BAUDELAIRE DELL'OASI                                              

19-feb-2001

nasce un Poeta

Al mattino di buon'ora
mangio il latte col biscotto,

poi mi apro la bacheca
e guardo quel che dice otto,

tutto il giorno indaffarato
quasi sempre è un quarantotto,

viene sera torno a casa
in bacheca guardo otto,

si fa notte l'ora è tarda
alle coperte mi metto sotto,

finche il trillo della sveglia
mi ricorda "son le otto".

wwwwwwwwooooooo
sono un poeta micidiale il Baudelaire dell'Oasi

evvaiiiiiiiiiiiiiiiii

Portafortuna

Di dolce Sole l'Amuleto
portatelo sempre dietro,
per non fare nessun sbaglio
tieni al collo un po d'aglio,
e per tutte le occasioni
toccati sempre i maroni,
Certo non fai gran figura
ma scongiuri la jattura

 

 

Salve

Oasiani! Per diletto

il poeta maledetto

dopo essersi assentato

qui nell'oasi è tornato.

Come sempre e così sia

regna qui malinconia

o le dotte citazioni

che rottura di maroni.

Meno male, bella stella,

che c'è anche paperella

e la cara dolce sole

un caffè proprio ci vuole

e c'è Davar la sublime

che si gusta le mie rime.

Altrimenti mamma mia

che mortorio che saria.

SPERI

Mamma mia che si sente
è arrivato il concorrente
che ci manda il suo versetto
per sfidare il maledetto
Caro Speri ma che speri
non son mica nato ieri
solo io con creanza
fo venire mal di panza
solo io col mio rimare
gli oasiani fo tremare
solo io con versi a fiumi
fustigare so i costumi
Lascia pure la tua rima
tanto tutto è come prima
ma non puoi certo toccare
chi qua si fa tanto amare
se lo fai per te son guai
poi non chieder come mai
Se il divin attacco ti sferra
tu vai giu col cul per terra
Lascia stare Paperella
nostra pulcherrima stella
la Regina lascia stare
ma chi te lo fa fare
non attirare su te strale
sai che ti fa tanto male
del solforico versetto
del poeta maledetto

Ode agli oasiani
Oasian sconsiderato
ti sei proprio rilassato
quando hai visto con diletto
che non c'era il maledetto
Ma il Vate sempre torna
e di rime Oasi adorna
ma che vedo inorridito
Bumbastix è sparito?
S'è ne andato il Casanova
che con tutte lui ci prova?
è fuggito sto villano
che fa sempre il baciamano?
Lui stoldido reumatico
con il bacio spermatico
ha lasciato questo sito
e lontano se n'è ito
Bumbastix poverino
se ritorni t'impallino

Ode all' Otto ammalato

Cosa sento, cosa sento
or mi prende gran spavento,
ho appreso che il buon Otto
ammalato s'è al biscotto
Qui bisogna rimediare
e l'attrezzo rianimare.
Già le vedo scalmanate
le Oasiane disperate
Il lor idol è steso a letto
e scassato ha il rubinetto
Presto accorra un luminare
che lo possa riparare
Così è accorso lo scienziato
ma rimedio non c'è stato
disse è cosa assai sicura
non funziona di natura
nulla haimè si può fare
per farglielo resuscitare
Però io gli faccio omaggio
pago lui a Lourdes il viaggio

POESIOLA

IO TI AMO
IO TI VERME
IO TI ESCA
IO TI LENZA
IO TI PESCA

VERLAINE risponde

io ti mela
io ti buccia
io ti cuccia
io ti mediobanca
io ti svaligio
e me la squaglio alle seychelles
il préjaune dell'oasi

ODE A GIANO

Giano, Giano
facce di seconda mano,
tu sei una persona strana
che rincorre la sottana
ma il Divino sta in campana
e scatena la buriana,
se vede che di soppiatto
tu tacchini come un matto
se fidata la Regina
della subdola manfrina
che tu tosto hai inscenato
ma il Divin non c'è cascato.
Statti accorto faccia doppia
che la bile poi ti scoppia
se il Vate, senza sbaglio
di te fa suo bersaglio.
Qui da noi sei stato accolto?
Il Divin non è uno stolto
e non ti potrai salvare
lui ti vuole smascherare
e le tue facce mette a nudo
col suo verso torvo e crudo.

ODE A MAUROZ

Qua c'è l'aqua eppure il fuoco
ora abbiam puranco il cuoco
lui non fa grossi dispetti
ma succosi manicaretti
il dessert e la frittella
lui maestro di padella
ma il Divin non c'è cascato
sente puzza di bruciato
con la pasta e la paella
lui è a caccia di donzella
Vi confesso cosissia
mai ho visto in vita mia
un takkino mascherato
con cappello inamidato
zitto zitto bello bello
lui si cela col fornello
O Mauroz stai ben sicuro
che ti riempio di cianuro
t'ho scoperto col mio fiuto
e non puoi chiedere aiuto
tu puoi mettere già il saio
qui per te non c'è pollaio

risponde Rembò

bòdler mon scèr amì
il à acsépté la defì
il n' trambl e n'à pà pèr
il ne dor maten è sèr
mè ki è: le "mago d'oz"?
non: è l' terrible mauroz
metre de plume e d' bon tò(n)
ambarabacciccicoccò(n)

ode a Mauro (2)

Il Mauroz qui è tornato
con la trippa e lo stufato
lui ha solo un chiodo fisso
ma non è lo stocafisso
non è coca birra o vino
non è torta o pasticcino
non è polenta, pasta o pane
non è crema o marzapane
questo cuoco sopraffino
solo è un gran takkino
in sto mar buttato ha l'esca
spera in una buona pesca
ma qui non c'è l'orata
ma sol femmina scafata.
Tesse tela come ragno
ma col cul finisce a bagno
il Divino l'ha fiutato
ed il velo ha alzato
scoprendo la manfrina
della sua laida moina
ed al suo pesto e al suo ragù
le signore fanno cucù.

ode senza veleno

E' tornato il Baudelero
tutto bello, tutto fiero
ed il vate ritrovato
in sta stanza che ha trovato?
Ha trovato la sua gente
e non è cambiato niente
E' fortuna questo fatto
e così io quatto quatto
tosto posto questo verso
dal velen tutto deterso.
C'è Liluetta che appen desta
contro l'anta sbatte testa,
c'è il Vaga che al mattino
già inizia a far takkino.
Sol lo Speri è cambiato
il suo nick ha rovesciato,
l'Otto invece impomatato
cerca il Corto ch'è scappato
Non ho visto Paperella
nostra fulgida stella
Non ho visto la Regina
tardi desta la mattina
Noi qui siam sempre stessi
Siamo grandi non siam fessi.

BENVENUTA RED

Oh che bella sta notizia
è arrivata una novizia
come lei s'è palesata
la risposta è arrivata
sono usciti dalla stia
i takkini e così sia
che fan tosto la lor ruota
anche s'han la testa vuota.
Io t'avverto cara Orietta
di non far la smorfiosetta
malinconia non portare
non mi fare incazzare
perchè il vate di sicuro
ti cosparge di cianuro
L'infermiera è il tuo mestiere
ai malati dai da bere
l'iniezione tu sai fare
pappagallo sai svoutare
la pasticca fai ingoiare
ma ti dico questa bella
qui ci vuole la padella
c'è qualcun che palle spacca
e il suo post è solo cacca.
Quindi fai il tuo lavoro
zitta zitta e io t'ignoro
me non rompere i maroni
con stolte elucubrazioni
se sei triste lascia stare
non ci stare a tediare
altrimenti il divino
ti concia per benino

e ancora....

L'infermiera fa la notte
e ne ha le palle rotte
è curiosa del divino
il poeta sopraffino
che la strina immantinente
con il suo pennin rovente
Io son un gran mistero
te lo dico per davvero
te lo dico la per la
tienti la curiosità

SOLE AL VATE

Oh poeta benedetto
cosa rimi per dispetto ?
Nuovi adempi sdoganiamo
e un pò li arruffianiamo.
Tu invece presto presto
ci scombini il palinsesto!
oh poeta bello e caro
non lanciar sempre curaro,
non grattar ognor le palle,
non passar sotto le pialle,
non alzare la pressione,
abbi umana comprensione !
Scoprirai non solo falle
qualche volta son ...farfalle.


 

 

Versi divini


Aladin, Genio e Merlino
se ne stan sul tappettino
volan lassù sopra una stella
a sorvegliar la Paperella.
Il prode gran torero
sta ballando tutto fiero
attendiendo su ciquita
che si chiama Micaelita
IL tuareg col cammello
sta tornando al paesello
pero tra una settimana
tornerà in questa tana
IL poeta maledetto
si ritira per diletto
ma il 21 di Lunedi
lo potrete trovar quì

 

X Oasi's Shakespeare

Me ne staggu fermu a mià
i culuri che g'ha u ma
Me n'aurie annà in scia ria
a piggià quarche pria
pe poi datela a giurnà
che te posso turna ammià
Anche se nu me l'han ditu
speru segge fitu fitu
Oua diggu a n'ochin
cu te porte in baxin

 

Adieu Madam Davar

Madam Davar je suis
tres triste e pour vuos
me dernier et conclusive
verses dans l'Oasi

Sono offeso si lo ammetto
perchè il sublime mio versetto
in questo nobile consesso
fu buttato dentro al cesso
dalla Davar la regina
che hoimè la poverina
fece grande il dispetto
a me il poeta maledetto
Allora addio io porgo omaggio
a chi mi lesse e fu gran saggio

Adeiu Madam Davar

Il Baudelaire dell'Oasi

CICLOTTO

Ma chi va così di fretta
il buon Otto in biciletta
per le strade lui saetta
ma si ferma che disdetta
Lui arranca sul pedale
e la schiena gli fa male
lui già gronda di sudore
ed è tutto un gran dolore
è paonazzo, proprio cotto
non respira il caro Otto
Amico mio a pedalare
dimmi chi te lo fa fare?

RITORNO

E tornato in questa stanza
a portarvi mal di panza
con suo massimo diletto
il poeta maledetto
Subito egli s'inchina
a Davar la Regina
vedo Corto ed il suo estro
vedo l'8 un po' maldestro
che oggi finalmento
ebbe un appuntamento
Ma non vedo nostra sole
il suo scritto qui ci vuole
E si accenderà una stella
quando torna Paperella.

X ZUFRI

Da Torino La Zufrina
carinissima biondina
ha gradito il versetto
del poeta maledetto
il vate immantinente
le si fa riconoscente
e sul fare della sera
le fa questa preghiera
sii più tra noi presente
di quest'oasi la gente
vuole conoscere ogni ora
di questa bella signora
ciò che dice ciò che pensa
non possiamo starne senza
per adesso car signori
io le mando tanti fiori

RITORNO

Io qui son ritornato
in un giorno sciagurato
l'accaduto abbiam veduto
sopra abbiamo riflettuto
scusate se mi permetto
di ritornar col mio versetto
che sapette è assai scherzoso
per alcuni assai sfiziono
ma la vita è continuare
ed il male esorcizzare
e per questo qui mi trovo
e col sorriso ci riprovo

VENDETTA

Il poeta maledetto
torna donde non fu accetto
e con calma senza fretta
viene qui per far vendetta
su chi fu poco accorto
ed al Tuareg fece torto,
ma chi fu che senza garbo
al Beduino fece sgarbo?
UNa certa tal Liluetta
che adesso poveretta
subirà per sua disdetta
il mio verso micidiale
che le farà tanto male.
Oh Liluetta sdolcinata
io ti mangio in insalata,
io ti mangio per contorno
come le patate al forno.
Ciò che tu dissi all'Abdello
in un giorno poco bello
fu una mortal offesa
ora tu ne fai la spesa,
a ciò che dico presta orecchio
mettiti dinnanzi a specchio
non guardar lo scritto altrui
guarda bene solo i tui,
ciò che scrivi è melenso
è così che io la penso,
ciò che scrivi è assai banale
finirà per romper bale
a chi viene in quiesto dito
e ti indicherà con dito,
gente, gente su guardate
scrive solo belinate.

bientornato, mon ami. 
Penna intinta nel veleno, 
c'est vrai? 
Mais, quando si provoca
si viene puniti :-):-)
aurevoir

rimbaud

Oh Rimbaud tui sei diletto
dal Poeta maledetto
solo tu e il sommo Corto,
a nessun voglio far torto
siete grandi rimatori
con tanti estimatori
ed a Voi io il Divino
fo riverenza e m'inchino,
Noi non abbiam uguali
noi non siamo mai banali
il vostro verso è molto raro
il mio inchiostro è il curaro.

da DAV all'amico poeta

L'amico mio, gran poeta,
sollazzante e divertito
se ne sta sempre in bacheca
a sfrugugliare il nuovo entrato

E leggendo un breve istante
ora questo ed or quel saggio
nauseato e disprezzante
"Ah" dicea "che reo messaggio!

A' miei dì non ritrovai
scritto mai sì disgustoso;
amico mio, per me non fai;
sopra te la mia ira poso."

A siffatto complimento,
tosto il nuovo replicò:
-Amore mio, a quel ch'io sento,
il mio ardire t'irritò.

Ma io so che stai celiando
e la sfida io raccolgo
ti rispondo sogghignando,
gioco anch'io e non me ne dolgo.-

Il divino, che mai non falla,
né in superbia né in viltà:
ora è felice, anzi, balla
perché allo scherzo lui ci sta.

ODE A ZENZERO

Il Bifronte ha pregato
e io ho il PC scassato
ma il Divin non s'arrende
e uno in prestito ne prende
cosicché lui puo' postare
il suo verdo siderale
a quei che paion tanto buoni
ma sono sol rompicoglioni.
Ogni tanto qualcun viene
a calcare queste scene
e così giunse Zenzero
a scaldare il mio pensiero,
ma fa i conte senza l'oste
gli do io le risposte
che lui mai non si dare
e giammai sa cosa fare.
Oh Zenzero sciagurato
il Divino hai sfrugugliato
e così ti sei condannato
al suo verso scellerato.
E ti dico oh tapino
sei l'ennesimo takkino
che da ingenuo si fa passare
per farsi coccolare
per commuover le signore
che stan qua tutte le ore.
La risposta io t'ho dato
sei un takkino mascherato.

ODE A FOLLIA

Ma chi è questa Follia
che ci tedia ad ogni via?
Stia sicura che la stanza
non patì la sua mancanza
Oh Follia il Divino
or ti concia per benino
Noi qui siam tutti buoni
ma non romepr marroni
col tuo dire ammalato
tu ci hai proprio scassato
Qui ci certo non ci vuole
il tuo miliardo di parole
Parli tanto, parli troppo
e qui sta l'intoppo
Ma ora il Vate ti sorveglia
non dormir ma resta sveglia

 



 
 

 

Oasi

Ma che cosa bella bella
riveder la Paperella,
anche se non è mattina
ecco qua la fantasmina
Otto Davar Eva e corto
di star qua non ho torto
anche se lo sai che c'è?
più non bevo il caffè
chi lo fa napoletano
e chi vuol l'americano
l'importante è ritrovare
le persone a me più care
Finirà questo casotto
di cantieri del giotto
cosi il poeta maledetto
si prenderà ancor diletto
di lasciar nel bachechino
il suo verso divino

X Oasi's Shakespeare

M'addesciu, m'addesciu
nu sun miga cusci nesciu
Shakespeare stamattin
mi te mandu in baxin
però gh'è pocu da fa
oua devu annà a loua
quande passu zu da u ma
a ti me mettu a pensa

 

Tra voi

Col suo verso a dispetto
il poeta maledetto
è tornato come prima
con la sua soave rima.
E così immantinente
l'aroma già si sente
del caffe di cara Sole
un vagone ce ne vuole
Il poeta poi s'inchina
a Davar la Regina
E la Papera già vola
nel blu cielo tutta sola
a incontrar Genio e Merlino
sul tappeto di Aladino
Ma però stamattino
non si vede il marocchino
ma vedrete che bel bello
tra poco sul cammello
tornerà il nostro Abdello.

 

Versi malinconici

Stamattina son tornato
e triste ho constato
che manca la Regina
l'adorata Davarina,
e non è una cosa bella
manca pure Paperella
Non c'è Eva in questa stanza
pure lei sta già in vacanza
E Sole ma dov'è?
senza lei non c'è caffè.
Sono la monte o sono al mare
queste nostre amiche care?
Con pazienza io le aspetto
e tranquillo qui mi metto.

IL TAKKINO MARINAIO

(dedicato a Vagabondue)

Un takkino un po' annoiato
su una barca s'è imbarcato
s'è imbarcato sul veliero
tutto bello tutto fiero
Quando il barco ha preso mare
lo hanno messo a lavorare,
lava il ponte lucida ottoni
ma che paio di maroni
orza, puggia, vira, stramba
alza e molla fiocco e randa
e sdraiato sulla schiena
gli fan fare la polena
pure il cuoco far gli tocca
"ma io venni solo per la gnocca".
Alla fin quando è arrivato
era mezzo rovinato
schiena rotta mal al braccio
pensa "adesso sai che faccio?"
"questo mare è un bel casino"
"torno a terra a far takkino"

(da Rembò dell'Oasi) 

bòdelèr bòdelèr
siur lè monts ù siur la mèr
nù scianton la mèm scios
purkuà alor tiu t' répos?
ossì pur tuà nùs ò contrèr
cher amì grand bòdelèr
travaion. tù lè jur
nus attandon ta diur
plium. E t'attand ossì Rembo'
ambarabacciccicoccò

X REMBO'

Cher Rembo tuotes le matin
pour moi poster c'est un casin
quelque fois c'est plu facile
quelque fois je me fais bile
pourquoi mon chef le pelaton
s'incas e rompe le maron.
Alor la soir a la maison
je ne pon dinnas au schermon
si je ne sui tres fatiguè
si no me stend sur canape
T'ais tu capì capì cher Rembò?
ambarabaciccicocco

hymne à lesoasiens
by: rembò dl'oasì

bodlèr mon cher amì
tiu è turnè a l'oasì
commens bien la jurné
pars'k' tiu è turné
l'oasì tiutt antièr'
final'man scopr' la dantièr'
le surì non è pocò
ambarabaciccicocò

Oh Rembò 

mon amì
je suis turnè ici
mai j0ai vist che Bumbastì
a gamb levè se ne fuì
il mentecatt pouverin
ete ici a far le takkin
ma quand à vù che n'ete rien
se ne it a pouten
ma j'e l'attand un pò
ambarabaciccicocò

Ode a Bumbastix

Bumbastix sei sciagurato
qua or tu hai rivelato
di che pasta fatto sei
ma non faranno piagnistei
le signore qui presenti
conoscendo i tuoi intenti
Bumbastix stai all'occhio
il Divin non è finocchio
quindi volgi tua attenzione
a qualcun ch'è culattone
Noi qui siam veri maschietti
non ci sono bulliccetti
noi non asummiam mai posa
mentre tu vesti di rosa
Io ti scrivo gli epitaffi
tu che fai mi graffi?
Non far quel sorrisetto
ti si sciupa il rossetto
Bumbastix sconsiderato
sei un takkino mascherato
il Divin non si abbaglia
e di certo non si sbaglia
io non sono mica stolto
e la ma maschera ti ho tolto
con la scusa del diverso
alle donne vuol fai scherzo
se qualcuna non si avvede
tu la prendi in contropiede
Lascia stare queste dilette
dal Divin son protette
non toccar Papera e Sole
se non vuoi provar dolore
non toccare la regina
con la subdola manfrina
non sfiorare la Liluetta
a me vate assai diletta
Bumbastix non siamo matti
qui non c'è trippa pe gatti

rembò dl'oasì

finalman il è turnè
pepperepè pepperepè
il à etè bokù malad
e à mansgè bokù salad
la lattiug e la riucòl
parfuà diur e parfuà mòl
stà trè bien la tet e il cò
ambarabacciccìcoccò

 

Cher Rembò je suis turnè
plus je ne stai sul canapè
plus ne mange la salad
mai bisteck e patad
je n'ai plus le termomè
e la cuoverte sur le piè
je ne prende l'aspirine
a la sera e la matine
je stais bien cher Rembò
bambararabaciccicoccò

frère de france

bòdelèr bòdelèr
tiu n'è pà en poèt
tiu è en ciarlatèn
tiu è en quaqquerò
tiu è en quaqqqaraquà
vualà
tiu è en frosciò, ami des froscì, ami d'en toreadòr frosciò
vualò (esigians d' rim)
bodelèr bodelèr
tiu frequant les marscè pur fèr marscett avec les nordafrikèn froscì
vualì(esigians d' rim)
bodelèr bodelèr
tiu n'à pà giamè viu parì
ta vì è à sampierdarenà
e tu fè l' tif pur la sampduàr
(oh kè vergogn)
l'unik k s' salv' s'è evà
(un ptit baisin a evà)
bodelèr bodelèr
vat' getè dàn la mèr

fdf

BAUDELAIRE E LA POLITICA

Radio, stampa e televisioni
non solo sempre elezioni
è una cosa che assai stanca
pure qui politica non manca,
con Rutelli e Berlusconi
che rottura di maroni
ti rifugi in questo sito
ecco lì spunta il partito
io non sono qualunquista
voterò per la mia lista
ma non mi prendo certo sfizio
di far nell'Oasi un comizio
Suvvia quindi andar lasciate
tanto idea mutar non fate.

X BAUDELAIRE

Oh Divino! che poeta
Il tuo metro sempre allieta.
Se siam tristi…sorridiamo!
Se siam felici…c’incazziamo!
Ogni verso un’emozione
Ogni rima una passione
Certo sei un po’ pungente
Ed al fine pur fetente.
Ma che dire è sol poesia
E và presa in allegria.
Se la rima è un po’ bislacca
Sarà colpa della cacca
Per la sfiga ,col cuor lieto
Ti consiglio l’amuleto
Perché a forza di sfregarti
Par mi sembri a masturbarti…

Rimbaud della Rete


 

 

 

 

ADDIO DAL VATE SDEGNATO

Il poeta maledetto
al club di Davar s'è diretto
per portar il suo rimare
a chi li sta ad oziare
ma non è stato accettato
ed il vate s'è incazzato
e così pieno d'ambascia
la comune tosto lascia
e pieno di dolore
da il suo addio senza rancore
a questa bella gente
che mai più il suo verbo sente
e vi lascia con il motto
che leggete qui di sotto
perché il vate è rifiutato?
perché è stato emarginato
in quel posto sdolcinato
mentre invece è stata accetta
una certa tal Liluetta
zuccherosa e assai melensa
una ne scrive e cento ne pensa?
Meditate meditate
e risposta poi vi date
ed il vate addio vi da
e mai più si rivedrà

ODE X LILUETTA

Guarda guarda chi è arrivata
la Liluetta sdolcinata
prima scrive e poi pensa
la sua frase assai melensa
e mi ha detto un uccellino
scusa non chiese al beduino
Oh Liluetta cosa aspetti
tu non puoi fare dispetti
poi nasconderti o donna
sotto a di Sol la gonna.
Il poeta al cianuro
ti colpisce di sicuro

X LILUETTA

Oh Liluetta scellerata
sei tu raccomandata
hanno scritto, m’hanno detto
di non far più versetto
alla lor cara Liluetta
che di tanto è giovinetta
non conosce il Vagabondo
e non sai come va il modo,
non sai chi è il grande Corto
e il buon Otto ch’è risorto,
te lo spiegheran domani
chi sono sti oasiani
sono tutti grandi amici
ma tu attenta a ciò che dici.
Mentre impari la lezione,
per non fare confusione,
io proprio ora al volo
mi presento un po da solo,
e di me dico una cosa
che non è meravigliosa:
più intercedono, sia chiaro
più il mio verso si fa amaro
più su te butto veleno,
io sono serpe in seno;
fin che tu non fai inchino
al magnifico beduino,
fin che tu punti i piedi
e scusa a lui non chiedi,
la mia rima avvelenata
su di te sarà buttata.
Questa è la mia sentenza
devi fare penitenza,
se l’antifona hai capito
non puntar di nuovo il dito
su chi è un protetto
del poeta maledetto.
Dammi retta, dammi retta
chiedi scusa in tutta fretta,
il Beduino è molto buono
di un Kamel ti farà dono.

X LILUETTA

Oh Liluetta sfaticata
noi ti abbiamo perdonata
scusa tu hai domandato
il beduino s'e scoradato
che sin grazia e sin garbo
gli facesti grosso sgarbo.
S'è calmato pure Adamo
che non sente più richiamo
di far su te gran vendetta
di ridurti a una polpetta
Tutto ciò certo a te piace
ora tu poi andare in pace
A me Vate piu non assale
voglia di gettarti strale
col mio verso categorico
corrosivo e solforico.

PER SCIENZIATO

C'è una grossa novità
vista ha la relatività
e piangendo a più non posso
il buon Otto s'è commosso
quando ha letto s'è abbagliato
l'E ugual emme ci quadrato.
Al Vate ciò non può sfuggire
e qualcosa ha da ridire.
Dimmi un po' Otto mio caro
che succede, se tu ignaro
l'entropia per caso vedi?
Tu mi svieni oppur ti siedi?
Io ti dico caro Otto
te la fai certo di sotto.

e ancora.........

Al biliardo
il buon Otto
quasi sempre
fa filotto.

In cucina
il nostro otto
di mattina
fa il risotto

Apri presto la bacheca
scorri i nick
vedi c'è l'otto
i suoi versi puoi vedere
in mezzo a tutto sto casotto.

risponde verlaine

otto tra sei e dieci
mi piace pasta e ceci
otto tra sette e nove
mi riparo quando piove

il prèrouge dell'oasi