corto
...capita d'incantarsi di fronte a uno
schermo...
MONITOR
Guardava quel muro grigio latteo
Brulicante verminaio ricetto d’incubi
Suoi
E immaginava
E lo sguardo traversava
Irrompeva
Nel nero
Del suo assurdo
Passando per quell’inerte
Occhio opaco divenuto improvviso specchio
Estremo paradosso
sole
a volte è ...
una bassa marea.
la bonaccia più tremenda.
l'acqua di una palude.
l'orgoglio ferito.
l'amore tradito.
la debolezza dell'essere.
il sogno e il risveglio.
L'illusione e la disillusione.
la speranza e la disperazione.
l'amore e l'odio.
a volte invece
è speranza.
un sussulto.
un sorriso ebete ma tenero.
un onda di piena .
un'alta marea.
il bisogno di esserci.
Il bisogno che l'altro ci sia.
una ricerca sotto un nero cielo stellato
nelle dune di un deserto
e il biancore del monitor
è la luna nel pozzo.
skydive
A volte si sente il
desiderio di parlare con se stessi, di entrare in contatto con quel sentire
esiliato, e posto ai limiti del preconscio da un io sempre vigile, perché
avvertito pericoloso. La scissione, ai limiti del borderline, è d’obbligo ma
fortunatamente non schizofrenica: l’escamotage sta nell’assegnare il compito
d’interlocutore a qualcosa sulla quale abbiamo spostato il nostro bisogno di
far emergere quanto confinato.
Una volta c’era il diario, ora un video ma lo scopo è sempre lo stesso:
“cojona’ “ una coscienza troppo rigida.
E questo è bene!
follia
Monitor...bianco
o colorato...una lineeta ammica instancabile...a volte mi perdo in quel
lampeggiare che quasi cadenza i battiti del mio cuore...una freccina mi indica
la via della passione, dell'amicizia, della curiosità, della ricerca....
Dentro la scatola un mondo di cavi, contatti, cip, elettronica pura...dentro
quel mondo di fili milioni di mondi di carne, di vene, di cellule....dentro
quelle teste cervelli con pensieri, sentimenti, emozioni..dentro quelle mani
parole, racconti, lettere....dentro ogni riga una storia, una spiegazione, una
preghiera, una bugia, una speranza....
Dimentichi di noi ci ritroviamo in qualcuno che non è ma che può...e parliamo
come mai e scriviamo senza timore...siamo finalmente come non siamo...voliamo
alti sfiorando l'estasi e poi in picchiata ci gettiamo verso storie improbabili
credendo che sia per sempre...Il risveglio è duro e doloroso, l'amaro della
delusione resta solo il tempo di ricaricare le ali e tornare a volteggiare nello
spazio chiuso da un monitor ma infinito al di là di esso....
Non uno specchio riflettente ma uno specchio dell'anima...una possibilità in più
di conoscermi, di mettermi alla prova, di mettermi in gioco e, soprattutto, di
indurmi sempre nella tentazione di me stessa...
Grande, affascinante sfida...
Meraviglioso gioco...
Essenza di frammenti di vita...
davar
Lo
schermo, pieno
la mente, vuota
il cuore, stanco
gli occhi, attenti
la notte, buia
buia e silenziosa
la stanza, vuota
e l'inatteso incontro dai mille fuochi spenti
di quella notte,
di quella mente, di quel cuore, di quegli occhi,
nello schermo, pieno
in quella stanza, vuota.