellare, e si uniranno a noi! Anzi, per non perdere tempo li riporto fin d’ora.
E il Maestro prese il Piccolo Libro d’Oro, aprì le poche pagine che lo componevano e scrisse in coda alla fila: FX32615K.
Ma intanto i tre messi si erano appartati a confabulare. Che dite, glielo diciamo. No, è così anziano, lasciamogli l’illusione. Si, io dico di sì, non si può prenderlo in giro, che poi alla fine se ne accorge comunque… e poveri noi. Va bene, diciamolo, ma uniti, d’accordo?
Maestro… perdonaci… dobbiamo confessarti una cosa…..
Ditemi, figlioli
Sai, Maestro… sul pianeta FX32615K.. ce ne eravamo accorti da un po’… il loro mondo… lo hanno diviso in tante piccole parti… li chiamano stati…. e poi, questi stati sono ancora divisi al loro interno, e poi si dividono ancora e ancora … e si combattono tra loro…un caos, Maestro.
Come???? Sprecano il loro sforzi per combattersi, invece che puntare alle stelle?
E lentamente, il Maestro, riaprì il Libro d’Oro, andò alla fine della fila, e con due tratti di penna cancellò quella sigla: FX32615K.
p.s.: chiedo perdono all’autore dell’originale
racconto SF, da me così malamente travisato… ma chissà chi era.